Quantcast
×
 
 
31/10/2013 06:50:00

Peculato, abuso d'ufficio... Tutte le vicende giudiziarie dell'amministrazione Adamo

Continuano le tegole giudiziarie per l’amministrazione Adamo a Marsala. Non hanno fatto in tempo a festeggiare l’archiviazione dell’indagine a carico dell’assessore Eleonora Lo Curto che un’altra indagine coinvolge un altro membro della giunta guidata da Giulia Adamo. Antonio Vinci, vicesindaco e assessore al bilancio, ha ricevuto un avviso di garanzia dalla Procura della Repubblica di Marsala per l’ipotesi di reato di “peculato continuato”. Vinci, 46 anni, è indagato insieme ad Antonina Maria Zerilli, di 61, dirigente del settore Affari generali istituzionali dello stesso Comune e capo di gabinetto del sindaco Giulia Adamo. A Vinci e Zerilli si contesta l’uso, a fini personali, dell’auto di servizio di proprietà del Comune. Entrambi, secondo quanto emerso dall’indagine, svolta dalla sezione di pg della Guardia di finanza della Procura di Marsala e coordinata direttamente dal procuratore Alberto Di Pisa, avrebbero ‘’quotidianamente’’ utilizzato il mezzo in dotazione per ragioni d’ufficio (si tratta di due Fiat Punto) per effettuare il tragitto casa - Municipio. Spostamenti, dunque, con carburante a spese del contribuente e usura del mezzo. La norma sull'utilizzo delle auto di servizio è molto chiara, in questo senso, e prevede che possa essere utilizzata solo per ragioni di "missione" in giro per il territorio, non certo per essere presi e lasciati a casa. Il vice sindaco, che abita in contrada Pastorella, a circa dieci chilometri a sud del centro di Marsala, secondo quanto trapela, si faceva accompagnare fino al distaccamento dei vigili urbani di Strasatti, per poi raggiungere casa, poco distante, con la sua auto. Vinci aveva a disposizione anche un autista. Nel corso dell’indagine sono stati effettuati appostamenti e pedinamenti. Il vicesindaco si difende parlando di " accuse totalmente infondate perché ho utilizzato l'auto del Comune, con l'autista, solo per strette ragioni di servizio, e ai fini istituzionali”.
Le vicende giudiziarie continuano, quindi, a coinvolgere l’amministrazione Adamo. E’ di un paio di settimane fa la notizia dell’archiviazione della posizione dell’assessore alla scuola Eleonora Lo Curto. L’assessore era indagata per voto di scambio, l’indagine nasceva dalla vicenda delle stradine che sarebbero state fatte asfaltare in cambio di voti durante l’ultima campagna elettorale. Nell’indagine coinvolti anche il consigliere Michele Accardi e il presidente del Consiglio comunale Enzo Sturiano. "Sono stato il mostro sbattuto in prima pagina, come se fossi il Totò Riina della politica marsalese. Sono stata trascinata in un'indagine i cui presupposti non esistevano”, ha detto in conferenza stampa Eleonora Lo Curto. Sembra, intanto, secondo indiscrezioni, che l’archiviazione della posizione della Lo Curto, derivi dalla ritrattazione di alcuni testimoni sentiti nel corso delle indagini. Per Michele Accardi e Enzo Sturiano non ci sono novità, ma tutto fa supporre che anche la loro posizione sia stata archiviata. “L’avviso di garanzia l’ho ricevuto circa un anno e mezzo fa e non c’è stata nessuna richiesta di proroga delle indagini. E questa la dice lunga” ha commentato Sturiano.
Chi è a processo della giunta Adamo è lo stesso sindaco. Per lei c’è da rifare il porcesso d’appello con l’accusa di abuso d’ufficio. La prossima udienza sarà a dicembre a Palermo. Il processo si rifà dopo la decisione della Corte di Cassazione di annullare con rinvio ad altra sezione della Corte d’Appello la sentenza di secondo grado con cui l’allora capogruppo Udc all’Ars era stata assolta. I fatti risalgono all’epoca in cui Adamo era presidente della Provincia di Trapani, nel 2004. Ed era stata proprio la Procura di Trapani ad avviare l’inchiesta su Giulia Adamo e la vicenda dei finanziamenti al Convitto per audiofonolesi di Marsala e delle dimissioni della dirigente dell’istituto, Anna Maria Adamo. Il sostituto procuratore Franco Belvisi aveva chiesto tre anni di reclusione per l’ex presidente della Provincia. Secondo l’accusa, Giulia Adamo avrebbe indotto la responsabile del Settore Servizi Sociali della Provincia a bloccare l’erogazione dei fondi per il convitto con lo scopo di sostituire l’allora dirigente, Anna Maria Adamo, con una persona politicamente più vicina. “I fatti a me contestati – aveva detto il sindaco Adamo – sono stati ampiamente sviscerati nel corso di due processi. Sia in primo grado che in Appello sono stata assolta dall’accusa di concussione “perché il fatto non sussiste””.
Intanto l’altra vicenda giudiziaria che coinvolge il Comune di Marsala si sta avvicinando alla concolusione. Il pm Anna Cecilia Sessa ha invocato una condanna a 9 mesi di reclusione per Salvatore Adamo, 53 anni, ex ispettore capo della polizia stradale, che lo scorso anno (dal 7 giugno al 10 agosto) è stato "esperto" gratuito del sindaco Giulia Adamo in materia di "polizia urbana" e "sicurezza". L'accusa per Adamo (omonimo ma non parente del Sindaco) è di usurpazione di funzione pubblica: avrebbe agito come comandante dei vigili urbani, senza poterne avere titolo. Dall'indagine, condotta dalla Guardia di finanza della Procura, sarebbe emerso che il poliziotto, anziché limitarsi a fornire pareri al primo cittadino, avrebbe usurpato le mansioni di comandante dei vigili urbani, prendendo "arbitrariamente" possesso dell'ufficio. Adamo, difeso dall'avvocato Paolo Paladino, avrebbe indetto riunioni di vigili, predisposto turni di servizio e partecipato a operazioni di polizia (apertura di un cancello per l'accesso al mare ,con tanto di foto divulgata dall'ufficio stampa del Comune di Marsala). La posizione di Salvatore Adamo, comunque, si alleggerisce. Per l'ex esperto del sindaco era scattata anche l'accusa di peculato, ma per questa imputazione il pm ha chiesto l'assoluzione. E al gup Amato il pm ha chiesto di assolvere anche Aldo Scialabba, dirigente comunale accusato di abuso d'ufficio per avere messo a disposizione dell'esperto un telefono cellulare dell'ente. La sentenza potrebbe essere emessa il 19 novembre.
 



Giudiziaria | 2024-07-23 17:32:00
https://www.tp24.it/immagini_articoli/24-03-2021/1616566080-0-etna-un-altra-eruzione-fontane-di-lava-e-boati-il-video.jpg

Mafia. Processo Hesperia, tutti condannati

 Seppur con la riqualificazione di alcuni capi d’imputazione in reati meno gravi, o con l’esclusione di qualche aggravante, il Tribunale di Marsala, ha condannato tutti i sette imputati del processo con rito ordinario scaturito...