Quattro medici dell'ospedale "Sant'Antonio Abate" di Trapani sono stati rinviati a giudizio per la morte di un bambino di un anno avvenuta nel 2007.
Ad essere processati, con l'accusa di omicidio colposo, saranno Erminio Maria Milana, medico in servizio presso il reparto di Chirurgia pediatrica, Cinzia Malato e Pietro Di Stefano, in servizio invece in Pediatria e Francesco Angelo, rianimatore anestesista. Il piccolo aveva un anno ed era affetto sin dalla nascita da una particolare forma del morbo di Hirschprung. La notte del sette settembre 2007 venne ricoverato al "Sant'Antonio" perché affetto da una stipsi che si protraeva da cinque giorni. Non solo, nel pomeriggio aveva anche vomitato, dopo la somministrazione di olio di ricino. Tra i motivi per cui il Gip del Tribunale di Trapani, Massimo Corleo, ha disposto il rinvio a giudizio c'è il fatto che i quattro medici avrebbero dovuto, secondo la normale diligenza professionale, disporre un monitoraggio del piccolo per una corretta diagnosi della malattia. Cosa non fatta, nonostante i sintomi. Eppure, secondo l'accusa, la malattia poteva facilmente essere diagnosticata perchè già si presentavano due sintomi del morbo di Hirsprung, e con una terapia antibiotica il piccolo si poteva salvare. I genitori sono rappresentati dall'avvocato Nino Sugamele. La vicenda non è nuova alle cronache giudiziarie. Già il medico Maurizio Dolce e la ginecologa Angela Vittorioso, sono stati processati e assolti in primo grado, anche se proprio in virtù di quest'ultimo procedimento è scaturito quello attuale. La prima udienza è il 5 novembre.
La malattia di Hirschsprung, o megacolon congenito agangliare, è una malattia congenita dell'intestino caratterizzata dall'assenza, per un tratto del canale alimentare, del plesso mioenterico e del plesso sottomucoso, che garantiscono la coordinazione dei movimenti peristaltici intestinali. Ha una incidenza di circa 1 caso ogni 5000 nati vivi e dimostra un'evidente predilezione per il sesso maschile. Si manifesta in età molto precoce, generalmente nei primi giorni di vita.