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30/10/2013 09:03:00

Respinta all'Ars la sfiducia a Crocetta. Con i grillini è rottura totale

Come era scontato, ieri l'Ars ha respinto la mozione di sfiducia promossa dal Movimento Cinque Stelle nei confronti di Crocetta e ha sancito ufficialmente la fine del cosiddetto «modello Sicilia». Cancelleri, capogruppo del M5S, primo firmatario della mozione di sfiducia, ne prende atto: «È nato il "modello Sicilia" e quella idea poteva essere un nuovo modo di fare politica, anche rispetto all'esempio nazionale, cioè che tutti i partiti facessero un passo indietro e lavorassero insieme per l'interesse dei siciliani. Purtroppo, vediamo pachidermia, miseria e fame». E rivolto al governatore e agli assessori alza il tiro: «È tempo di fare qualcosa per mettere fine alla vostra presenza e permanenza in questo posto che avete disonorato, disprezzandone tutte le virtù, e profanato con la vostra assenza. Siete un gruppo fazioso, nemici del buon governo, banda di mercenari. Il popolo vi aveva scelto per riparare le ingiustizie, siete voi ora l'ingiustizia».
Immediata la reazione di Malafarina (Megafono) che, nella foga oratoria, incorre in una gaffe.  Parlando degli assessori del governo Crocetta dice: «Non saranno bravi, non saranno delle cime, ma hanno onestà intellettuale e competenza», salvo poi fare retromarcia: «Riporto quello che dicono gli altri, certo non io. Io so che hanno competenze e con quanto impegno e dedizione continuano a gestire una situazione disastrosa». E definisce Cancelleri «pinocchio, ma con un naso particolarmente lungo. Al M5S era stata chiesta la partecipazione a un progetto di cambiamento. Era stata chiesta la possibilità di cambiare il sistema politico e morale che ci ha portato in questa condizione. Oggi, invece di celebrare il compleanno del governo, si presenta una mozione di sfiducia».
Molto polemico nei confronti del governo Musumeci (co-firmatario della mozione): «Presidente Crocetta, avete fatto in un anno le cose peggiori e le avete fatto nel modo migliore. Lei è lo stregone che la gente ha votato, stanca dei medici incompetenti che hanno ridotto la Sicilia all'osso; è lo stregone che i siciliani hanno scelto al capezzale di un'Isola sempre più anoressica. Lei è affetto da un'isteria autorefernziale; è affetto da delirio da immagine; lei ha il complesso di Mosè. Ha deciso di essere un uomo solo, ma la sua solitudine è affollata da opportunisti, questuanti, mestieranti della politica, come ieri facevano con Lombardo, l'altro ieri con Cuffaro, e prima ancora col potente di turno. È abile e astuto, ma ha la paura di un coniglio. Lei resta l'ultimo fedele interprete di Pirandello: uno, nessuno, centomila».
Molto atteso l'intervento di Lupo, segretario regionale del Pd, dopo le polemiche e gli insulti scambiatisi nei giorni scorsi con Crocetta: «La sfiducia al presidente della Regione l'ha ordinata Grillo per sconfessare il "modello Sicilia" e fermare il dialogo tra Crocetta e il M5S che, dopo avere occupato all'Ars poltrone importanti, sfugge adesso, in Sicilia come a Roma, alle proprie responsabilitá, preferendo la sterile protesta alle cose concrete. È necessario rafforzare l'azione di governo per il cambiamento. Invece di perdere tempo a discutere della sfiducia, avremmo dovuto occuparci delle variazioni di Bilancio per assegnare nuove risorse ai Comuni».
Falcone ( Pdl): «Ritenevamo necessario che si potesse aprire un dibattito in un momento difficile metre fuori di questo palazzo c'è una situazione veramente drammatica». 

Alla fine, con 46 voti contrari e 31 favorevoli, su 77 presenti, l'Ars ha bocciato la mozione di sfiducia nei confronti del presidente della Regione. Crocetta ha detto: «Oggi abbiamo vissuto una giornata comunque dolorosa. Abbiamo il dovere di governare e non sfuggire alle nostre responsabilità. Dobbiamo dare vita a una discussione franca sui tanti disegni di legge che abbiamo pronti: dalle variazioni di Bilancio al disegno di legge di stabilità a quelli sull'istituzione dei liberi consorzi di Comuni e le città metropolitane e la semplificazione. Nei prossimi giorni, sarà inviato ai capigruppo per il previsto parere il testo unico sulle attività produttive. Mi dispiace che le opposizioni non abbiano accolto il mio invito alla collaborazione sulle riforme. Devo prendere atto che all'ennesima apertura del presidente si è registrata l'ennesima chiusura».
Nel corso dell'intervento, in Aula, il presidente della Regione non ha lesinato frecciate polemiche al M5S: «Siete diventati partitocratici come tutti gli altri, siete soltanto dei politicanti. Mi sento tradito da un movimento in cui credevo».
Ha parlato per 78 minuti di fila Crocetta e buona parte del suo intervento lo ha dedicato a smontare l'accusa del M5S, secondo cui, il presidente della Regione guadagnerebbe più del presidente degli Usa.
«Sono vittima di una campagna si sciacallaggio: dicono che guadagno quanto Obama, la verità è che il mio stipendio netto è di 7.495 euro al mese». E mostrando la sua busta paga ha spiegato puntigliosamente come spende i suoi soldi durante il mese, rivendicando di avere prelevato appena 43 mila euro dal fondo per le spese di rappresentanza, dotato di un milione di euro, mentre negli anni precedenti sono stati spesi 810 mila euro nel 2012, 700 mila euro nel 2011 e 500 mila nel 2010. «Volete sapere quanto ho speso dei fondi riservati al presidente? Zero. Un anno fa, appena eletto, ho trovato una Regione sull'orlo del default, le agenzie di rating avevano ulteriormente retrocesso la Sicilia. Tendenza che da quest'anno si è fermata perché siamo riusciti a sanare un deficit di 2,5 miliardi e riconquistato la fiducia dei mercati».
Il presidente della Regione si è vantato dell'azione moralizzatrice della sua Giunta che, appena lunedì sera, ha deliberato un taglio di 195 milioni di sprechi nella sanità siciliana. Ha stigmatizzato le critiche del M5S sui due milioni di spese per la comunicazione previste dalla Legge di stabilità 2013: «Prima si spendevano 180 milioni di euro, adesso due milioni per tutti gli assessorati. Il "modello Giacchetto" è stato smantellato, ma abbiamo visto alcune fatture destinate a società che non fanno certamente riferimento al centrodestra».
Inoltre, il presidente della Regione ha ricordato gli sprechi nella formazione professionale, costata un miliardo di euro in tre anni: «Per questa azione moralizzatrice è stata tentata la lapidazione di Nelli Scilabra». Crocetta si è scagliato anche contro chi, nei giorni scorsi, aveva criticato l'assessore al Turismo, Stencheris, per una foto che aveva inserito nel suo profilo Fb che la ritraeva con un pigiama da wonder woman: «E' stata attaccata mentre era negli Usa, ma non era lì per scherzo. E' andata negli Stati Uniti per curarsi una grave malattia».
E ancora: «Abbiamo presentato trenta denunce alle Procure della Repubblica siciliane. Bisogna aspettare, ma vi assicuro: quello che succederà sarà straordinario e vedrete quando qualcuno sarà arrestato. Perché rispetto a Pasolini, io so e ho le prove».
Il presidente dell'Ars, Ardizzone, nel rinviare a oggi i lavori assembleari, che saranno preceduti dalla conferenza dei capigruppo, chiudendo la lunga seduta, ha sottolineato: «Si è trattato di un voto positivo a prescindere dall'esito. Adesso ci si dovrà occupare delle emergenze, come le variazioni di Bilancio».



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