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17/11/2013 15:10:00

Appalti in Sicilia, nuove regole per mitigare i troppi ribassi

 Stop al fenomeno dilagante dei ribassi eccessivi nelle gare d'appalto in Sicilia. A stabilirlo è il Dipartimento regionale Infrastrutture con una circolare firmata dall'assessore al ramo Nino Bartolotta e dal dirigente generale Vincenzo Sansone. Pubblicata sul sito web della Regione, la circolare recepisce in anticipo rispetto al legislatore nazionale tutte le richieste dell'Ance Sicilia per mitigare il grave fenomeno dei ribassi eccessivi e per sbloccare e semplificare le procedure. «Si tratta di un provvedimento tempestivo e opportuno - ha commentato il presidente di Ance Sicilia, Salvo Ferlito - che sicuramente riporterà equità e trasparenza nel settore e aiuterà le piccole e medie imprese ad uscire dalla crisi evitando i soliti ritardi, controversie e spese legali». Dopo un lungo periodo di crisi per il comparto edile, dunque, questo provvedimento rappresenta un primo spiraglio positivo. In generale, nella valutazione del "prezzo più basso", dall'importo soggetto a ribasso va esclusa l'incidenza del costo della manodopera. Nello specifico, la circolare - rivolta alle stazioni appaltanti, agli Urega, ai Geni civili e ai Dipartimenti regionali - stabilisce che «per appalti di importo inferiore ai 5 milioni di euro, fino a dicembre del 2015, nelle gare che utilizzano come criterio di aggiudicazione il prezzo più basso, è possibile (ma prevedendolo nel bando) procedere automaticamente all'esclusione delle offerte eccessivamente basse». Ciò impedirà comportamenti discrezionali che possano favorire imprese che sono in condizione di praticare prezzi inferiori al mercato perché non rispettano le regole. «La circolare - ha spiegato Bartolotta - è uno dei risultati del lavoro del tavolo tecnico permanente voluto per affrontare le criticità del settore edile e dei lavori pubblici in Sicilia, al quale hanno preso parte i rappresentanti datoriali e di categoria. L'obiettivo è dare maggiore trasparenza e controllo anche e soprattutto nelle offerte anomale che spesso sono il frutto di utilizzo di manodopera irregolare (o di lavori incompleti, o eseguiti non a regola d'arte), che causano contenziosi in danno delle stazioni appaltanti».



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