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21/10/2013 07:00:00

Megaservice, la Regione sonnecchia. "I lavoratori non possono più aspettare"

Notte fonda per i lavoratori della Megaservice, la società della moribonda Provincia Regionale di Trapani.
Non si intravedono soluzioni concrete per i 67 lavoratori della società che dal gennaio di quest’anno è in liquidazione. In queste settimane sono ripresi gli incontri con le istituzioni per trovare una soluzione alla vertenza. Tutto ciò dopo mesi di promesse non mantenute, impegni non rispettati. E i lavoratori dal dicembre del 2012 non percepiscono lo stipendio.
A maggio il presidente della Regione aveva dichiarata la possibilità di destinare un milione di euro per il sostegno al reddito. Poi la commissione regionale al Lavoro ha ribadito che bisognava fissare un tavolo tecnico. Che è stato istituito, ma non alla Regione. Alla sede della Provincia . Al tavolo tecnico, tenuto il 7 ottobre, è stata chiarita ancora una volte la situazione grave che stanno fronteggiando i lavoratori. E’ stato deciso quindi di chiedere aiuto al Prefetto Leopoldo Falco. L’incontro con Falco avviene in Prefettura in cui si decide di stabilire, con la collaborazione della Provincia, di preparare delle linee di intervento finalizzate soprattutto alla sopravvivenza della società. Il tutto con la latitanza della Regione. Intanto la direzione sarebbe che la Provincia di Trapani dovrebbe anticipare il sostegno al reddito per conto della Regione (che avrebbe dovuto inviare entro il 31 luglio). Un bel pasticcio insomma. Un ente commissariato, che copre la Regione.
Molte difficoltà insomma. I lavoratori sperano nel tavolo di concertazione permanente costituito a Castelvetrano dal sindaco Felice Errante. Nella prima seduta del Tavolo, lo scorso 27 settembre è stata ospitata anche l’assessore Patrizia Valenti che in quell’occasione aveva assicurato un immediato sostegno, anche per via dei ritardi con cui il Ministero del Lavoro sta predisponendo gli ammortizzatori sociali. La Valenti aveva anche di non porre in salvataggio la societa' ma di mantenere l'occupazione o spostando i lavoratori ai nuovi gestori che si aggiudicheranno l'assegnazione dei servizi, oppure pensando di realizzare una societa' regionale che si farebbe carico di assorbire tutti gli esuberi, impiegando il personale presso Enti diversificati per competenze. Ma non sembra essere un’operazione facile. In tutto ciò, assenti le forze politiche. Soltanto Rifondazione Comunista tenta di dare una mano. E’ intervenuto anche il segretario Paolo Ferrero.
“Rifondazione Comunista, nel rinnovare la massima solidarietà ai lavoratori, si chiede perché, ad oggi, né la Regione né la Provincia di Trapani abbiano preso provvedimenti sull'attivazione delle misure di sostegno al reddito. In particolare considerando che la società, costituita da due differenti comparti, si trova con il comparto edile fermo dal 30 giugno 2013 in attesa di approvazione CIGS (tempi previsti: non prima di aprile 2014) e con il comparto servizi attivo e non remunerato dall'Ente che però usufruisce comunque del servizio - con richiesta di applicazione del Contratto di Solidarietà inoltrata il 30 giugno scorso, con le stesse previsioni di approvazione per gli edili.
I lavoratori da ormai 10 mesi lavorano sostenendo ogni costo a proprie spese, in palese violazione di ogni legge di garanzia sui lavoratori, e la situazione è nota a tutti. Rifondazione Comunista chiede alla Provincia di Trapani e alla Regione Sicilia, palesemente disinteressata alla vertenza, di prendere immediatamente provvedimenti sull'attivazione delle suddette misure di sostegno al reddito: i lavoratori non possono più aspettare”.