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12/11/2013 21:10:00

I frati dell'Ordine dei Minimi sono andati via da Marsala

 I Minimi sono andati via da Marsala. Con i miei soliti personali informatori l’avevo saputo prima di tutti e già un certo sentore lo avevo avuto questa estate. Ho conosciuto l’ordine dei minimi nel 1968 quando iniziai a fare il chierichetto presso quella chiesa. Ho finito la mia collaborazione effettiva nel marzo del 2004,trasferitomi a Bergamo per ragioni di lavoro, dopo aver avuto tutti gli incarichi possibili ed immaginabili in una parrocchia. Sono stato sinodale, segretario consiglio parrocchiale pastorale,ho avuto l’onore quando il santo padre Giovanni Paolo II venne a Mazara di fare la comunione dalle sue mani, fino a ministro straordinario dell’eucarestia. Il mio primo sacerdote che ho conosciuto è stato Padre Francesco, poi Padre Luis Caminito,recentemente scomparso,Padre Gerardo Fidanza(deceduto) padre Michele Patalano(deceduto) ,Padre Nicola Martino(deceduto),rimasto a Marsala per ben 18 anni poi Padre Salvatore Zicari, Padre Aldo Di Maio,Padre Giovanni Nuzzo,poi Padre Mario, ultimo parroco attualmente missionario in Congo.Vorrei aggiungere anche Fra Gennaro, Fra Antonio e il mitico Cascone Catello detto “Mario” sacrista. Mi corre l’obbligo di ricordare Ciccio Volpe ed Arturo Teri che sono stati i fautori del ritorno dei Minimi negli anni 60. Io sono cresciuto ed intellettualmente imbevuto di cultura minima, di aiuto verso gli ultimi e di attacco ai potenti che non sono stati un giusto esempio. Ero a Marsala lo scorso 1 novembre e a sentire le parole di Padre Francesco Fiorino che sottoscrivo totalmente, mi sono commosso e mi veniva voglia di cacciare via collaboratori non validi presenti sull’altare. E’ bene fare un pò di cronistoria: la prima svolta della nostra chiesa è stata quando sotto la magistrale cura di Padre Nicola Martino “quello dei picciuli” e della “pasta a forno”è diventata parrocchia. Questa nostra chiesa era diventata parrocchia di città io amo dire che religiosamente eravamo al di la del passaggio a livello . Territorialmente al di qua.Siamo alla fine degli anni 70. P.Michele Patalano aveva invece fatto l’attuale ingresso con le colonne ed il coro sopra. Da oltre 30 anni nei capitoli dei minimi c’era all’ordine del giorno la chiusura del convento di Marsala. Non si era mai realizzato perche ci si prodigava per la permanenza a Marsala. I due padri Generali dell’ordine padre Galuzzi e soprattutto Mons Morosini attuale vescovo di Geraci Locri(che mi auguro possa essere invitato alla prossima festa del Santo Padre ) a me personalmente avevano mostrato la difficoltà di avere dei Minimi a Marsala. Avevamo pregato ed anche presentato delle proposte, addirittura qualche ventennio fa avevamo detto di fare una collaborazione con la parrocchia di Palermo. Io da giovane studente universitario frequentavo quella chiesa e non è stato un caso che è arrivato a Marsala Padre Aldo Di Maio che era di comunità a Palermo. Personalmente avevo scippato la promessa all’allora Padre Provinciale Padre Mario D’auria che decaduto da Padre provinciale sarebbe venuto a Marsala. Padre Mario da quella persona perfetta che è ha mantenuto il suo impegno. E’ chiaro che tutti(i superiori minimi) mi dicevano che Marsala doveva avere un suo figlio che diventasse minimo. Anche questo abbiamo ottenuto . Pregato e San Francesco di Paola ci ha premiato con Gianfranco Scarpitta sacerdote minimo attualmente rettore del convento di San Vito a Vico Equense.Ricordo che c’è stato un momento in cui anche a Padre Nicola lasciato da solo….era stato imposto di chiudere ma qui avvenne un miracolo: alla porta del convento venne a bussare Don Giorgio Spitaleri,ex arciprete di Campobello di Mazara e che essendo avanti con gli anni si era dimesso ed era disponibile a celebrare una messa. Una grande risorsa per noi le sue omelie e le sue storie hanno fatto epoca e la chiesa non si chiuse. Voglio aggiungere una ultima cosa. La parrocchia ha sempre partecipato (fino al 2004 sono testimone oculare) a tutte le iniziative diocesane ed eravamo sempre attivi. Padre Galuzzi, generale dell’ordine dei Minimi quando dal 1992 al 1999 divenni segretario della confraternita dell’Addolorata mi chiedeva se mollavo la parrocchia, lo rassicuravo che san Francesco era la mia vita,ed all’addolorata ero solo in prestito. Potenza di San Francesco Padre Galuzzi era originario di Almè che è un comune in provincia di Bergamo dove vivrò fino al raggiungimento della mia pensione e poi magari tornerò a fare il collaboratore magari a fianco del mio amico Gianfranco Scarpitta, a Marsala dove sono certo ritorneranno i Minimi.D’altronde i veri devoti di San Francesco di Paola devono sempre avere la valigia in mano ed andare dove li porta la vita. Io l’ho fatto a 42 anni san Francesco a 72.

Il mio amico padre Damiano Larosa , so con grande tormento interiore,è andato a parlare con il vescovo Mogavero……e fra tutti quelli che si annacano la domenica sull’altare nessuno scienziato lo ha intercettato? Negli ultimi tempi si parlava di bandiere e vergogne varie……Ha ragione padre Fiorino quando ha detto bisogna essere accoglienti …Noi lo siamo sempre stati però non dovevamo accogliere i rifiuti delle altre parrocchie. Questa estate ho chiesto di leggere durante una messa celebrata da Padre Gianfranco Scarpitta mi è sembrato di ricevere il nulla osta…..dal papa dal vescovo e dal presidente della repubblica …………. Altro che essere accoglienti mi è sembrata una carboneria.Ecco perche i minimi sono andati via da Marsala dopo 60 anni. Carissimo padre Francesco i Minimi mi hanno insegnato che un ottimo collaboratore deve avere i calli alle ginocchia e che tutti i collaboratori devono entrare dalla porta principale della chiesa, non dalla sacrestia, e cosi salutano Dio Padre e dopo San Francesco.Se entrano dalla sacrestia si diventa dei dipendenti ed è contrario allo spirito di servizio. Permettetemi di dare voce al novantenne Martino e di gridare W SANFRANCESCO DI PAOLA W L’ORDINE DEI MINIMI.

Enzo Basile