“In soli 100 giorni di lavoro il Generale Dalla Chiesa avviò una rivoluzione culturale ed un azione che stava per mettere alle strette il giogo mafioso, per questo motivo dobbiamo tramandare il ricordo di un uomo e di un carabiniere straordinario ed il suo sacrificio deve essere un monito per tutti.
Il Generale amava dire che esiste un solo potere, quello dello Stato, delle sue Istituzioni e delle sue Leggi; non possiamo oltre delegare questo potere né ai prevaricatori, né ai prepotenti, né ai disonesti. Per questo dobbiamo portare avanti il nostro lavoro quotidiano con grande rettitudine e con onestà per preservare la memoria di coloro che si sono sacrificati perché il nostro potesse diventare un Paese migliore”.