E’ stata pubblicata la bozza del Codice di comportamento delle dei dipendenti del Comune di Marsala. Si tratta di una serie di regole, che in sostanza, si riferiscono alle norme anticorruzione. E queste regole sono quelle che devono seguire dirigenti, dipendenti comunali (sia a tempo indeterminato che a tempo determinato) ma anche consulenti dell’Ente, insomma tutti quelli che hanno un rapporto di lavoro con l’Ente. “Nonchè ai collaboratori a qualsiasi titolo di imprese fornitrici di beni o servizi e che realizzano opere in favore dell’amministrazione comunale”. Tant’è che in ogni contratto di rapporto lavorativo o collaborazione che l’ente stipula dovrà essere inserito, tra le clausole di scioglimento del contratto, questo regolamento. Lo strumento è integrativo del Piano triennale per la prevenzione della corruzione adottato ogni anno dall’Amministrazione. Cosa succede se si violano queste norme? Ci sono degli effetti disciplinari, “secondo le specifiche del codice stesso e in coerenza con le dispositizoni delle norme e dei contratti vigenti in materia”. Non si parla di denunce penali. Il Codice è stato abbozzato dal Segretario generale Bernardo Triolo, che per legge è il Responsabile della prevenzione della corruzione.
Si trattano diversi punti caratteristici di come vanno spesso le cose negli enti pubblici a proposito di clientele e corruzione. Vediamo un po’ quelli salienti (per il documento completo clicca qui).
REGALI
Si parla di regali, per i quali si deve rispettare l’articolo 4 del dpr 62/2013. Il dipendente non deve accettare regali di un certo valore. Può accettare i normali pensierini di cortesia. Ma non può chiedere per sè o per altri regali “di modico valore a titolo di corrispettivo per compiere o per aver compiuto un atto del proprio ufficio da soggetti che possano trarre benefici da decisioni o attività inerenti all’ufficio, nè da soggetti nei cui confronti è o sta per essere chiamato a svolgere attività o potestà proprie dell’ufficio ricoperto”. Il dipendente non può neanche dare regali a un proprio sovraordinato, salvo quelli di modico valore. Insomma, dipendenti comunali, state attenti da chi ricevete e a chi fate regali. Con queste norme, ad esempio, il dipendente X che deve esaminare una concessione edilizia al soggetto Y rischierebbe grosso se dovesse ricevere da questi un regalino anche di poco costo. Il regolamento stabilisce che “Le utilità ricevute al di fuori dei casi consentiti (sconti, facilitazioni, ecc..) che non si configurano come beni materiali, vengono trasformate in valore economico” e il dipendente che le accetta subirà una decurtazione di pari valore dallo stipendio.
INCARICHI DI COLLABORAZIONE EXTRA ISTITUZIONALI CON SOGGETTI TERZI
Per quanto riguarda gli incarichi. Secondo il codice del Comune di Marsala il dipendente non può accettare incarichi di collaborazione de soggetti terzi che gestiscono un servizio per conto del Comune conferito dallo stesso settore di appartenenza del dipendente in questione. Non può accettare incarichi neanche da chi ha la titolarità di un appalto di lavori assegnati dal settore di appartenenza. In ogni caso il Codice consiglia di non accettare incarichi di collaborazione, anche a titolo gratuito.
PARTECIPAZIONI AD ASSOCIAZIONI E ORGANIZZAZIONI
I dipendenti devono comunicare entro il 31 gennaio 2014 l’appartenenza ad associazioni o organizzazioni “i cui ambiti di interessi possano interferire con lo svolgimento dell’attività dell’ufficio al quale il dipendente è assegnato”. Questa disposizione non viene applicata per le adesioni a partiti politici, sindacati, associazioni religiose o legate ad “altri ambiti riferiti a informazioni sensibili”. Inoltre il dipendente non può trattare pratiche relative alle associazioni di cui è membro, soprattutto quando si tratta di erogare contributi pubblici. E per queste circostanze non può fare pressioni ai colleghi, così come non le può fare per farli aderire alle stesse associazioni o organizzazioni di alcun tipo.
COMUNICAZIONE INTERESSI FINANZIARI E CONFLITTI DI INTERESSE
Qui viene il bello, perchè quello che manca in tutta la serie di regolamentazioni è una anagrafe degli interessi economici dei dipendenti pubblici, dei loro possibili conflitti d’interesse. In questo senso il Codice si rifà all’articolo 6 del dpr 62/2013. Perchè lì si stabilisce che il dipendente, una volta assegnato all’ufficio di appartenenza, dovrà informare per iscritto il responsabile di tutti i “rapporti diretti o indiretti, di collaborazione con soggetti privati in qualunque modo retribuiti che lo stesso abbia o abbia avuto negli ultimi tre anni”. Il dipendente ovviamente deve astenersi dal prendere decisioni o svolgere attività che possano essere di palese conflitto di interesse, ossia che possano, ad esempio, agevolare l’azienda di cui era socio o sfavorire quella che era sua concorrente. Questo dice, in sintesi la legge. Il Regolamento del Comune si rifà a queste disposizioni, precisando che le dichiarazioni devono essere aggiornate ogni due anni.
OBBLIGO DI ASTENSIONE
Qui si parla sempre di conflitto d’interesse. “Il dipendente si astiene dal partecipare all’adozione di decisioni o ad attività che possano coinvolgere interessi proprio oppure di suoi parenti, affini entro il secondo grado, del coniuge o dei conviventi, oppure di persone con le quali abbia avuto rapporti di frequentazione abituale. Secondo il regolamento l’astensione deve essere comunicata agli uffici preposti.
PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE
In questa sezione, tra le altre indicazioni, viene stabilito che il dipendente deve collaborare per mantenere “pulito” l’ente per cui lavora e quindi segnalare eventuali casi di corruzione di cui viene a conoscenza. Per tutti i dipendenti deve essere rispettato il Piano triennale per la prevenzione della corruzione che tra le altre cose prevede anche il processo di raccolta delle segnalazioni. Il nome del dipendente che segnala l’illecito, in ogni caso, viene segretato e non è possibile esercitare, in questo caso, il diritto di accesso agli atti per visionare la denuncia.
TRASPARENZA E TRACCIABILITA’
Il dipendente non si può sottrarre all’obbligo, che esiste per legge, di pubblicazione degli atti anche sull’albo pretorio online. Le disposizioni di trasparenza e tracciabilità sono presenti in quel piano triennale per la prevenzione della corruzione, e il dipendente è tenuto a prenderne conoscenza. La legge non ammette ignoranza, insomma. I processi decisionali devono essere tracciabili, individuabili, e tutto ciò anche aiutandosi con i dispositivi informatici.
COMPORTAMENTO NEI RAPPORTI PRIVATI
Qui sono comprese anche le relazioni extralavorative. Il dipendente non deve sfruttare la posizione che ricopre per interessi suoi o di terzi. In questo caso non può chiedere di parlare con i suoi superiori che stanno verificando il suo atto. Ovviamente non si possono anticipare dettagli su gare d’appalto , concorsi o procedimenti pubblici, per agevolare altri soggetti.
COMPORTAMENTI IN SERVIZIO
Tra le regole ci sono quelle, ad esempio, sull’assenteismo. Il dipendente non può lasciare il posto di lavoro per altri motivi che non siano inerenti al suo servizio o su permesso. Bisogna poi avere cura degli spazi e del materiale dell’ente che utilizza. Le norme sull’assenteismo devono essere fatte rispettare dal responsabile di ogni settore.
RAPPORTI CON IL PUBBLICO
Qui ci sono delle indicazioni, che diverse volte al Comune di Marsala non vengono rispettate. Come la cortesia. Ad esempio la regola è che “il dipendente si rivolge agli utenti con cortesia e opera con spirito di servizio, correttezza e disponibilità e, nel rispondere alla corrispondenza, a chiamate telefoniche e ai messaggi di posta elettronica, opera nella maniera più completa possibile, e nella massima tempestività.
DISPOSIZIONI PARTICOLARI PER I RESPONSABILI DI SERVIZIO
Qui il Responsabile, ossia il dirigente, tra le altre cose, è tenuto a vigilare sul rispetto delle regole in materia di incompatibilità da parte di propri dipendenti o sul cumulo di impieghi o incarichi extra istituzionali che possano configurare fattispecie di “doppio lavoro”. Insomma deve segnalare che un dipendente non svolga funzioni in due settori diversi.
INCOMPATIBILITA’ ASSOLUTA
Ecco qui cosa può fare e non può fare un dipendente pubblico. In alcun caso non può esercitare un’attività commerciale, industriale o professionale. Non può instaurare,altri rapporti di impiego sia con enti pubblici che privati. E non può assumere cariche in società con fini di lucro. A queste disposizioni non ci sono deroghe. Ovviamente non sono compatibili incarichi o cariche in conflitto di interessi con le funzioni svolte al Comune. Come ad esempio attività o prestazioni che rientrano nei compiti d’ufficio del dipendente.
ATTIVITA’ O INCARICHI COMPATIBILI
Qui bisogna avere però l’autorizzazione dell’Amministrazione. Per fare cosa? Per svolgere incarichi retribuiti, occasionali e saltuari, a favore di soggetti pubblici e privati, basta che non siano in contrasto con l’attività lavorativa svolta al Comune. Può assimere cariche compensate o gettonate in società sportive, ricreative, culturali, “il cui atto costitutivo preveda che gli utili siano interamente reinvestitit nella società per il perseguimento esclusivo dell’attività sociale”. Può il dipendente anche partecipare a commissioni di concorso presso enti pubblici.
Non c’è bisogno dell’autorizzazione preventiva per collaborazioni a giornali, riviste, enciclopedie. Per l’esercizio del diritto d’autore o inventore. Per partecipare a convegni come relatore. Per gli incarichi con semplici rimborsi spese. Incarichi conferiti da organizzazioni sindacali.
Queste alcune delle regole previste dal Codice del Comune di Marsala. Saranno rispettate?