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11/10/2013 07:23:00

Precari siciliani, il Senato approva un emendamento per la stabilizzazione

 VIA libera dalla commissione Bilancio del Senato alla proroga dei contratti per i 24 mila precari degli enti locali siciliani. E a Palazzo Madama si apre uno spiraglio anche per la stabilizzazione: votato un secondo emendamento che consente deroghe al patto di stabilità per i Comuni che assumeranno questi lavoratori. Adesso entrambe le norme andranno al vaglio dell'aula, e se la prima non dovrebbe avere alcun problema ad essere approvata, sulla seconda si annuncia battaglia, in particolare con la Lega. "Si tratta di norme storiche, la Sicilia potrà risolvere il problema dei precari senza gravare con spese aggiuntive sul bilancio dello Stato", dice il governatore Rosario Crocetta.

In commissione votata quasi all'unanimità la proposta del governo nazionale di autorizzare le proroghe dei contratti dei precari, almeno per altri dodici mesi: "È davvero positiva e importante l'approvazione dell'emendamento al decreto sulla pubblica amministrazione, una norma che dà un contributo di chiarezza sulla situazione dei precari siciliani", dice Gianpiero D'Alia, ministro della Funzione pubblica. "Le risorse della Regione erogate agli enti locali per finalità di proroga dei contratti - aggiunge D'Alia - non verranno conteggiate nel calcolo della spesa del personale di ciascun ente. Con questo intervento, frutto del costruttivo lavoro di questi mesi, si dà la possibilità di avviare un percorso di proroga finalizzato a una successiva stabilizzazione dei rapporti di lavoro, in linea con i meccanismi di reclutamento previsti nell'intero decreto".

Soddisfatta anche la senatrice Pdl e sottosegretario Simona Vicari: "Attraverso questo emendamento la Regione Siciliana sarà nelle condizioni di poter avviare graduali procedure di proroga dei rapporti di lavoro a tempo determinato". "Si tratta - aggiunge la Vicari - di un primo passo in avanti raggiunto grazie ad una serie di incontri prima con l'assessore all'Economia, Luca Bianchi, e poi nei giorni scorsi insieme al presidente del gruppo del Pdl Renato Schifani e con il presidente della Regione, Rosario Crocetta".

In commissione è stato poi votato, questa volta con una maggioranza risicata, una seconda norma che consente addirittura la stabilizzazione di questo personale per i Comuni che hanno i fondi. Oggi la Regione dà un contributo per cinque anni fino all'80 per cento dello stipendio del lavoratore che viene assunto a tempo indeterminato.

Ma i Comuni, anche quelli che hanno la disponibilità in pianta organica, non avviano i concorsi con i posti riservati ai precari perché comunque sforerebbero il patto di stabilità: "Con questa seconda norma votata in commissione, almeno il 70 per cento dei Comuni siciliani potrà stabilizzare i precari, mentre per il restante 30 per cento creeremo un bacino unico per avviare anche la loro stabilizzazione superando alcuni vincoli", dice l'assessore regionale Patrizia Valenti. "L'emendamento - prosegue - consentirà di appostare le risorse in capo alla Regione in modo da non appesantire quei Comuni che hanno un rapporto tra spese correnti e spese per il personale già al limite consentito per poter stabilizzare i precari che in Sicilia sono circa 24 mila". Adesso entrambe le norme dovranno essere votate dall'aula del Senato.