Sotto l’ala protettiva di Renato Schifani, ex presidente del Senato del Pdl, Vincenzo Morgante è balzato dalla poltrona di direttore della redazione Rai di Palermo a quella di direttore di tutto il TgR Rai, cioè della testata che raccoglie le venti redazioni locali. La nomina è avvenuta qualche giorno fa, ed è stata commentata da molti con doppia meraviglia: la prima perchè Morgante, che era alla guida del TgR Sicilia da dieci anni, era considerato un outisider, la seconda perchè la sua nomina è avvenuta con la votazione all’unanimità del Consiglio di amministrazione della Rai. Nonostante ogni tanto qualcuno affermi il contrario, infatti, la Rai è sempre in mano alla politica, oggi più che mai, e secondo gli accordi tra Pd e Pdl quella casella andava riempita con una nomina gradita al centrodestra.
Quello che è curioso notare è che su Morgante pere un’accusa di un suo ex redattore, Angelo Di Natale (che è stato licenziato dalla Rai ed in causa con l’azienda), circa alcune pubblicità occulte o, se preferite, servizi promozionali, che sarebbero stati infilati qua e là nel notiziario televisivo del TgR Sicilia durante la gestione Morgante.
Le accuse di Di Natale sono molto precise. Il primo esposto è datato 2 Maggio 2011 - ed è riportato dal Fatto Quoditidiano. Morgante, nel periodo 2003 - 2011, dunque in otto anni di direzione del TgR Sicilia, ha dedicato ben 39 servizi all’azienda vinicola Donnafugata. In particolare, secondo Di Natale, ben 20 volte ha parlato Josè Rallo, che è manager dell’azienda, ma siede anche del Cda di Unicredit - Banco di Sicilia; 13 volte è stato intervistato Giacomo Rallo, e 4 volte Antonio Rallo.
Non solo Donnafugata, anche altre aziende sono apparse con una sequenza che potrebbe essere sospetta, come l’azienda dolciaria Fiasconaro, produttrice dei celebri panettoni artigianali a Castelbuono. Grande spazio per l’università la Kore di Enna: 45 servizi, con un redattore spedito a fare un servizio per un ...concerto di clavicembalo. Morgante, poi, è insegnante di Teologia ha Palermo - dicono sia vicino all’Opus Dei - e ha confezionato 23 servizi per la Facoltà di Teologia di Palermo.
Sarà proprio Morgante, adesso, a decidere il suo successore alla guida della redazione di Palermo della Rai. I favoriti sono Rino Cascio e Silvana Polizzi. C’è da dire, inoltre, che sull’esposto presentato da Di Natale alla direzione generale Morgante ha risposto chiedendo, lui stesso, alla direzione un Audit, e cioè una verifica interna. E nulla di irregolare è emerso dalla gestione del caporedattore. Replica Di Natale: “La risposta dell’Azienda è stata un “Auditing farsa” il cui esito, di esclusione di ogni responsabilità, è stato comunicato dall’allora direttore della Tgr Maccari ancora prima che si svolgesse l’istruttoria e con ben cinque mesi di anticipo rispetto alla conclusione del procedimento! Conclusione sancita in due righe, senza motivazione. In particolare, a fronte di centinaia di episodi segnalati, non è stato mai comunicato dall’Azienda se l’esclusione di responsabilità derivasse dalla circostanza che i fatti segnalati fossero veri e però ritenuti leciti o, invece, fossero falsi, nel qual caso avrei dovuto essere io a rispondere. Ma per quell’esposto non ho mai ricevuto alcuna contestazione. Almeno in modo diretto e coerente, mentre quelle strumentali e ritorsive hanno ripreso maggiore vigore”.