"Teatro Instabile di Sicilia" è, però, anche il nome dell'associazione e compagnia teatrale trapanese che si occupa di arte drammatica. Diretta e fondata dall'attore e regista Ivan Alabrese, lavora quotidinamente per tentare in tutti i modi di far rinascere la cultura per il teatro in tutto il territorio provinciale. L' associazione teatrale si pone tra i suoi obiettivi principali quello dell'impegno civile e della valorizzazione di artisti e talenti presenti nel Sud Italia. Collabora con l'Istituzione carceraria ad un progetto di reinserimento degli ex detenuti nell'ambito lavorativo della società civile, anche attraverso un utilizzo mirato dell'arte scenica, coordinando una compagnia teatrale femminile all'interno del carcere di Trapani.
Secondo Alabrese il teatro a Trapani è morto, e da tempo è diventata l'unica città d'Italia che abbatte i teatri anziché costruirne di nuovi. Il riferimento è al teatro Vespri, abbattuto negli anni '80 nel più totale e completo silenzio delle istituzioni, che non hanno fatto nulla per evitare quel disastro. Per tenere vivo il ricordo di quanto accaduto allo storico teatro trapanese, la compagnia ha portato in scena la "La mafia uccide... il silenzio pure", nato da una collaborazione con lo scrittore Giacomo Pilati, attraverso un pezzo di teatro visionario, il personaggio protagonista "Peppino Impastato", denuncia l'abbattimento del Vespri.
L'ultimo spettacolo dell'associazione "Teatro Instabile di Sicilia" è "Il lavoro rende liberi". Da un soggetto di Joseph Modica, drammaturgia di Ivan Alabrese e Maria Enrica Sanna, è un dramma satirico sulla scuola che mette a nudo l’attuale situazione del precariato dei docenti. La prima rappresentazione si terrà al Teatro Comunale di Custonaci, il 19 giugno 2013, alle ore 21.00. Con il supporto dell'Associazione ADIDA (Associazione Docenti Invisibili da Abilitare), in seguito lo spettacolo verrà replicato anche a Roma e Torino.