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18/10/2013 08:00:00

Case abusive. Orizzonti Futuri scrive a Crocetta: "Sospendete le demolizioni"

Gli abusivi tornano alla carica. E adesso chiedono l'aiuto del Governatore Rosario Crocetta. Il comitato Orizzonti Futuri ha scritto una lunga lettera al presidente della Regione chiedendo in pratica di sospendere le demolizioni delle case abusive. Occasione che sembra avvicinarsi in diversi comuni siciliani, e soprattutto in provincia di Trapani. Il comitato ci aveva anche provato con l'ex presidente Lombardo, ma non andò come speravano. Adesso ci riprovano, fiduciosi anche per via dell'adesione alla maggioranza di Crocetta del gruppo Articolo 4 il cui riferimento è Paolo Ruggirello, da sempre vicino ai proprietari delle case abusive sul mare. Ecco la lettera scritta da Orizzonti Futuri, a firma del presidente Lorenzo Terzo.

Siamo cittadini di questa nostra splendida Sicilia, terra del mare e del sole, ma non siamo parte di quella fetta di popolazione che si sente da Lei rappresentata. Facciamo parte dei 52.000 (che comunque non risulta a dato veritiero) abitanti che hanno costruito una casa, considerata abusiva, perchè entro i 150 mt dalla battigia del mare, per la legge, 78/76, esistente solo per la Regione Sicilia, con sacrifici economici di una vita di risparmi e nella maggior parte dei casi anche come “prima casa”. Le nostre case sono state, in alcuni casi, costruite su terreni di proprietà dei Comuni, e venduti ai privati, con il vincolo di costruirne villette, e successivamente lo stesso Comune ha provveduto a costruire opere di urbanizzazione come fogne, strade, forniture elettrica ed idrica, fino a far diventare le nostre coste invidiate e meta di turismo, oggi anche internazionale, con un incremento continuo. Siamo consapevoli di aver commesso o ereditato un illecito grave, ma non è così che il concetto di legalità, potrà essere applicata dal suo Parlamento. Nel corso degli anni, circa 40, abbiamo avuto il consenso dei Comuni, della politica e di tutti quegli uffici preposti che con dirigenti e dipendenti coinvolti avrebbero dovuto applicare il rispetto della Legge e quindi complici e rei dell’illecito stesso, pertanto, oggi non possono pagare soltanto i cittadini con la demolizione della propria abitazione, a questo punto è giusto che chiunque paghi perché non ha svolto il proprio dovere secondo la diligenza del buon padre di famiglia, e che sono sfuggiti alle proprie responsabilità seppure retribuiti con i fondi pubblici della intera collettività. Allo stato odierno, pertanto, demolire per i Comuni, ed in particolare ci riferiamo a quello di

Marsala, significa:

• non verrebbe ripristinato lo stato originale dei luoghi ( si attuerebbe soltanto demolizioni a “macchia di leopardo”)

• le abitazioni costruite nella fascia costiera nella Provincia di Trapani non rientrano nei luoghi con particolari rischi sismici ed idrogeologici.

• non applicare la procedura che la Comunità Europea che si chiama VAS (Valutazione Ambientale Strategica) che prevede un programma completo sugli obiettivi da raggiungere ed i metodi con cui conseguirli.

• non è stato redatto un quadro generale per il fenomeno dell’abusivismo nella sua interezza;

• non è stato redatto un programma di demolizioni che segua un percorso logico indicando l’elenco dei manufatti;

• vengono commesse delle irregolarità poiché non si rispetta la sicurezza nei cantieri oggetto di demolizioni, si utilizzano mezzi per il trasporto degli sfabbricidi non autorizzati e si conferiscono nella discarica senza aver effettuato la separazione degli inerti dal ferro e dai materiali plastici e dall’applicazione delle procedure che la legge prevede per i rifiuti pericolosi quale l’eternit;

• che gli sfabbricidi e i rifiuti che si vanno a produrre per una casa di mq. 100 sono circa 150mc che corrispondono a 7 articolati di materiale da smaltire;

• tali mezzi utilizzano carburante con il conseguente inquinamento atmosferico;

Pertanto alla luce di quanto sopra premesso, si rende opportuno:

• un PIANO REGIONALE DI RECUPERO DELLE COSTE e la sua salvaguardia che preservi e rispetti l’ambiente;

• che rinnovi tutta la materia del paesaggio e dell’urbanistica stante che la Sicilia non ha un piano paesaggistico, richiesto peraltro, già 9 anni fa e fino ad ora non varato da nessun Governo Regionale, che risulta oramai non adeguato stante che la normativa vigente L.R. n. 71/78 è più che trentennale e non adeguata ai nuovi concetti di pianificazione territoriale e di recupero ambientale, edilizio, e di messa in sicurezza che saranno ritenuti utili alla tutela dei litorali ed alla loro migliore utilizzazione;

• che vadano effettuati dei piani di recupero comunali al fine di individuare gli interventi di risanamento;

• che si possa valorizzare questo enorme patrimonio immobiliare ed utilizzarlo come volano per l’economia siciliana, sia per il settore edilizio che per quello annesso del turismo. Si evidenzia, altresì, che il Comune di Marsala ha già demolito 12 case e che hanno avviato la procedura di demolizione per altre 12 abitazioni. Pertanto con la presente si chiede di voler predisporre un provvedimento urgente per la MOMENTANEA SOSPENSIONE DELLE DEMOLIZIONI NEI COMUNI, CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AI COMUNI DELLA PROVINCIA DI TRAPANI, che hanno sottoscritto il Protocollo d’Intesa con la Procura della Repubblica di Marsala in data 22 Luglio 2013, almeno fino a quando non saranno discussi in Parlamento i disegni di Legge presentati dai deputati proponenti e che stanno percorrendo l’iter burocratico. Nella certezza che le zone costiere costituiscono un patrimonio culturale e naturale e che devono essere preservate ed utilizzate, si confida nella risoluzione di tale tematica sociale sopra esposta con una soluzione di recuperi mirati che vadano a modificare la legge regionale n. 78 del 12/06/1976.

 



Native | 2024-07-16 09:00:00
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