Scrive Gaspare Barraco, sulla fine del ventennio berlusconiano

Berlusconi che è Forza Italia, come fosse un monarca in questo gruppo, si era ripetuto lasciando, dopo Monti il governo Letta. Aveva prima lasciato Monti con lo stesso metodo. Quando decise di andare alle elezioni lasciò un alleato anomalo come Monti e in questo caso ha lasciato un alleato anomalissimo, per lui, come il Pd, che considera semplici comunisti. Per poi, magari, avere un amico intimo come Putin. Lasciare il governo è stato un esempio di menefreghismo di voler del bene all'Italia. Alla stessa ore del voto per cacciarlo dal Senato fa una manifestazione a Roma con tante donne vestite di nero. Le persone in piazza nel giorno della sua decadenza dal Senato, contro la Magistratura e contro i cosiddetti traditori alfaniani ( come li hanno loro definiti) erano presenze spontanee? Davvero poche persone in questa manifestazione pro Berlusconi. A 77 anni ha bisogno della poltrona in Parlamento e di dirigere un partito? Quando pensa di godersi i tanti soldi fatti in 20 anni e la sua fidanzata, la 28enne che gli ha baciato pure la mano appena lui è sceso dal palco? L'Italia porta sfiga agli attori principali dei ventenni. Per questo ventennio, che ha impoverito l'Italia, una cacciata dal Senato di Berlusconi, davvero umiliante. Era meglio per lui una sua dimissione, Brunetta e forse Casini l'hanno consigliato male. L'Italia deve aspettare sempre un ventennio per risorgere. Con la guerra di Liberazione finì il primo ventennio. Il secondo con l'applicazione della Costituzione ottenuta alla fine del primo ventennio dai liberatori dell'Italia. Speriamo ci sia adesso un ventennio di benessere, di meritocrazia, di posti di lavori per i giovani, di valorizzazione del made in Italy e ricchezza nel rispetto dell' ambiente. In questo terzo ventennio si risollevino i poveri e il ceto medio, che porta tanto lavoro, e infine si impoverisca un pò quel 10% d'Italiani che ha troppi soldi e non riesce nemmeno a spenderli, tanti sono.

 Cav.Ing. Gaspare Barraco