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29/06/2013 04:30:33

Enrico Rizzi: "Così sono stato aggredito e minacciato alla fiera del bestiame di Partanna"

Con la ripresa, Enrico Rizzi, coordinatore nazionale di Animalisti Italiani Onlus, è tornato a fare un sopralluogo con altri cinque volontari. Domenica scorsa si sono resi conto che non era cambiato molto rispetto a prima: cani e capre legate con corde cortissime, galline stipate in piccole scatole ed altro, tutto rigorosamente documentato con fotografie. Ma sembra che molti venditori e clienti non abbiano gradito affatto la visita e abbiano reagito in modo molto grave. Ne parliamo con lo stesso Enrico Rizzi.
  Che tipo di insulti avete ricevuto? Le ingiurie rivolte ai miei attivisti ci sono state ma più che insulti io parlerei di vere e proprie minacce di morte ed erano rivolte soprattutto a me. Tutti gli allevatori mi conoscono e sanno che sono io quello sempre schierato in prima linea che combatte da anni per ottenere la chiusura della fiera.   Se la sente di dire concretamente che cosa le hanno detto? Mi hanno detto: “Vengo a prenderti a casa”, “Ti stacco la testa, pezzo di merda”, “Sei un morto che cammina”, “Guardati sempre le spalle”.   Avete avuto il loro sostegno delle associazioni animaliste di Partanna? Assolutamente no. Provo vergogna per l'ANPANA locale, associazione che stimo tantissimo per la loro preziosa attività, ma a Partanna sono proprio una delusione. Hanno addirittura le guardie zoofile, volontari con una qualifica di polizia giudiziaria, ma non hanno mai fatto un intervento, ne riscontrato irregolarità. Proprio domenica, mentre noi ci recavamo alla fiera, li abbiamo incontrati con la loro auto di servizio per le vie del paese. Non si trovavano certo a fare i controlli alla fiera. . E' una cosa vergognosa, mi riservo di segnalare il loro deplorevole comportamento alla sede nazionale della loro associazione.   Tra i presenti, nessuno è intervenuto in vostro favore? No, nessuno. Abbiamo davvero temuto per la nostra incolumità. C’erano tre Carabinieri insieme a noi, ma non sarebbero stati sufficienti se le cose fossero precipitate. Era come se venditori e compratori fossero tutti contro di noi, che eravamo in sei. Loro erano circa 150!   Come giudica il fatto che a Partanna tutto ciò venga percepito come una cosa normale? E' possibile che a parlarne debba essere Rizzi degli Animalisti Italiani oppure "Striscia"? 
Non so che dirle. Questi sono fatti che certamente danno l’immagine di un paesino ancora molto arretrato culturalmente. L’impressione è che non ci sia speranza. La mia intenzione è di far chiudere questa tristezza, che è davvero difficile chiamare fiera. Ho già chiesto un incontro urgente col Prefetto, quest’incubo deve finire.


Egidio Morici
www.500firme.it