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19/11/2013 06:15:00

Ma quanto devono mettere i Comuni per salvare Trapani e Ryanair? Ecco le cifre...

 Ieri abbiamo raccontato della scelta del Sindaco di Trapani, Vito Damiano, di raddoppiare il contributo del suo Comune per l'operazione "Salva Ryanair", cioè la raccolta di fondi che i Comuni della provincia devono fare per rinnovare il contratto con la compagnia irlandese, che a Trapani Birgi garantisce due milioni di passeggeri l'anno, ed evitare che questa si faccia attirare, ad esempio, dalle sirene di Comiso. 

Dopo la riunione in Prefettura, Damiano ha comunicato l'intenzione del Comune di Trapani di passare da 150.000 euro di versamento annuo a 300.00 euro. In realtà, va detto, che, nella bozza di accordo che i Comuni hanno stilato alla Camera di Commercio, al Comune di Trapani toccava proprio versare 300.000 euro. Quindi, Damiano, più che raddoppiare la sua generosità, come in molti hanno invece spiegato, ha, più che altro, fatto esercizio di buona volontà.Una nuova riunione in Prefettura è stata convocata per mercoledì prossimo. Al tavolo di confronto ci sono anche Confindustria e l'Airgest, società di gestione dell'aeroporto. 

Ma quanto devono versare i Comuni della provincia di Trapani? La cifra è calcolata in base alle ricadute economiche della presenza del flusso di passeggeri, che sono per la maggior parte turisti. Quindi Trapani e Marsala devono sborsare più soldi, gli altri Comuni molto meno. Tutto deve essere ancora al meccanismo della tassa di soggiorno. Ogni turista pagherà due euro a notte per stare in provincia di Trapani, dai soldi incassati (il 75%) i Comuni finanzieranno il contratto (che comunque rasenta l'illegalità, lo ricordiamo sempre, con Ryanair). C'è il caso di San Vito Lo Capo, che è un piccolo Comune, ma che ogni anno fa il botto di turisti. Il Sindaco Matteo Rizzo ha detto chiaramente che per loro il meccanismo della tassa di soggiorno non può valere. Così come il Sindaco di Valderice, Mino Spezia, si rifiuta di introdurre la tassa di soggiorno. 

 La quota per ogni Comune è determinata da quattro parametri: i posti letto, la popolazione, le presenze turistiche dell'anno scorso e la distanza dal «Florio».

Anche Marsala - secondo la bozza d'accordo - deve contribuire come Trapani con 300 mila euro. Tra poco verrà approvato il bilancio, e si saprà se la disponibilità del Sindaco Adamo è vera o è un bluff. A seguire, Castelvetrano, Favignana e San Vito Lo Capo con 160 mila euro ciascuno. Scende a 120 mila il contributo di Castellammare del Golfo, Valderice, Erice e Mazara del Vallo. Tra questi Comuni quelo più avanti è Erice, perchè la giunta Tranchida ha già deliberato, prevedendo il 75% della tassa di soggiorno, con la soglia minima di 50 mila euro. L'accordo punta ad ottenere 60 mila euro ciascuno dai Comuni di Alcamo, Custonaci, Petrosino e Pantelleria. E' invece di 30 mila euro l'impegno che viene chiesto alle amministrazioni di Buseto Palizzolo, Calatafimi-Segesta, Campobello di Mazara, Paceco e Salemi. Poi ci sono Gibellina, Partanna e Santa Ninfa con una quota di 20 mila euro. Chiudono Vita, Poggioreale e Salaparuta che dovranno inserire nei rispettivi bilanci la somma di 10 mila euro. La Camera di Commercio contribuisce con un finanziamento di 350 mila euro.