La differenza tra le due consiste in questo: la prima assegnava direttamente i fondi su indicazione dell'Ars con norma inserita nella finanziaria; con la seconda occorre inoltrare istanza al governo che, dopo esame di una apposita commissione sulla validità dei programmi indicati, delibera i finanziamenti a favore dei destinatari. Il governo ha a disposizione per l'anno in corso sei milioni e 500 mila euro.
Con l'art. 2 dello stesso ddl vengono stanziati due milioni di euro per i teatri: Stabile di Catania 200 mila euro; Massimo Bellini 300 mila; Teatro di Messina 200 mila; Biondo di Palermo 300 mila; Inda di Siracusa 200 mila; Orchestra sinfonica 300 mila; Massimo di Palermo 300 mila.
Un capitolo a parte è quello del finaziamento alle ex-Province che, com'è noto, sono tutte in gestione commissariale in seguito alla legge che ne prevede lo scioglimento. Si tratta di 49 milioni di euro che, tuttavia, non sono sufficienti a garantire la riapertura delle scuole di competenza degli stessi enti, come il caso del Liceo Linguistico di Marsala.
Il ddl è stato approvato con 48 sì e 12 no.Crocetta commenta: «Nel 2013 la tabella H, quella che erogava contributi a pioggia ad associazioni ed enti senza istruttoria, senza valutazione di congruità di spesa, è stata finalmente abolita. È stato un percorso laborioso perché non è facile introdurre norme innovative, ma giunta e Assemblea ce l'hanno fatta. E' prevalsa la volontà di chi vuol fare le riforme e non conservare lo stato esistente delle cose. Da oggi tutti gli enti meritevoli potranno partecipare ai bandi regionali per la contribuzione. Non solo coloro che sono destinatari di una legge esclusiva potranno ricevere finanziamenti, d'ora in poi si valuterà la congruità della spesa, la reale esistenza dell'associazione, i risultati che si vogliono raggiungere. Controlli che diventano ancora più precisi in fase di erogazione»
D'Asero e Vinciullo motivano il voto contrario del Pdl: «L'approvazione della legge ex-tabella H è un altro colpo di mano di Crocetta contro l'Ars. La nuova norma che doveva cancellare la tabella, di fatto, ha solo eliminato un'altra prerogativa dell'Ars, dando al governatore il potere discrezionale di destinare i fondi dell'ex-tabella H agli enti che si appaleseranno "meritevoli" del contributo - ossia, alle associazioni e agli enti vicini al governatore - penalizzando fortemente gli organismi di sostegno delle categorie svantaggiate: disabili, ciechi e sordomuti».
“Abbiamo posto fine ad un sistema clientelare nell’erogazione dei contributi pubblici. L’avviso pubblico previsto dalla nuova legge e’ garanzia di trasparenza”. Così Giovanni Di Giacinto, capogruppo del Megafono all’Assemblea regionale siciliana, commentando l’approvazione della legge che manda in soffitta la Tabella H. “Grazie al presidente Rosario Crocetta anche nel settore delle assegnazioni agli enti culturali e sociali si cambia registro. In Sicilia la rivoluzione continua all’insegna della legalita’, della trasparenza e della par condicio garantita a tutti gli enti che operano nell’Isola e che si rivolgono alla regione per un sostegno finanziario”.
“L’abolizione della tabella H – dice Giuseppe Picciolo, capogruppo dei Democratici riformisti per la Sicilia - è un passo avanti rispetto al passato, sia in termini di stile che nella gestione del denaro pubblico in maniera trasparente e con condizioni di parita’ per i beneficiari. Con questa nuova legge si apre un corso nuovo. Siamo certi che il governo regionale avra’ le giuste attenzioni verso le associazioni che si occupano dei disagi sociali, della disabilita’ e della lotta alle malattie gravi”.
“Con la legge sulla cosiddetta Tabellona H, approvata oggi dall’Ars, si e’ sostituito un sistema imperfetto con un sistema imperfettissimo, che affida tutto alla massima discrezionalita’ del Governo”. Lo ha detto Vincenzo Figuccia, vice capogruppo del Partito dei Siciliani MpA, commentando l’approvazione della legge che manda in soffitta la Tabella H. “Malgrado i numerosi tentativi di miglioramento e di dialogo con il Governo, non possiamo che registrare – ha aggiunto – la totale chiusura del Presidente Crocetta volta a sostituirsi non solo al Parlamento, ma anche alla sua stessa maggioranza e ai suoi stessi Assessori. Non possiamo che prendere atto del fatto che il presidente Crocetta ha tarpato le ali agli stessi deputati della maggioranza che hanno provato ad apportare dei correttivi, cosi’ come le ha tarpate a quegli Assessori che avevano fatto un lavoro certamente meritevole di sintesi fra le diverse esigenze. Oggi invece che far sparire i numerosi enti beneficiari della ex Tabella H, aumentano solo i poteri discrezionali del Presidente della Regione. Quasi nullo e’ lo spazio dato alle Province che hanno tante emergenze oltre quelle gia’ ricordate delle scuole; ci sono le emergenze legate ai dipendenti, ai servizi, alle societa’ partecipate. La verita’ e’ che questa legge e’ frutto della totale assenza di programmazione e lascia intatte le emergenze della Sicilia e dei siciliani”.