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03/07/2013 07:11:00

Polemica per le magliette in vendita vicino al Parco Archeologico di Selinunte

 Il presidio castelvetranese di Libera "Salvatore e Giuseppe Asta", di cui è responsabile Maria Teresa Nardozza Buccino, ha raccolto l'indignazione di alcuni lombardi, tredici tra dipendenti e soci della Coop Lombardia, che nei giorni scorsi sono arrivati a Castelvetrano per partecipare, nell'ambito del progetto "Adotta un ulivo", al primo campo di lavoro e di formazione sui terreni confiscati alla mafia, tra i quali quello di contrada Canalotto che lo Stato ha sottratto al boss palermitano Gaetano Sansone.
Gli ospiti si sono imbattuti nelle magliette-souvenir che hanno suscitato in loro sdegno. Ci sono omini con la coppola e la lupara, che inneggiano all'omertà. Con la scritta: "Sicilian philosophy", e  "Benvenuti in Sicilia",  crivellata di colpi di arma da fuoco.
«A nostro parere - scrivono dal presidio di Libera in una lettera aperta inviata al sindaco Felice Errante - queste immagini e scritte risultano lesive della dignità dei cittadini onesti e laboriosi da lei più volte citati. Riteniamo non possa essere accettato neanche quale becera parodia di basso profilo siffatto modo di attrarre i turisti, consegnando loro un'immagine fortemente negativa della sicilianità che allude palesemente alla violenza e alla mafiosità. Le chiediamo, pertanto, di prendere posizione come è già stato fatto in alcuni Comuni della provincia di Trapani affinchè possa porre fine a tale vergognosa vendita di stereotipi subculturali che offendono la parte sana dei cittadini».

ERRANTE. Il Sindaco della città di Castelvetrano, Avv. Felice Errante, in merito alla vicenda segnalata dall’Associazione Libera, che ha portato a conoscenza della collettività, ed anche dello scrivente, la vendita, presso alcune bancarelle, di magliette e gadget recanti alcune simboli riconducibili alla parte peggior della Sicilia, ha voluto stigmatizzare l’accaduto: “ Dispiace dover vedere che il peggior cancro che affligge la Sicilia, possa diventare protagonista di alcune t-shirt che, seppur ironicamente, non fanno altro che far male alla nostra terra- afferma Errante- La mafia e' povertà, è sub cultura, anche quando la stessa viene utilizzata in maniera goliardica e sarcastica. Non ci può essere alcuna forma di vantaggio economico nei confronti di un cancro che ha mortificato e mortifica la gente per bene di una città, che intende fortemente affrancarsi da un fenomeno malavitoso che non può e non deve appartenerle. Castelvetrano non è mafia- conclude il Sindaco- Castelvetrano è una città laboriosa ed onesta che si proietta al futuro in un percorso di legalità oramai tracciato ed immodificabile.” Il primo cittadino ha dato mandato agli uffici di predisporre un’apposita ordinanza che espressamente ne inibisca la esposizione e/o la vendita, e che sarà notificata agli esercenti nelle prossime ore.
 



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