Ha presentato le dimissioni il 13 giugno. La mensa garantiva 60 pasti serali agli indigenti. A febbraio si era vista recapitare una lettera di sospensione del servizio, firmata dall'assessore alle Politiche Sociali, Vito Billardello, dopo la richiesta di 7.000 euro che negli ultimi due anni l'Amministrazione aveva elargito per garantire il servizio; alla Principato era stata chiesta anche la costituzione di un'associazione. «Nel 2011 e 2012 - si legge nella lettera di dimissioni - abbiamo usufruito di una somma pari a 7.000 euro per fare una spesa di generi alimentari in un supermercato, aggiudicatario di gara, per servire oltre dodicimila pasti annui. Alla richiesta di aiuto, da parte di questa amministrazione per promuovere una mensa sociale nel 2010 a favore dei poveri non mi è pervenuta alcuna richiesta di requisiti specifici, se non spirito di volontariato puro e gratuito, e ancor meno la necessità della presenza di una associazione. La richiesta di costituire un'associazione è onerosa e ingiusta».