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08/10/2013 06:20:00

Cie di Trapani, oggi la nuova gara per la gestione nei prossimi sei mesi

 Oggi si decide chi gestirà il Centro di Identificazione ed Espulsione di Trapani Milo. La Prefettura di Trapani ha fatto un nuovo bando per dare in gestione il centro sei mesi, dopo averla revocata alla cooperativa l’Oasi. La gara arriva a pochi giorni dal naufragio di Lampedusa, che è costato la vita a centinaia di migranti che cercavano di arrivare via mare in Italia per fuggire alla fame ed alla disperazione. E’ probabile, pertanto, con l’acuirsi delle crisi in Medio Oriente e in Africa, che l’ondata di sbarchi aumenterà nei prossimi mesi, e chi prende in gestione il centro dovrà garantire quegli standard di accoglienza che finora sono sempre mancati, come testimoniato da diversi filmati e alcune denunce fatte negli ultimi mesi.

Il cambio di passo all’interno del Cie di Milo nasce per espressa volontà del Prefetto di Trapani, Leopoldo Falco. E’ stata la sua prima dichiarazione, non appena insediatosi,: «Non siamo soddisfatti della gestione dei Cie di Milo, stiamo valutando di recidere il contratto con la ditta e procedere ad una nuova gara d´appalto». Queste le parole che furono pronunciate da Falco in occasione della visita al centro di accoglienza del ministro per l’Integrazione Cecile Kyenge,.
All’inizio di Luglio c’era stata una denuncia di una delegazione dell’Unione Camere Penali Italiane che comparando il Cie di Milo con la Casa Circondariale di Trapani, avevano ritenuto la seconda un posto decisamente migliore.: «Gli immigrati sono costretti a vivere in ambienti angusti ed eccessivamente caldi, con una sola bottiglia d’acqua al giorno e cibo scadente. La sera vengono attaccati dalle zanzare e non hanno alcuna assistenza sanitaria» dichiarava Manuela Deorsola, componente della delegazione e continuava attaccando la stessa gestione messa oggi all’angolo dal Prefetto: «Le gare al ribasso per l’aggiudicazione dei servizi consentono ad alcune cooperative una gestione che è al limite della decenza. Riteniamo che la normativa debba essere ripensata, riducendo il tempo di permanenza degli immigrati nelle strutture e modificando le procedure con cui viene assegnata la gestione».


Per la gara di oggi, che prevede un'assegnazione provvisoria che porterà alla gestione nei prossimi sei mesi, i soggetti che potranno presentare un offerta, fatta eccezione per tre estromessi, sono coloro i quali avevano preso parte alla gara di gestione del 2011. Si tratta di Badia Grande, Glicine, Acuarinto, Dimensione Uomo 2000 e Connecting People.

La cooperativa Dimensione Uomo 2000 è quella che, in provincia di Trapani, da Alcamo a Marsala, gestisce numerosi servizi di assistenza agli anziani e ai disabili.

Sulla Connecting People, invece, racconta La Sicilia:
La Connecting People gestisce il Cie e il Cara di Gradisca d'Isonzo e sui vertici del consorzio pendono richieste di rinvio a giudizio - in tutto sono tredici e sono coinvolti anche il viceprefetto di Gorizia e il ragioniere capo della Prefettura - della Procura di Gorizia per associazione a delinquere finalizzata alla truffa ai danni dello Stato e a inadempienze di pubbliche forniture. L'accusa è di non aver offerto alcuni dei servizi obbligatori e di aver alterato il numero degli ospiti dei due centri Gli imputati sono Giuseppe Scozzari, presidente del Cda, Ettore Orazio Micalizzi, vice presidente, Mauro Maurino componente e Giuseppe Vito Accardo sindaco supplente.
«Si tratta di accuse - afferma l'avv. Alberto Tarlao, legale di Maurino - che verranno smontate nella prossima udienza. Contesteremo entrambi i capi d'accusa, posso affermare che finirà tutto in una bolla di sapone». L'udienza preliminare è fissata per il 22 ottobre.

Giuseppe Scozzari, presidente di Connecting People, è presidente anche della coop. Insieme alla quale il sindaco di Castelvetrano Felice Errante ha affidato la gestione del sostentamento dei cinquanta migranti provenienti dallo sbarco di lunedì scorso a Trapani e ospitati in un centro comunale. L'importo giornaliero sarà di 28,50 euro.