Che succede alla Procura di Trapani? Chi si muove nell’ombra? Quanto sono gravi i recenti episodi intimidatori ai danni del procuratore Marcello Viola e dei suoi collaboratori? Il mistero è fitto. Nelle settimane scorse è stata ritrovata, all'interno del Palazzo di Giustizia, una microspia.
E in tanti vogliono vederci chiaro Anche il Consiglio Superiore della Magistratura. E’ stato investito del problema dal consigliere Tommaso Virga, che è intervenuto durante il plenum del Csm per dichiarare: “È da tempo che la Procura di Trapani è oggetto di gravi intimidazioni da parte di ignoti che, evidentemente, si sentono ostacolati da lavoro di un ufficio che si caratterizza anche per le grande capacità dimostrata nelle indagini di criminalità organizzata”.Per Virga “bisogna individuare - ha spiegato - eventuali migliori strumenti organizzativi idonei a garantire la maggiore possibile serenità nella difficile attività di contrasto alla criminalità organizzata”. «Ho letto - ha aggiunto il consigliere - alcune dichiarazioni, riportate da agenzie di stampa sulla preoccupazione che quegli uffici possano essere abbandonati ed isolati dalle Istituzioni. Non credo che vi siano ragioni per alimentare un siffato timore». «Per le attività consiliari - ha sottolineato Virga - è costante l'attenzione e la vicinanza dell'Organo di governo autonomo a quella difficile realtà, come verso gli altri uffici che si trovano ad affrontare analoghe situazioni. Attenzione, peraltro, già manifestata con l'invio di magistrati di elevatissima professionalità».
Per si e per no, il Csm ha adottato la pubblicazione di un bando per la copertura di un posto di sostituto procuratore. Viola attualmente conta su 11 sostituti su 13 previsti, e ne arriverà presto un dodicesimo.
L’indagine più importante che la Procura sta portando avanti, per quanto è dato sapere, è quella su don Ninni Treppiedi, ex direttore dell'Ufficio Amministrativo della Curia, accusato insieme con altri di una presunta appropriazione di denaro. Dietro questa vicenda, che ha portato al “commissariamento” della Diocesi di Trapani, che solo da qualche giorno ha nuovamente un vescovo, ci sono ben altre cose: conti allo Ior sospetti, traffici di oggetti d’arte, presunti legami con la criminalità organizzata, faccendieri che girano con finti sigilli papali..Ma altre inchieste sono in corso nel mondo della sanità come sulla compravendita di voti ad Alcamo. Poi c’è tutta l’attività relativa alla misura di prevenzione a carico dell'ex patron della Valtur, Carmelo Patti.
Prima del Csm sulla vicenda è intervenuta l’Associazione Nazionale Magistrati: “Da mesi, ormai, la Procura della Repubblica di Trapani costituisce bersaglio di intimidazioni poste in essere da ignoti evidentemente minacciati da un ufficio requirente che si caratterizza per la straordinaria incisivita' manifestata nella repressione della criminalita' organizzata". E' quanto si legge in una nota della sezione distrettuale dell'Anm Palermo a firma del Presidente, Andrea Genna e del Segretario, Giovanni D'Antoni. "Le intimidazioni, peraltro, costituiscono espressione del medesimo fenomeno che ormai da mesi attenta alla serenita' dei magistrati della Procura della Repubblica di Palermo", scrivono. "La Giunta sezionale dell'Anm si stringe con forza al Procuratore della Repubblica di Trapani ed ai magistrati che con lui continuano ad operare con fermezza ed equilibrio in un territorio particolarmente ostico, certa di interpretare in tal modo anche il sentimento di coloro i quali individuano in una Magistratura autonoma e non condizionabile l'indefettibile presidio della legalita' e della democrazia”.
Gli episodi strani in questo anno non sono mancati: la cimice, inattiva, rinvenuta all’ingresso del Palazzo di Giustizia riservato a pm e e giudici, gli anonimi indirizzati ai magistrati accompagnati da proiettili inesplosi, graffiti e scritte minacciose. Su questi fatti indaga la Procura di Caltanissetta.