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02/07/2013 04:04:24

Torrazza, Legambiente, la spiaggia e le demolizioni. Opinioni a confronto a Petrosino

Ma in Sicilia possono succedere cose molto strane. Per esempio, trovo incredibile che proprio nel giorno in cui il Comune di Petrosino fa demolire la prima costruzione abusiva sulla spiaggia di Torrazza qualcuno fa uscire un comunicato a nome del circolo Legambiente Marsala-Petrosino non per sostenere questo un evento per noi storico e senza precedenti, ma per attaccare l’amministrazione sull’opportunità o meno di ripristinare la strada e rendere più facile l’accesso per i bagnanti e – fatto per niente trascurabile – proteggere la conduttura idrica principale. Inutile spiegare che si tratta di un’area fuori dalla zona ZPS, SIC e Ramsar. Inutile dire che quei lavori ed il materiale usato sono perfettamente in regola, compatibili ed autorizzati da tutti gli organi competenti tra cui la sopraintendenza. Si è arrivati perfino ad improvvisare bizzarre competenze tecniche sul materiale usato.

Ma ci sono due  cose che trovo stranissime, se non addirittura inquietanti.

La prima: il comunicato ha trovato il consenso forte ed esclusivo proprio di coloro che hanno sempre difeso il progetto “Roof Garden” oggi sotto sequestro e sotto indagine da parte della magistratura.

La seconda, sebbene il circolo dovrebbe occuparsi anche di Marsala che è 10 volte più grande di Petrosino ...non ha mai detto una sola parola per esempio sulla vicenda del porto di Marsala su cui c’è un' indagine in corso che investe l’amministrazione di Marsala. La stessa amministrazione che appena qualche giorno fa ha commissionato uno studio per la navigazione dello stagnone di Marsala che, oltre ad essere una riserva naturale, è patrimonio dell’umanità. Ma anche su questa vicenda Legambiente Marsala-Petrosino ha taciuto clamorosamente. Nemmeno una parola poi sui 200mila euro spesi dal Comune di Marsala per la pulizia delle spiagge e sulle le alghe che, magari come lo scorso anno, non sono state spostate ma addirittura mandate al macero!

Allora c’è qualcosa che non va ed è lecito chiedersi se chi ha preso in mano la bandiera del circolo Legambiente Marsala-Petrosino è una persona equilibrata ed in buona fede? Come mai questo accanimento su Torrazza e sull’amministrazione comunale che vede al capo uno dei pochissimi sindaci siciliani che hanno avuto il coraggio di battersi per il nostro territorio senza guardare in faccia nessuno? Si sta cercando veramente di proteggere l’ambiente e Torrazza o si stanno conducendo delle ripicche personali? Dopo l’episodio di cui ha dato notizia qualche giorno fa marsala.it ( http://marsala.it/in-provincia/petrosino/item/69701-torrazza-ordinanza-per-la-demolizione-di-casa-“la-francesca”-operai-del-comune-ripresi-e-sgridati-da-un-consulente-della-roof-garden.html) non si ha forse la sensazione che si è finiti per entrare dentro un disegno preciso che vorrebbe bloccare tutti i lavori pubblici per rendere la spiaggia pulita ed accessibile?

Una cosa è certa la spiaggia di Torrazza cosi’ pulita come quest’anno non s’era mai vista e con la demolizione della prima costruzione abusiva la vista appare decisamente migliore. Presto i lavori per rifare la strada saranno completati e andremo avanti con l'esproprio. Le chiacchiere invece stanno a zero.

Massimo Mezzapelle
Consigliere Comunale Petrosino 

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Ribadisco quanto già il Circolo Legambiente Marsala Petrosino ha affermato nel proprio comunicato sulla vicenda relativa ricostruzione di parte della strada sul litorale di Torrazza. Il Circolo, in sintesi, e per le ragioni elencate nel comunicato, è contrario alla realizzazione di una strada che occuperà ben cinque metri di spiaggia che la natura ha restituito ai cittadini.
Viceversa ci accorgiamo che da parte del consigliere comunale di maggioranza Massimo Mezzapelle proviene solo una gran voglia di fare polemica e basse insinuazioni delle quali risponderà nelle sedi appropriate.
 Intendo precisare che il Circolo è unito è compatto su questa battaglia così come sulle altre, e non deve nessuna spiegazione al consigliere Mezzapelle sui tempi e sui modi delle proprie azioni
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Maria Letizia Pipitone - Legambiente

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Parliamo sempre di turismo, di migliorare le condizioni per attrarre turisti. Viviamo in un territorio dove nulla mai cambia. Solo nelle campagne elettorali siamo inondati da frasi ad effetto, da belle parole, da promesse. Promesse di cambiamento, di miglioramento. E invece la realtà è che da noi (Petrosino e Marsala) nulla mai cambia, nulla mai migliora. I politici (amministratori compresi) temporeggiano, aspettano, non muovono un dito e se lo fanno è perché sono obbligati da qualcosa o da qualcuno. La situazione Torrazza è un esempio perfetto. Sindaco, ambientalisti, costruttori, imprenditori, forze dell'ordine... Tutto si mescola, tutto si intreccia per non smuovere una mazza.
Sono un cittadino petrosileno, ho votato con entusiasmo per Gaspare Giacalone, ho apprezzato anche cio' che ha fatto l'anno scorso il signor Licata a Torrazza. Ho pensato... adesso si mettono d'accordo e per il bene del territorio cercheranno di far crescere il turismo, cercheranno di dare dei servizi utili nel periodo estivo per i cittadini stessi. Ero speranzoso. Sapevo che era difficile 12 mesi fa trovare soluzioni, collaborare. Ho visto però una Torrazza nuova, piena di gente, pulita, attrezzata. Ho visto gente che nella struttura ci lavorava, posti di lavori creati. Turisti contenti, cittadini che ritornavano ad usufruire di una spiaggia che era stata abbandonata... Estate 2012 quasi perfetta. Era solo l'inizio e c'erano mille cose da migliorare, mille cose da elaborare con la collaborazione del privato con chi amministra il comune. Ci speravo. Ero orgoglioso di aver votato il neo eletto sindaco, ero orgoglioso che un imprenditore valorizzava finalmente un territorio. Non avevo fatto i conti con gli ambientalisti, gente forse frustrata dall'invidia, gente che deve dire sempre qualcosa "contro". E pensare che anni fa ho votato pure per i Verdi. Ma cosa vogliono? Perché amano così tanto il progresso (che porta denaro, economia)? In nome di piante brutte da vedere, in nome della salvaguardia della macchia fitusa del mare... E poi tutto si mescola, come scrivevo prima, tutto si intreccia, tutto ferma tutto. Perché questo territorio ha nel dna questo destino: "guai a migliorare, guai a cambiare...". E l'estate 2012 è solo un ricordo di due mesi speranzosi distrutti (nell'ultimo periodo) dalle accuse, dai sequestri... Anche per scoraggiare chi magari vorrebbe investire. Ci ritroviamo senza mare, senza spiaggia, senza strada, senza turismo attraente, con persone che non hanno la possibilità di lavorare, di portare la pagnotta a casa. E mi ritrovo a pentirmi di aver votato questo sindaco cocciuto, circondato da amici che lo portano a sbattere. Non ha più il consenso di un anno fa, non ha più la fiducia. Si è spenta una speranza, purtroppo. E non sarà una strada (ben venga) a cambiare le cose, non sarà una parte di spiaggia pulita a farmi cambiare idea. Io spero vivamente di ri- cambiare idea, ma ci deve essere il cambiamento "vero". Avete visto cosa ci
circonda? L'incuria, la sporcizia, l'abbandono di tutto. C'è un video su Youtube (http://www.youtube.com/watch?v=Qr7ZlhJ0GuU ) che analizza la situazione della costa, che mette a confronto (proprio come ho fatto io) il 2012 e il 2013. Da vedere!!!! Non faccio politica e non mi importa nulla delle questioni tra grilloparlante e amministrazione, tra legambiente e sindaco... Io sono semplicemente deluso e costretto a cambiare spiaggia.

GIOVANNI M.