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19/11/2013 06:05:00

Le indagini per voto di scambio ad Alcamo. Battaglia tra legali, partiti inermi

 Continuano ad Alcamo le polemiche dopo la notizia degli avvisi di garnzia notificati dalla Procura di Trapani all'ex senatore Nino Papania e ad altre persone con l'accusa di voto di scambio, di aver comprato cioè i voti per favorire l'elezione dell'attuale sindaco del PD, Sebastiano Bonventre, che vinse le elezioni al ballottaggio, un anno e mezzo fa, con uno scarto di una manciata di voti sul suo concorrente Solina. Secondo Solina la Procura avrebbe riscontrato l'illegittimità di 433 schede a favore di Bonventre. Ma i legali del Sindaco, Baldassare Lauria e Alessandro Finazzo replicano:  "Abbiamo preso visione del verbale di sequestro delle schede elettorali di 6 sezioni, disposto dalla Procura della Repubblica, ed abbiamo potuto appurare, dalla descrizione delle schede operata dai Carabinieri, che già soltanto in quelle 6 sezioni, risultano essere stati assegnati al candidato Solina ben 813 voti in modo assolutamente illegittimo, e ciò a fronte delle 433 schede che Solina ritiene illegittimamente assegnate al nostro assistito. Delle 433 schede, asseritamente assegnate a Bonventre illegittimamente, nemmeno una di esse coincide con i fantomatici vizi indicati nel ricorso elettorale". E aggiunge: "Le censure mosse da Solina, per l'ennesima volta, non presentano alcun "rapporto inferenziale" con il ricorso a suo tempo avanzato. Nondimeno, viste le numerose illegittimità riscontrate in favore di Solina, ci prepariamo a presentare un ricorso per motivi aggiunti, valutando anche l'ipotesi di chiedere alla Procura di Trapani di estendere le indagini anche a quelle schede, piuttosto numerose, che risultano illegittimamente attribuite al candidato Solina". 

Niclo Solina risponde: "Il diritto a difendersi e dire quel che si vuole deve confrontarsi con i fatti che risultano dagli atti di indagine della Procura della Repubblica, già depositati avanti il Cga. Le schede sequestrate (esaminate una per una in sei sezioni) non presentano alcun segno di riconoscimento su quelle a me attribuite, solo croce sul mio nome e sul simbolo ABC (l'unica lista a me collegata). Nel processo elettorale pendente avanti il Cga Bonventre non ha chiesto l'annullamento di voti a me attribuiti. Tra le schede sequestrate ed attribuite a Bonventre ve ne sono 433 che presentano un campionario di segni di riconoscimento, analiticamente descritti nel verbale redatto dai Carabinieri, corrispondenti a quelli denunziati fin dal giugno 2012 - continua Solina -. Il sequestro delle schede non è stato fatto nel processo elettorale, bensì nel procedimento per voto di scambio che vede indagato Papania e altre persone che, come si ricava dalle intercettazioni, erano particolarmente impegnati a cercare voti in favore del Bonventre fino al punto da dire che "se non sale Bonventre siamo tutti morti". Nelle intercettazioni si sentono discorsi che fanno riferimento a un metodo per controllare i voti comprati ed a "crocette" quali segni di riconoscimento sulle schede. Il sequestro disposto dalla Procura è funzionale ad accertare la presenza di segni di riconoscimento solo sulle schede attribuite a Bonventre. Considerato che Bonventre ritiene che le mie schede sono irregolari ed anzi le mie irregolarità sono superiori alle sue, perchè continua ad opporsi al controllo delle schede? Acconsenta al controllo - conclude Solina -: l'occasione è a breve scadenza, udienza del 12 dicembre avanti il Cga".

TURANO. "Ai cittadini di Alcamo interessano poco le polemiche tra il Sindaco Sebastiano Bonventre e il suo ex rivale Niclo Solina. Avverto e denuncio un’assoluta mancanza di senso di responsabilità nei confronti di una comunità che attende risposte concrete per superare i tanti problemi che ne condizionano lo sviluppo. Il Sindaco Bonventre non può prendere tempo. Deve dire ora cosa intende fare e non rimandare le sue scelte all’approvazione del bilancio. Si presenti in Consiglio o vada in Tv, e dica ora cosa vuole fare. Non ci possiamo più fidare di un amministratore che ha deciso di non decidere, che temporeggia e preferisce polemizzare su fatti e questioni che saranno esaminate in altra sede. A mio giudizio ha tre possibilità. Può dire che dopo il bilancio presenta le sue dimissioni, oppure che procederà ad un rimpasto di Giunta per dare un governo a questa Città. Può anche dire che si assume la responsabilità di andare avanti così come ha fatto finora. Deve però uscire allo scoperto. I suoi concittadini hanno il diritto di sapere. Ciò che sta accadendo in questi giorni, ed in queste ore, conferma e rafforza la nostra linea politica. La mia candidatura a Sindaco, distinta e distante, era la risposta dell’Udc, e mia personale, ad una competizione elettorale confusa ed avvelenata. I fatti ci stanno dando ragione. Il Sindaco Bonventre sciolga il nodo politico che sta soffocando il futuro della città di Alcamo".

CAMPAGNA. "In ordine alla notizia diffusa su alcuni organi di stampa su presunte irregolarità durante le scorse amministrative nel comune di Alcamo, ritengo non si possa rimanere silenti ma anzi esprimere pieno rispetto e fiducia nella magistratura, nelle serietà delle indagini svolte dagli inquirenti e nella giustezza delle decisioni che ne conseguiranno, convinto, come sono, che il PD trapanese non teme giudizi collettivi sommari ma auspica chiarezza sui comportamenti e, in tal senso, continuerà a promuovere ed intraprendere percorsi di legalità e trasparenza nel suo agire politico".

BIG BANG. "A seguito della dichiarazione di solidarietà espressa dal segretario del PD alcamese nei confronti dell’ex senatore Papania, il locale circolo Big Bang tiene a precisare che il segretario del Partito Democratico, prima di “interpretare il pensiero degli iscritti” dovrebbe sentire gli stessi iscritti in nome e per conto di cui parla.
Non tutti, infatti, si sentono di condividere la sua interpretazione.
La posizione degli iscritti al circolo Big Bang va nella direzione politica dell'accertamento della verità e delle responsabilità di comportamenti che, quand'anche non fossero reati, sarebbero certamente non compatibili con la buona politica che noi vogliamo."

 



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