Quantcast
×
 
 
13/11/2013 07:00:00

Ecco il nuovo distributore della famiglia Adamo. Ma la gente protesta per l'antenna

Si mobilitano i cittadini. Vogliono capire cosa sta succedendo nel quartiere Sappusi, a Marsala. Vogliono capire se l’impianto di carburanti e l’antenna per telefonia mobile che si stanno costruendo possono recare danni alla salute di abitanti e studenti.
La stazione di servizio la sta costruendo la ditta Adamo Ignazio e Figli Srl, quella della famiglia del sindaco di Marsala Giulia Adamo. E Giulia Adamo è anche tra i proprietari della società, visto che detiene l’8% delle quote societarie. Torniamo al distributore di benzina. Da più di un anno è in costruzione in una zona molto popolata, quella di via Falcone, nel rione popolare di Sappusi. Da qualche settimana all’interno dell’area è stata eretta una torre alta una quarantina di metri alla cui estremità andranno delle antenne per la telefonia mobile. Accanto alla costruenda stazione di servizio ci sono anche degli istituti scolastici.
C’è il liceo delle Scienze umane e il liceo Scientifico. Poco più in là c’è la scuola elementare e materna Asta, sempre nelle vicinanze c’è il convitto di via Grotta del Toro, molto vicino in linea d’aria. E proprio gli studenti, i genitori dei ragazzi e bambini che vanno a scuola, oltre agli stessi abitanti vogliono vederci chiaro. “Sono tante le mamme preoccupate per la salute dei bambini. Ci attiveremo per capire se ci possono essere danni per le onde elettromagnetiche che emetterà questo ripetitore”. Oltre alle mamme dei bambini dell’Asta si stanno organizzando anche gli studenti del liceo Scientifico e del Magistrale che è proprio dirimpetto alla stazione di servizio. Un rappresentante degli studenti è intervenuto anche al consiglio comunale aperto sulla libertà di informazione di venerdì scorso. “Non è possibile che si installi un distributore del genere e un’antenna proprio accanto alle scuole e a un centro abitativo. Ci attiveremo con proteste e petizioni. Il sindaco dovrebbe riflettere sulla costruzione di due strutture che possono essere altamente nocive ai cittadini e al popolo studentesco”. ha detto a sala delle lapidi Edoardo Sarzana. Al sindaco si chiede di adottare il cosiddetto “principio cautelativo”. Ossia una serie di misure di precauzione per la salute della collettività. Sono indicazioni che arrivano dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e dall’Istituto Superiore della Sanità. Le antenne non sono state ancora installate, non se ne conosce la potenza, quindi, e la portata delle onde elettromagnetiche. Quelle che verranno montate al distributore della famiglia Adamo sono soltanto le ultime delle tante antenne per telefonia mobile a Marsala. Sono tutte dislocate nel centro della città e parecchio vicine a scuole e centri abitati. Accanto alla scuola Cavour ce n’è una, accanto alla Garibaldi un’altra, a pochi metri da Piazza Matteotti un’altra ancora, vicino via XI Maggio. Insomma, Marsala ne è piena. Eppure, secondo una recente sentenza del Consiglio di Giustizia Amministrativa i Comuni possono, con proprio regolamento, individuare delle zone sensibili in cui vietare l’installazione di stazioni radio-base per la trasmissione telefonica e stabilire limiti più restrittivi di quelli previsti dal D.P.C.M. 8 luglio 2003 che ne regolamenta l’installazione.

Al di là delle antenne altra preoccupazione deriva dalla stessa costruzione dela stazione di servizio della famiglia Adamo. Dopo quella costruita allo scorrimento veloce arriva questa, a Sappusi. La concessione edilizia è dell’8 agosto scorso. La ditta l’ha ottenuta con la regola del silenzio assenzo da parte del Comune di Marsala. La stazione prevede oltre alle pompe di benzina anche un chioschetto per gli uffici, pensilline metallica per proteggere le pompe, su suna delle quali verranno messe dei pannelli fotovoltaici, e poi ci sarà un autolavaggio automatico. Nella concessione edilizia però non si parla nè della torre nè dell'antenna. Il tutto ricade, però, in una zona vincolata a verde pubblico e parcheggio del vigente Piano comprensoriale. Succede infatti che il Comune di Marsala non ha nè un piano regolatore generale, e nemmeno un piano carburanti, che indichi dove e come si può costruire un distributore di benzina. Basta guardare corso Calatafimi per capire quali sono le conseguenze. Tutte le città lo dovrebbero avere, Trapani ce l’ha, Marsala niente. Eppure è proprio la legge a stabilire che ci vuole, nel costruire un distributore di carburanti, una fascia di rispetto con scuole, edifici pubblici e ospedali. A decidere se ci sono i requisiti minimi di sicurezza sono i vigili del fuoco, attraverso una perizia tecnica vincolante per la concessione edilizia, e l’Asp. Entrambi hanno dato il nulla osta sul progetto.
Il caso del distributore a Sappusi non è il primo della famiglia Adamo a generare polemiche. Lo scorso anno abbiamo scoperto, ad esempio che l’Aimeri Ambiente dopo qualche settimane dall’elezione a sindaco di Giulia Adamo ha cominciato a far rifornimento proprio nelle stazioni di servizio di cui il sindaco è anche proprietaria. Ap, Adamo Petroli, il distributore con la coccinella, è la società della famiglia Adamo che distribuisce in proprio la benzina (mentre altri distributori sono affidati all’insegna Erg). Il Sindaco è tra i proprietari, infatti, della Adamo Ignazio & Figli Srl. Possiede quote della società. Sua figlia, Eugenia Spanò, siede dal 2009, nel consiglio di amministrazione. La società si occupa di vendita alla rete di idrocarburi. Da qualche anno, però, ha deciso di fare anche vendita al dettaglio. E ha aperto due punti vendita in città, uno in Corso Calatafimi, e l’altro sullo Scorrimento Veloce Via Salemi - Birgi, una specie di autogrill. Anche questo ha fatto molto discutere in città. Tra le cose che lasciano un po’ perplessi, in particolare, c’è una specie di stradina privata che porta dalla Contrada Torrelunga Puleo, a Paolini, fino a quel distributore. In teoria c’è un cancello, quindi strada strada non è. E’ tutto legale, anzi. In pratica è la via più comoda per far fare agli abitanti della zona benzina lì, e magari trovare una accesso insolito allo scorrimento veloce. In maniera molto pragmatica, si è fatto la stazione di servizio, e si è creato anche una specie di svincolo in più per lo scorrimento veloce. Ora questo nuovo distributore, con tanto di antenna.



Inchieste | 2024-11-16 06:00:00
https://www.tp24.it/immagini_articoli/24-03-2021/1616566080-0-etna-un-altra-eruzione-fontane-di-lava-e-boati-il-video.jpg

 I soldi sporchi della mafia allo Stagnone di Marsala

 Non solo paradiso dei kiter. Ma anche dei mafiosi e degli affaristi che vogliono riciclare denaro. Le mani della mafia sono arrivate anche allo Stagnone di Marsala.   Così, dietro la facciata del complesso residenziale Heron...