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29/10/2013 06:15:00

Operaio morto sul lavoro ad Alcamo. Al via il processo

 Si apre oggi a Trapani  il processo a tre persone accusate di omicidio colposo per la morte di un operaio, Giuseppe Buturo, 62 anni, avvenuta il 31 Agosto 2012  in un cantiere ad Alcamo. Si tratta di  Mario Galbo, Giuseppe Messana, Alessandro Calvaruso. Sono i due titolari della ditta per cui Buturo lavorava, la Mediterranea Costruzioni, e il coordinatore della sicurezza. Buturo, mentre si trovava con due colleghi all'interno di un'area di scavo, fu travolto da una massa di terra rimanendo schiacciato. L'uomo, in particolare, fu travolto e sepolto da un ammasso di terra, calcinacci e pali in ferro utilizzati per costruire delle villette private in via Corrado Avolio ad AlcamoL'operaio riportò fratture costali che ne determinarono la morte per asfissia.

AGGRESSIONE. Andrea Medico, 36 anni, è stato condannato, dal giudice per le udienze preliminari di Trapani Massimo Corleo, a quattro mesi di reclusione. Aggredì alcuni agenti della polizia penitenziaria. Gli è stato riconosciuto un vizio parziale di mente.

IMPOSTE NON PAGATE. Marco Cannatella, rappresentante legale di un'azienda vinicola, è stato rinviato a giudizio dal giudice per le udienze preliminari Massimo Corleo. L'apertura del processo è prevista per il 4 febbraio.Secondo la Procura avrebbe omesso di dichiarare dei ricavi al fine di evadere le imposte. 

STALKING. Una donna di 31 anni che vive alle porte di Trapani è stata condannata dal Tribunale per stalking. Ha accusato addirittura l'ex fidanzato di averla indotta al suicidio.  La storia è classica: la giovane era stata lasciata dal fidanzato, e, non rassegnandosi, aveva cominciato la sequela di sms, telefonate, mail e appostamenti sotto casa, costringendolo anche a staccare il citofonico. Poi ha cominciato a diffamarlo, ovviamente su Facebook. Fino alla messinscena finale di un sucidio sotto casa dell'ex.

AGGRESSIONE. Giuseppe Stroppiana, 46 anni, di Trapani, è stato rinviato a giudizio, dal giudice per le udienze preliminari, per violenza a pubblico ufficiale e lesioni personali. Avrebbe infatti aggredito un ausiliare del traffico, il 21 Ottobre del 2011. Voleva che gli strapasse la multa fatta per aver posteggiato l'auto nelle strisce blu senza tagliando. Poi si sarebbe scagliato contro l'ausiliario colpendolo con un pugno e gli avrebbe tolto con forza dalle mani il verbale ed il blocchetto L'apertura del processo è prevista per il prossimo 4 marzo. L'imputato sarà assistito dall'avvocato Giampaolo Agate, del Foro di Marsala.

VIOLENZA. Un uomo di 43 anni, G. G., di Paceco è stato condannato a due anni di reclusione, con la concessione della sospensione condizionale della pena, per violenza sessuale, maltrattamenti in famiglia, violenza privata e violazione degli obblighi di assistenza familiare. La sentenza è stata emessa dal Tribunale di Trapani, presieduto da Alessandra Camassa.
Le indagini erano state avviate nel 2010 fa a seguito di una denuncia della vittima che riferì di essere stata sottoposta  a continui maltrattamenti e botte, anche nei confronti dei figli. Dopo la separazione l'uomo avrebbe tentato in tutti i modi di convincere la donna a tornare con lui, ed una sera, con la scusa di un giro in macchina per parlare, ha tentato anche di violentarla, ma lei è riuscita a scappare. Gli inquirenti hanno contestato all'ex marito anche di non avere provveduto al sostentamento della sua famiglia. Il Tribunale ha condannato l'imputato a versare una provvisionale di 10.000 euro. 



Giudiziaria | 2024-07-23 17:32:00
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