Buongiorno Redazione. Intendo segnalarVi l'ennesima, a mio parere, follia di Trenitalia. Abito a Trapani e, come almeno altre sessanta persone, ogni mattina prendo il treno delle 08.05 per recarmi a lavoro a Marsala. Faccio presente che fino a circa un anno e mezzo fa, tale treno partiva alle ore 08.40 e solo su pressione di noi viaggiatori fu anticipato all'attuale orario. Bene, Trenitalia sembrerebbe, preciso infatti che i viaggiatori sono stati informati in modo ufficioso perché non c'e' ancora nessun avviso pubblico, abbia fatto una proposta commerciale alla Regione di spostare il treno delle 08.05 alle 09.48. Questo, per riempire il " buco" che esiste fino alle ore 11.55, primo treno successivo. Ma che c'e' di commerciale, quindi si suppone di utile per un'azienda, nello spostare un treno di pendolari ad un'ora in cui i pendolari non sanno che farsene? Chi lo userebbe? Secondo me neanche i turisti, perché perderebbero tempo visto che per ritornare a Trapani l'ultimo da Castelvetrano è alle 20.00. Faccio presente che dopo le 11.55 ci sono partenze alle 12.55, 13.28, 14,35 e così via. Molti pendolari saranno costretti a prendere l'auto con aumento di spese mensili che di questi tempi tutti cerchiamo di evitare. Ma perché una proposta del genere? Ma Trenitalia viene pagata in base al solo numero dei viaggiatori, in base ai chilometri per tratta, in base ed entrambi i parametri? Non lo so. So che ci sono le statistiche che, Voi mi insegnate, possono essere lette a proprio gradimento. Nessuno ha mai fatto un sondaggio tra i passeggeri. Stiamo anche raccogliendo le fotocopie degli abbonamenti ma non è semplice e il tempo stringe. Devo dire che una ipotesi l'abbiamo fatta : spostare in avanti la partenza per poi dire alla Regione che quella corsa ha pochi passeggeri, è un costo inutile, nessuno usa quel treno e, quindi, sopprimerlo così come, mi è stato detto, avrebbero provato a fare anni or sono. Ma forse non è così. Forse è solo l'iniziativa bislacca di un qualche funzionario di Trenitalia o della Regione che deve inventarsi qualcosa per non perdere gli incentivi di fine anno, con buona pace di chi tutti i giorni va a lavorare a chilometri di distanza da casa. Ah, faccio presente che ho un orario di lavoro che posso gestirmi in autonomia per cui il mio disagio personale sarebbe relativo. Mi sono preso questa briga, inviando anche mail a Trenitalia e all'assessorato regionale ai Trasporti, perché è il principio che non condivido.
Saluti.
Antonio Colucci, Trapani