E' stato presentato appello contro la sentenza civile di condanna pronunciata dal Tribunale di Trapani, nei confronti del giornalista Rino Giacalone, in accoglimento alla citazione dell'ex sindaco di Trapani Mimmo Fazio. Giacalone, in primo grado, è stato condannato a risarcire a Fazio 25.000 euro.
Per il giudice onorario, Giovanni Campisi alcuni passaggi di un articolo di Giacalone pubblicato nel 2007 sul sito di Articolo 21 sono diffamatori. Nell’articolo in questione Giacalone, collaboratore di diverse testate quali Liberainformazione, Narcomafie, e per l'appunto Articolo 21, dava notizia di una sorta di scambio epistolare tra il sindaco e l'ex prefetto Fulvio Sodano - trasferito polemicamente nel 2003 dal governo Berlusconi - in merito alla mancata concessione della cittadinanza onoraria di Trapani. Era l'estate del 2007. Fazio aveva scritto che Sodano era “reo” di dichiarazioni pubbliche poco opportune e di “essersi eletto ad unico paladino della legalità”. “Con le sue denunce – aveva concluso il Sindaco nel suo scritto – Sodano rischia di passare per uno di quei tanti professionisti dell’antimafia, tutti parole e niente fatti”, smentendo quindi che il suo trasferimento era stato, di fatto, un favore alla mafia. Rino Giacalone aveva riportato la notizia evidenziando la gravità di simili affermazioni.
A fronte delle considerazioni del giornalista l'ex sindaco aveva quindi chiesto un risarcimento danni di 50 mila euro. Soldi che a suo tempo Fazio aveva detto di voler devolvere all’associazione antimafia Libera che, però, immediatamente aveva rifiutato la proposta. Dopo la richiesta di condanna l'ordine dei giornalisti si è schierato a fianco di Giacalone così come l'Assostampa, l’associazione Libera e l’associazione Rita Atria, insieme a buona parte dell’associazionismo locale. Oltre alla condanna a 25 mila euro il giudice Campisi ha disposto la pubblicazione dell'estratto della sentenza per quattro volte sul Giornale di Siclia.