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07/11/2013 06:10:00

Gruppo 6Gdo/1. Entro il 31 Dicembre i supermercati Despar devono consegnare le chiavi

 “Guardi, funzionava così: la sera, prima di chiudere la cassa, scendeva sempre qualcuno dall’amministrazione, e ci diceva quanto dovevamo battere in più di scontrini. Di solito erano cinquemila euro, a volte molto di più, altre volte non scendeva nessuno. Ogni tanto veniva direttamente il signor Pino, sempre gentile, e ci diceva: che fa, me la battete un po’ di merce per questa cifra….?”.
Sono le parole di una cassiera dell’Eurospar del centro Belicittà di Castelvetrano, il più grande centro commerciale della provincia di Trapani. Il signor Pino è Giuseppe Grigoli. Ha cominciato vedendo detersivi all’ingrosso, ed è fallito. Poi, improvvisamente, a Castelvetrano lo hanno visto diventare negli anni ‘80 e ‘90, ricco, ricchissimo. Camminava con auto di lusso, dava lavoro a tutti, apriva supermercati Despar in ogni angolo della provincia di Trapani, e poi via fino a Palermo e ad Agrigento. Il gruppo 6GDO, la sua azienda di distribuzione di prodotti alimentari era una delle realtà più floride della Sicilia Occidentale, tanto che ad un certo punto, dati alla mano, il 10% del fatturato Despar in Italia era suo.

Naturalmente, come avviene da queste parti, c’era il trucco. Giuseppe Grigoli era il prestanome del capo di Cosa nostra, Matteo Messina Denaro. Intimissimo con la famiglia mafiosa di Castelvetrano, aveva utilizzato i suoi supermercati per riciclare i milioni di euro di provenienza illecita, e si era avvalso della forza intimidatrice della mafia per azzerare la concorrenza, imporre condizioni capestro ai fornitori, falsare il mercato. E’ stato condannato a 12 anni di reclusione.

Per l’impero di Grigoli è arrivata la confisca dei beni da parte dello Stato:il valore dei beni (dodici aziende tra cui il gruppo 6Gdo e il Centro Commericale Belicittà, conti di famiglia, immobili, terreni….) vale quasi il Pil della provincia di Trapani: 600 milioni di euro.
Una grande sconfitta per la mafia.

Ma il gruppo 6Gdo, la sua ex azienda, oggi amministrata dallo Stato, che controlla, oltre al centro commerciale, anche una rete di supermercati Despar in provincia di Trapani, Agrigento e Palermo, va verso il crac. 500 lavoratori perderanno il posto. Una grande sconfitta per lo Stato.


La deadline è il 31 Dicembre. Entro quella data i 43 supermercati Despar più i 40 affiliati del gruppo 6Gdo in provincia di Trapani dovranno consegnare le chiavi, e abbassare definitivamente le saracinesche. L’imperativo vale per tutti: Despar, Eurospar, Superstore, Interspar ad Agrigento e Trapani. Molti lo hanno già fatto. Da un giorno all’altro hanno chiuso i supermercati più grossi di Marsala e Trapani, via via si stanno adeguando gli altri. Nel frattempo, non vengono più riforniti di merci, gli scaffali sono semivuoti, l’aria tra i lavoratori decisamente malinconica.



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