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17/11/2013 07:00:00

Ricordando Andrea Parrinello - Il racconto di Totuccio Cardinale

La scorsa settimana abbiamo raccontato dell'iniziativa nata a Marsala dall'idea di alcuni ex giocatori dell'Olimpia, squadra di calcio giovanile fondata in città nel 1949 da Andrea Parrinello, che hanno voluto costituire un gruppo di lavoro per ricostruire la storia di quella famosa squadra e per ricordare degnamente la figura del mitico Don Andrea. Si tratta di Salvatore Lo Grasso, Emanuele Parisi, Totuccio Cardinale e Rino Bonomo, che si muovono con lo scopo specifico di pervenire a un pubblico riconoscimento per Don Andrea Parrinello, grande personaggio sportivo che dal dopoguerra fino agli anni 70 ha rappresentato il principale punto di riferimento per tutti i giovani marsalesi che si sono avvicinati al modo del calcio. I quattro ex calciatori chiedono a chiunque avesse fatto parte dell'Olimpia di provare a dare il proprio contributo raccontando quell'esperienza e le emozioni di allora e per questo mettono a disposizione un numero di telefono cui rivolgersi per farsi avanti e partecipare all'iniziativa. E' lo 0923952867, dello studio di Salvatore Lo Grasso. Domenica scorsa abbiamo anche pubblicato il primo dei  vari racconti sul quel periodo raccontati da diversi ex allievi dell'Olimpia, raccolti da Totuccio Cardinale, che giocò in quella squadra nel ruolo di stopper e di libero. Oggi ne pubblichiamo un altro, ed è proprio il suo.


Episodio raccontato da Totuccio Cardinale nato il 01.10.1945. Ha giocato con l’Olimpia dal 1962 al 1964.

È stato Salvatore Lo Grasso che la mattina del 16.05.2013, chiamandomi al cellulare, mi ha invitato a recarmi presso il suo studio per restituirmi la cassetta contenente la registrazione della trasmissione televisiva di una emittente locale. Il servizio televisivo è stato effettuato nel mese di Gennaio del 1999 condotto dal giornalista sportivo Peppe Pellegrino, nel quale si commemorava il 25° anniversario della scomparsa di DON ANDREA. Mitico personaggio marsalese che ha dedicato gran parte della sua vita alla formazione dei giovani al mondo dello sport del calcio. Passione che lo ha visto impegnato dal 1949, anno in cui ha fondato l’Associazione Calcistica Olimpia, fino alla fine della sua esistenza avvenuta il 22.01.1975. Sono state tante le generazioni di giovani che oggi, diventati adulti, lo ricordano con affetto e gratitudine per avere insegnato loro, oltre a giocare, anche i valori indispensabili per vivere una vita di uomini liberi, onesti, leali che possono a testa alta guardare al loro futuro con fiducia, così come possono farlo ricordando la loro giovinezza. Salvatore Lo Grasso mi ha invogliato a considerare le mie riflessioni sul personaggio Don Andrea con passione e slancio giovanile. Durante la mia visita l’amico Salvatore, mi ha mostrato del materiale, riguardante l’Olimpia e il suo fondatore, sapientemente catalogato e diligentemente custodito, appartenente alla precedente generazione rispetto alla mia. Mi ha raccontato degli episodi che ricordava perfettamente come se fossero accaduti appena qualche giorno addietro. Alcuni riguardavano episodi calcistici, altri, sicuramente più incisivi e toccanti, riguardavano in prima persona atteggiamenti e comportamenti che Don Andrea, notoriamente, assumeva nei confronti dei suoi ragazzi, ora verso uno poi verso un altro. Insomma ogni giovane, prima o poi, riceveva una lezione di vita che inevitabilmente era destinata a imprimersi nella sua mente per formarne, in futuro, un bagaglio di preziose conoscenze. Ho notato che Salvatore Lo Grasso, raccontandomi un particolare episodio, che lo aveva particolarmente colpito e dell’immediato intervento di Don Andrea, oltre ai ricordi aveva lucidi anche gli occhi. Evidentemente non poca deve essere la stima che ancora oggi conserva di quell’uomo. Prima di ultimare questo mio breve racconto su quest’uomo dall’aria apparentemente superficiale, tutt’altro che elegante, abbondantemente trascurato esternamente, sostengo e confermo che era, invece, una persona dotata internamente di una raffinata eleganza e possedeva anche una notevole cultura. Riguardo a quest’ultima dote ho avuto modo di convincermene in diverse occasioni. Per citare il grande Totò, dico che Don Andrea è stato un vero uomo di mondo, proprio di quelli che hanno fatto tre anni di militare a Cuneo.

Marsala, lì 17.05.2013
Salvatore Cardinale
 

 

Nella foto da sinistra Don Andrea con il capitano del 1963 Giuseppe Culicchia (detto Montuori)