presso gli uffici del Vicepresidente dell’Ars On. Venturino, ex M5S, si è svolta una riunione a cui hanno partecipato, oltre all’Enologo Mario Ragusa, il Direttore Regionale delle Dogane Dr Giuseppe Napoleoni, un delegato dell’Ass all’agricoltura Dr Dario Cartabellotta .
Oggetto della riunione era “ prospettive di defiscalizzazione per il gasolio impiegato in agricoltura “ ( la proposta è partita da Mario Ragusa che ne aveva fatto il proprio cavallo di battaglia durante le elezioni regionali dello scorso ottobre 2012 , quando fu candidato proprio per il M5S )
Le Agevolazioni sugli oli minerali ( gasolio agricolo ) sono state previste dal testo unico delle accise, di cui al decreto legislativo 26 ottobre 1995, n. 504, ha disciplinato con l’articolo 24 gli impieghi agevolati dei prodotti energetici soggetti ad accisa disponendo che, ferme restando le norme comunitarie relative al regime delle agevolazioni, i prodotti energetici sono ammessi ad esenzione o all'aliquota ridotta se destinati agli usi elencati nella tabella A allegata al testo unico stesso, tra cui sono compresi anche i lavori nei settori dell'agricoltura, dell'orticoltura, della piscicoltura e della silvicultura.
Attualmente , ci dice Ragusa , i nostri agricoltori pagano il gasolio con una accisa gravante pari al 22% dell’aliquota normale che per il 2013 è stata fissata in 617,40 per mille litri.
Quindi gli agricoltori, riassumendo, pagano il gasolio con una accisa gravante ( imposta di fabbricazione ) pari a € 0.13583 per litro di gasolio acquistato.
Questo è un costo (accisa), secondo Ragusa, che ha illustrato ai partecipanti alla riunione convocata dal Vice Presidente On Venturino i percorsi legislativi percorribili, che per gli agricoltori può essere eliminato proprio perché il regolamento comunitario 2003/96/CE ha introdotto la possibilità per gli Stati membri di applicare dei livelli minimi di tassazione stabiliti dalla direttiva stessa (nell’Allegato I) pari a 0.021 euro per litro.
Gli Stati membri possono inoltre applicare esenzioni o riduzioni parziali del livello di tassazione (art. 15 regolamento 2003/96/CE).
Il Consiglio dell’Unione europea, con l’art. 19 della direttiva, ha previsto che deliberando all’unanimità su proposta della Commissione, si possa autorizzare gli Stati membri ad applicare ulteriori esenzioni o riduzioni in base a considerazioni politiche specifiche.
L’Enologo Ragusa inoltre ha comunicato a tutti i partecipanti che già un precedente caso in Europa esiste , ed è rappresentato dalla Francia che a gennaio 2013 ha ottenuto ulteriore periodo di riduzioni dell’accisa, su base regionale, proprio in considerazione di modalità adeguate alle condizioni socioeconomiche prevalenti nel loro territorio.
Con decisione 2011/38/UE , nel periodo 2010, 2011 e 2012, le regioni hanno applicato una differenziazione delle aliquote al ribasso. Al riguardo, le informazioni fornite dalla Francia confermano l’esistenza di un collegamento tra l’applicazione di aliquote regionali ridotte rispetto a quella nazionale e le condizioni socioeconomiche delle regioni interessate.
Le regioni interessate al ribasso dell’accisa sono , Poitou-Charentes, Rhone-Alps, Provence-Alps-Cote d'Azur.
Nel caso delle regioni francesi che hanno applicato un adeguamento al ribasso il PIL procapite risulta inferiore alla media nazionale. In una delle regioni è stato inoltre rilevato un tasso di disoccupazione più elevato rispetto alla media nazionale.
Si può pertanto ritenere che la possibilità di modulare verso il basso l’aliquota nazionale abbia consentito agli enti regionali di utilizzare l’accisa in questione secondo modalità adeguate alle condizioni socioeconomiche prevalenti nel loro territorio.
La riunione si è chiusa con la volontà del Vicepresidente On. Venturino di riaggiornare il tavolo al fine di avviare un percorso che possa concludersi con la possibile defiscalizzazione del carburante anche per gli agricoltori siciliani.