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20/09/2013 13:48:00

Scoperta frode sul tonno di Favignana. In realtà era di Malta

 Commercializzava, dal 2007, tonno di Malta spacciandolo per tonno di mattanza di Favignana. Finisce così nei guai un’azienda di prodotti ittici beccata dai carabinieri.
Nel corso dei controlli straordinari disposti a tutela dei consumatori nel corso dell’Operazione “Estate Sicura”, i Nuclei Antifrodi Carabinieri hanno operato nei principali centri turistici intervenendo anche sull’isola di Favignana, in cui il Comando dell’Arma aveva acquisito notizia su una irregolare commercializzazione di “Tonno di mattanza di Favignana”. Le indagini avviate hanno consentito di segnalare alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Trapani la frode in commercio posta in essere da una nota azienda locale di commercializzazione di tonno in scatola.
Analizzati i primi elementi informativi, i Nuclei Antifrodi Carabinieri hanno accertato preliminarmente presso la Direzione Generale della Pesca del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali che l’ultima cattura di tonno documentata effettuata dalla tonnara di Favignana risale al 2007, per cui è risultata subito dubbia la genuinità del prodotto in ordine all’origine e provenienza, anche nella considerazione che se fosse stato realmente “tonno di mattanza di Favignana” come indicato in etichetta avrebbe superato la data di scadenza (5 anni dal confezionamento).
I Nuclei Antifrodi Carabinieri sono quindi intervenuti a Favignana con un primo accesso ad un’azienda di produzione del tonno locale e in alcuni punti vendita individuando l’effettiva giacenza del prodotto etichettato come “Tonno di mattanza di Favignana”. Sono stati operati i primi sequestri con il ritiro della merce che è stata quindi sottoposta agli accertamenti sulla tracciabilità e sulla etichettatura. All’esito dei controlli dei NAC è risultato che benché indicato esplicitamente in etichetta come “tonno rosso di mattanza di Favignana” il prodotto è risultato provenire da una partita importata da Malta. Inoltre benché il prodotto confezionato in scatola recasse in etichetta l’indicazione in “olio extravergine d’oliva” dalla documentazione acquisita è risultato essere “olio raffinato”.
La vicenda ha evidenziato ancora una volta l’importanza dei controlli sulla etichettatura e sulla tracciabilità dei prodotti alimentari, in specie se commercializzati con indicazioni pubblicitarie ed etichette che ingannano il consumatore sulla effettiva “qualità” e sull’origine del prodotto. Se pure la specifica condotta fraudolenta sul tonno di Favignana risulti circoscritta al mercato regionale, il danno all’immagine del Made in Italy è particolarmente insidioso perchè la vicenda induce ad un clima di sfiducia sul sistema di etichettatura dei prodotti alimentari atteso peraltro che il prodotto è stato presentato ai turisti come prodotto di eccellenza locale, ad un costo di circa 10 euro/100gr. che mediamente può riguardare il tonno di maggiore qualità.
Anche l’aspetto della conservazione in olio raffinato invece che in olio extravergine d’oliva come indicato in etichetta nel prodotto sequestrato sottolinea la gravità della condotta fraudolenta su cui stanno proseguendo gli accertamenti. I Nuclei Antifrodi Carabinieri stanno infatti verificando se nel particolare settore commerciale si tratti di una pratica fraudolenta riscontrabile in altri casi anche se isolati. Le verifiche sulla filiera già disposte nel tempo a livello nazionale dai vari organi di controllo sono mirate infatti a contrastare frodi diffuse e organizzate in tale settore, che è attentamente vigilato e disciplinato da una rigorosa normativa nazionale ed europea. I controlli proseguiranno su tutta la filiera anche d’intesa con l’Agenzia delle Dogane, la Direzione Generale della Pesca, l’Ispettorato Controllo Qualità e Repressione Frodi del Mipaaf e con gli altri organismi di controllo nazionali e locali. E’ specifico interesse degli stessi operatori commerciali del settore che la commercializzazione del prodotto sia garantita da controlli specifici e sistematici per scongiurare qualsiasi altra condotta fraudolenta che va a discapito dei consumatori e della maggior parte dei produttori onesti che in Italia hanno particolare cura nei processi di lavorazione del tonno, che sicuramente risultano tra più pregiati ed apprezzati nella cultura alimentare del mercato globale.