La Tares è il nuovo incubo del contribuente. Ma, per fortuna ,ci sono alcune circostanze in cui si è esentati dal pagamento.
Vediamo per esempio cosa ha previsto a proposito il Comune di Trapani E' possibile scaricare dal sito internet del Comune un modello che va presentato entro il 30 Settembre per richiedere l'esenzione. Il modello, un'autocertificazione in cui si rischia l'imputazione per falso se non si dichiarano esattamente i dati, va compilato in ogni sua parte. Per chi volesse maggiori informazioni ci sono aperti al pubblico l'ufficio servizi sociali di Via Fra Michele Burgio e quello per le relazioni con il pubblico di Palazzao Cavarretta. La fascia di esenzione è molto bassa. Per non pagare la Tares bisogna essere morti di fame, o quasi (oppure, caso più comune, grandissimi evasori). L'esenzione è prevista infatti per coloro che hanno un reddito Isee inferiore a 3000 euro. E non è detto che basti. Se infatti gli aventi diritto all'esenzione sono più di quanto il Comune immagina, è stata prevista una clausola di salvaguardia delle entrate comunali: «Qualora l'ammontare delle esenzioni derivanti dalle istanze positivamente accolte superi gli stanziamenti di spesa a ciò destinati in bilancio, l'esenzione è trasformata in riduzione da ripartirsi fra tutti i beneficiari, in proporzione al tributo da ciascuno dovuto». Tariffa ridotta, invece, per chi guadagna meno di 5000 euro secondo l'indicatore Isee. La tassa si paga in due rate. Una, ora. Le altre due, nel 2014. Lo ha stabilito il consiglio comunale. La parte che si paga ora, tra l'altro, è quella che non va direttamente al Comune ma che viene trasferita allo Stato.
La Tares, acronimo di Tassa sui rifiuti e sui Servizi è stata introdotta in Italia l'anno scorso. La nuova tassa sui rifiuti e sui servizi viene introdotta per accorpare in un’unica tassa le diverse fasi della gestione dei rifiuti in un’unica tassa indirizzata tutti i destinatari ed utenti potenzialmtne in grado di produrre rifiuti al fine di semplificare il prelievo e per regolamentarlo in attuazione del federalismo municipale. La nuova tassa sui rifiuti andrà a finanziarie sia il prelievo previsto per il servizio di E' un’unica tassa sia per le gestione, sia per la raccolta, che per lo smaltimento e che abbraccia sia utenti persone fisiche sia esercizi commerciali.
Chi deve pagarla? In attuazione del decreto sul federalismo municipale e al fine di accorpare la tassazione sui rifiuti tale norma impone a tutti i soggetti (persone fisiche e giuridiche) che hanno case abitazioni, locali commerciali e non, aree coperte e scoperte e qualsiasi unità locale e non, in grado di generare rifiuti solidi urbani e che la detiene, la possiede, a qualsiasi titolo deve versare tale imposta seconodo le modalità indicate nel seguito. Sarà poi di particolare importanza capire nell’ambito dei diritti soggettivi che insistono sul singolo bene chi sia effettivamente il soggetto obbligato al pagamento, non prevedendo in questo ambito la solidarietà nel pagamento del tributo. Il driver per capire il soggetto obbligato è pertanto il possesso e non la proprietà come avviene per l’attuale Tia o Tarsu.