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01/10/2013 07:21:00

Rifiuti a Marsala. Oggi parla la commissione di inchiesta sull'Ato "Terra dei Fenici"

 Proprio nel giorno in cui sarebbero dovuti cessare gli Ato (e come raccontiamo in un altro articolo, tutto è prorogato fino a Gennaio) è stata convocata una conferenza stampa dal presidente della commissione consiliare di Marsala che cerca di fare luce sugli sprechi dell'Ato, Michele Gandolfo. Gandolfo comunica di avere "importanti rivelazioni" da fare alla stampa. La commissione, composta da un rappresentante per ogni gruppo consiliare, ha scoperto già alcune cose molto interessanti, perchè sta spulciando il capitolato d'appalto che regola da un lato i rapporti tra il Comune di Marsala e l'Ato Tp 1 "Terra dei Fenici" e dell'altro lato i rapporti con la società "Aimeri Ambiente", che cura di fatto il servizio. Non è questione di poco conto, Marsala spende ogni anno per i rifiuti ben 14 milioni di euro, mentre prima dell'arrivo dell'Ato ne spendeva la metà. Non solo, i costi sono tutti a carico del contribuente, perchè a questo serve la nuova tassa, la Tares, entrata in vigore da poco. 

La commissione già ha scoperto, ad esempio, che il capitolato prevede il lavaggio dei cassonetti, che non è stato invece mai fatto. Ma oggi probabilmente non si parlerà solo di cassonetti. Secondo indiscrezioni, Gandolfo racconterò dell'incontro avuto con il liquidatore dell'Ato Antonio Provenzano, uomo del Sindaco Giulia Adamo. Provenzano è uno dei due liquidatori. L'altro è Francesco Tumbarello, ma essendo, sono parole del Sindaco, "un po' pigro", è stato negli ultimi tempi allontanato dalla ribalta. All'incontro, comunque, Provenzano si è presentato con l'ingegnere Salvatore Alestra, di Paceco, che era amministratore delegato dell'Ato prima del colpo di mano imposto dal Sindaco Adamo per piazzare i suoi due uomini (che avevano mancato l'elezione in consiglio comunale). Che ci fa Alestra nell'Ato? si chiede Gandolfo. Semplice: Alestra è stato defenestrato da amministratore, certo, ma è comunque sempre il direttore della struttura. Nulla di strano. Il nome di Alestra, lo ricordiamo, fa capolino nell'indagine che ha portato al sequestro di beni nell'operazione antimafia "Panoramic", che ha riguardato l'imprenditore Michele Mazzara, ritenuto vicino a Messina Denaro. 

Ma sono altre le cose che la commissione di inchiesta cerca di capire. Ad esempio, la principale è come mai non esiste un albo pretorio on line dell'ente: di fatto non è dato sapere chi come e perchè prende soldi dall'Ato, se ci sono consulenze, chi fornisce servizi e prodotti all'Ato. Il tutto in barba agli obblighi di legge. E' per questo che dalla commissione di inchiesta è arrivata anche la proposta di trasmettere alla Procura di Marsala gli esiti dell'attività "investigativa" dei consiglieri comunali.