Alzano il tiro i sindacati a Trapani contro il Sindaco Vito Damiano. I tre segretari di categoria Nicola Del Serro (Cgil), Marco Corrao (Cisl) e Giorgio Macaddino (Uil) hanno chiesto nei giorni scorsi al primo cittadino l'avvio di un tavolo di contrattazione e non escludono la convocazione di un'assemblea unitaria dei dipendenti del Comune.
Cosa c’è che non va? Le tre organizzazioni sindacali contestano la rigidità dell'orario di lavoro e puntano ad una sua maggiore flessibilità, sia in entrata che in uscita. Non è andata giù ad esempio la mancata soppressione dei dei rientri pomeridiani nel mese di agosto, cosa che invece avviene normalmente negli altri Comuni. Contestano ancora il blocco dei progetti incentivanti la produttività e la mancata costituzione dell'organismo di controllo.
Il sindacato denuncia anche il blocco dei pagamenti che riguardano il salario accessorio e la stessa mancata costituzione del relativo fondo. Cgil, Cisl e Uil non condividono la nuova riorganizzazione dei servizi e dei settori che ritengono sia stata concepita «senza raziocino».
Il Sindaco Damiano ha avviato una rimodulazione della dirigenza con la riorganizzazione dei servizi e dei settori. C’è stata già quest’estate una inversione tra l'ingegnere Eugenio Sardo e la dottoressa Rosalia Quatrosi. Sardo si occupa ora di urbanistica, Suap, commercio ed attività economiche, la Quatrosi di tutela del territorio.
Non si salva neanche la gestione complessiva dei dirigenti. Del Serro, Corrao e Macaddino ritengono che «non tutta la dirigenza è impegnata a dovere».
Inoltre il sindacato ritiene che “solo per l'abnegazione dei dipendenti la macchina amministrativa continua a funzionare”. E sui rapporti politico-sindacali con l'amministrazione comunale concludono: “Non sono per niente idilliaci. Noi comunque continueremo a vigilare a difesa della dignità dei dipendenti di questo Comune”.
Ad alimentare la polemica sono anche le recenti dimissioni del dirigente del sesto settore Giuseppe Vicari. Damiano dovrà trovare, con il segretario generale Aldo Messina, una soluzione per rimpiazzare Vicari.
AZZURRA LIBERTA’. Dura pochissimo l’avventura di Azzurra Libertà. il gruppo che era stato cosituito qualche mese fa. Il gruppo si è sciolto dopo la decisione del consigliere Francesco Guarnotta (che va verso Ruggirello e “Articolo 4”) di uscirne per entrare a far parte di quello misto. Siccome per fare il gruppo bisogna essere in tre, anche gli altri due rappresentanti Francesco Salone e Giovanni Vassallo non possono più rimanere in un gruppo autonomo e per loro è previsto l’inserimento nel misto, con Domenico Ferrante, Nino Bianco, Silvio Mangano, Nicola Sveglia e Peppe La Porta.