I pescatori di Lampedusa che soccorrono gli extracomunitari in mare, avranno un contributo per risarcirli del lavoro perduto e del costo del gasolio. Lo ha deciso la giunta regionale, presieduta da Rosario Crocetta, che ha dato incarico all'assessore alle Risorse alimentari, forestazione e pesca, Dario Cartabellotta, di predisporre un'apposita circolare. Nelle prossime ore gli uffici faranno la ricognizione delle risorse disponibili.
«Pensiamo a piccole cifre - ha rilevato Crocetta - ma sufficienti per dare ristoro ai pescatori che per salvare i naufraghi rinunciano alla battuta di pesca, con un danno economico importante. Perché non è reato se si salva qualcuno a mare, altrimenti si potrebbe configurare l'omissione di soccorso. La Regione siciliana considera questi pescatori degli eroi».
Altro che respingimenti come prevede la legge Bossi-Fini, «salvare vite umane - ha aggiunto il presidente della Regione - è un dovere previsto dalla Carta dei diritti dell'Onu e dell'Ue. Molti di questi immigrati fuggono per la paura di essere giustiziati nei loro paesi d'origine. La Regione mostra grande sensibilità. Abbiamo già pensato alla creazione di una struttura sanitaria a Lampedusa per tutte le cure, comprese quelle di lungo periodo, a servizio anche dei migranti che sbarcano sull'isola. Con l'assessore alla Salute, Lucia Borsellino, stiamo chiedendo le necessarie autorizzazioni al ministero. Speriamo di potere cambiare le cose a Lampedusa, dopo la terribile strage».
All'assessore ai Beni culturali Mariarita Sgarlata è stato dato l'incarico di promuovere, presso le autorità competenti, il riconoscimento del premio Nobel per la pace. Il presidente della Regione ha annunciato che con il sindaco di Lampedusa, Giusi Nicolini, incontreranno il premier Enrico Letta per affrontare i problemi dell'isola.
Nelle prossime settimane, sperando che l'emergenza venga superata al più presto, la giunta regionale terrà una seduta a Lampedusa. «Ma io ci tornerà prima - ha detto Crocetta - per stare accanto a queste persone, come ho fatto finora. E' giusto fare sentire la vicinanza delle istituzioni, della Regione in particolare, in momenti così difficili». Il presidente della Regione, insieme con l'assessore alle Attività produttive, si è impegnato affinché Lampedusa venga riconosciuta come «zona franca». E' una delle richieste che farà al presidente del Consiglio. Inoltre, l'assessore alle Infrastrutture e Mobilità, Bartolotta, si attiverà perché sulla rotta Porto Empedocle-Lampedusa venga messa in servizio una nave più grande dell'attuale.
E, poi, c'è il problema dei 39 minori «ospitati» nel centro di accoglienza di Lampedusa costretti a patire, più degli adulti, una tragedia immane. Si tratta di ragazzi dagli 11 ai 17 anni che hanno vissuto una terribile esperienza. «Non possono rimanere - ha continuato Crocetta - nel campo di concentramento di Lampedusa. I problemi per il loro trasferimento sono notevoli, ma in gran parte superati anche grazie alla collaborazione di Caterina Chinnici che dal dipartimento minori del ministro della Giustizia e tramite i Tribunali dei minori, ha dato la possibilità di trasferire i minori in un'unica struttura. «Sono stati loro stessi a chiederlo - ha rivelato l'assessore alla Famiglia, Ester Bonafede - entro domani sarà trovata una soluzione temporanea»