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31/10/2013 06:10:00

Ryanair, non c'è più tempo. L'appello: "Birgi muore!". Tranchida: "Servono 7 mlilioni"

 Ancora Birgi in primo piani nel dibattito politico in provincia di Trapani. C'è poco tempo per salvare l'accordo con Ryanair, e il peso della responsabilità adesso è tutto sui Comuni. 

La dichiarazione più pesante è quella del Movimento Turismo e Territorio, che proprio sulla necessità di procedere velocemente al rinnovo del contratto con Ryanair insisteva già in tempi non sospetti. Adesso, il portavoce Fabio Di Bono non può che prendere atto di quanto sta succedendo:

RYANAYR PRENDE IL VOLO !

SONO SEI MESI CHE IL Movimento Turismo & Territorio ATTIRA L'ATTENZIONE DEI DECISORI, ORGANIZZA INCONTRI, FORMULA PROPOSTE... Quali sono gli scenari?

IL CONTRATTO AIRGEST-RYANAYR RISCHIA DI NON ESSERE RINNOVATO !

DOPO SEI MESI CHE IL Movimento Turismo & Territorio fa di tutto per SOPPERIRE ALLE LENTEZZE E INCAPACITA' DELLA POLITICA LOCALE... Cosa ci riserva il futuro?

BIRGI MUORE !

Cosa succederà se, come sembra ormai inevitabile, le istituzioni locali non finanzieranno adeguatamente il programma di co-marketing con Ryanair? Una riduzione se non addirittura la soppressione dei voli operati su Birgi, che provocherebbe una vera e propria implosione dell'economia locale e un crollo delle prospettive future di tutta la Sicilia occidentale.

Dal nostro primo appello, lanciato nell'incontro cittadino del 20 maggio 2013, non si è registrato nessun passo avanti:

- il Governo Regionale ha sì annunciato che avrebbe rilevato l'intero pacchetto azionario detenuto dalla Provincia di Trapani e pari al 49% del totale, ma ad oggi la Regione non ha formalmente acquistato le azioni

- i Comuni del Trapanese hanno sì aderito a parole al piano di introduzione di una tassa di soggiorno armonizzata con un vincolo di destinazione volto a finanziare le iniziative di co-marketing (vedere nostro comunicato del 20 settembre scorso), ma dopo 6 settimane ancora nessuna delibera è stata approvata dai consigli comunali

- I sindaci di Trapani e Marsala, i due comuni più grandi della Provincia e della Sicilia occidentale, mentre hanno firmato un patto territoriale a lunga scadenza con Palermo e Termini Imerese mirato a creare sinergie su futuri grandi progetti infrastrutturali, nel presente non fanno nulla di concreto per difendere la loro più grande infrastruttura, e anziché operare in comune accordo per la tutela del nostro territorio si perdono in sterili personalismi e meschine beghe di vicinato

RISULTATO : Siamo ancora “tra color che son sospesi”!

Gli operatori turistici, come punta dell'iceberg di un'economia ormai chiaramente “a trazione turistica”, non possono più tacere, sentono il dovere di dire forte e chiaro a tutti gli altri imprenditori, ai lavoratori e a tutta la cittadinanza che ormai il tempo è scaduto, che tra pochi giorni potrebbe verificarsi l'irreparabile.

I NOSTRI POLITICI, I NOSTRI GOVERNANTI, NON HANNO COMPRESO O FANNO FINTA DI NON COMPRENDERE LA GRAVITA' DELLA SITUAZIONE !

Il LORO IMMOBILISMO EQUIVALE AL SUICIDIO DI UN'INTERA SOCIETA'.

NOI OPERATORI TURISTICI CONTINUIAMO INDOMITI A RICHIAMARE L'ATTENZIONE, A FORMULARE PROPOSTE E A CERCARE SOLUZIONI !

Questo è un momento decisivo per la crescita della nostra industria turistica e di tutto il territorio.
RICHIAMIAMO QUINDI CON FORZA LA CLASSE POLITICA LOCALE AD ASSUMERSI LE SUE RESPONSABILITA', A SMETTERLA UNA VOLTA PER TUTTE DI AFFRONTARE UNA VICENDA COSI SENSIBILE PER LA SOPRAVVIVENZA ECONOMICA DELLA POPOLAZIONE SOLTANTO IN CHIAVE DI SPARTIZIONE DI POLTRONE O DI TORNACONTO PERSONALE

In concreto, chiediamo formalmente a ciascun Consiglio Comunale di ogni Comune del Trapanese di ADOTTARE CON LA MASSIMA SOLLECITUDINE E SE E' IL CASO CON PROCEDURE STRAORDINARIE DI URGENZA IL REGOLAMENTO SULLA TASSA DI SOGGIORNO predisposto dalla Camera di Commercio di Trapani, l'unico strumento di finanziamento che nell'aggregato possa andare a coprire le iniziative di co-marketing legate al nostro aeroporto.

Chi ha fatto la sua parte è il Sindaco di Erice, Giacomo Tranchida,  che fa sapere che, secondo i suoi calcoli, lo sforzo per tenere Ryanair a Trapani è ingente: sette milioni di euro l'anno.

Di ieri pomeriggio la deliberazione della Giunta Tranchida con la quale s'indirizza il bilancio pluriennale 2013/2015 con la formalizzazione del trasferimento compartecipativo (ci si augura fattivamente anche con gli altri Comuni) in favore della CCIAA di Trapani per azioni promo-turistiche destinate a sostenere i voli low cost e, pertanto, l'attività dell'aeroporto di Birgi.

In cifre, l'impegno finanziario minimo da assumersi in sede di bilancio previsionale per il 2014 pari a 50.000€ e/o fino al 75% dell'accertato gettito annuale dell'imposta di soggiorno.
Tale impegno finanziario, valevole per 5 annualitá, dal 2015 viene pero' subordinato dalla Giunta Tranchida all'acclarata compartecipazione di tutti i Comuni del trapanese 'beneficiari' dei flussi turistici low cost, ed in debito rapporto di permanenza nelle strutture turistico – ricettive; dato agevolmente verificabile grazie all'incrocio con i tagliandi Ryanair od altri vettori low cost su Birgi. Tanto al fine di evitare che qualche Comune faccia il "furbo", notevolmente godendo del ritorno socio-economico territoriale, per poi magari avere la pretesa di partecipare finanziariamente in maniera aleatoria rispetto al beneficio e, pertanto, in danno delle finanze degli altri Comuni.

Ovviamente tale iniziativa, da sola non sarà sufficiente ad onorare il contratto capestro che Airgest (che allo stato pare registri un disavanzo di circa 16.000.000€, con perdite d'esercizio nell'ultimo triennio 2010/2012 pari a circa 2.500.000€ annue) mantiene con la consorella commerciale di Ryanair pari ad un corrispettivo di circa 7/10€ per ogni passeggero in arrivo.
E se la stima dei flussi porta a parlare di circa un consolidato di oltre 1 milione di passeggeri in arrivo, ne deriva che oltre 7.000.000€ dovrebbe essere il corrispettivo annuo minimo che Airgest + CCIAA TP e i Comuni trapanesi dovrebbero erogare. E' chiaro che trattasi di cifre ingenti e con il chiaro di luna che strige i Comuni, oltre alle assurde vincolanti norme dei Governi Berlusconi, Monti e Letta per rispettare il c.d. Patto di Stabilita', contenere le spese e mantenere i servizi, anche quelle per investimenti, non e' certo possibile pensare che i Comuni mettano mano ancora nelle tasche dei propri cittadini con ulteriori sovrattasse per onorare i Patti Aeroportuali politicamente benedetti ed avallati dai governi provinciali presieduti prima dal Sen. D'Ali e poi dall'On. Turano che, di queste ore, paradossalmente si sgolano nel proclamare appelli per salvare l'aeroporto di Birgi, dopo averlo "consegnato" ad una aberrante condizione di sudditanza monopolistica. Il Governo nazionale e quello Regionale, di cui i parlamentari anzidetti sono rappresentanti, oltre a lanciare appelli e proclami facciano la loro doverosa e concreta parte a tutela del territorio e delle rispettive comunita', attesa la nazionale e regionale condizione strategica del sistema aeroportuale che, sia chiaro, non può sussistere scollegato da funzionali trasporti a terra (AST, per cominciare) e/o di collegamento con particolari mete turistiche (aliscafi per le isole Egadi e funivia per Erice).


 

Su Birgi è intervenuto anche il Senatore del Movimento Cinque Stelle, Santangelo:

In questi ultimi mesi ho seguito la vicenda aeroporto di Birgi partecipando a dei tavoli tecnici presso la camera di commercio di Trapani. In questi sono stati evidenziati , la perdita di bilancio del 2012 di Airgest di oltre 2 milioni di euro , l'acquisizione della quota del 49% che deteneva la Provincia di Trapani e non ultima la vicenda della chiusura dell'aeroporto a seguito dell’occupazione militare per la missione libica !! Sulla base di quest'ultima, in data 24 Settembre c.a., ho avanzato una richiesta a Franceschini attuale Ministro dei Rapporti con il Parlamento, per ottenere una risposta sull’attuazione di quanto all’art. 4/bis della Legge 130/2011, che prevedeva una quota di 10 milioni di euro - « destinata all'adozione di misure di sostegno e di rilancio dei settori dell'economia delle province interessate da ingenti danni a seguito delle limitazioni imposte dalle attività operative militari ex Risoluzione ONU n. 1973 che hanno inciso sulla operatività degli scali aeroportuali civili»,tra i quali rientrava l’aeroporto Vincenzo Florio di Trapani-Birgi. Il Ministro pur sollecitato diverse volte non ha risposto alla avanzata richiesta di informazioni ma a mezzo della Segreteria Particolare del Ministero per i Rapporti con il Parlamento, si limitava a dire che : tale materia deve essere oggetto di sindacato ispettivo. Ma la domanda era ed è semplice : che fine hanno fatto i 10 milioni di euro ??? A parte la doverosa premessa, in data 17 Ottobre 2013, nella seduta pubblica n.127 del Senato, ho provveduto a depositare un atto di sindacato ispettivo n. 4-01021, indirizzato ai Ministri dell’economia e delle finanze, della difesa e dei trasporti, per sapere, se effettivamente si sia proceduto a trasferire i fondi, assegnati a favore dello scalo aeroportuale di Trapani "Birgi", e per quali motivi il governo non ha adottato il DPCM di cui al comma 2 dell'articolo 4-bis della Legge n.130/2011, pregiudicando così l'effettivo ristoro, e se non si intenda dare immediata attuazione alla citata norma.