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15/06/2013 04:56:23

Sipario. Ieri l'ultima riunione del consiglio provinciale di Trapani

Appassionato, particolareggiato ed anche critico l’intervento di commiato del Presidente Peppe Poma (così come quelli dei capigruppo e degli esponenti di tutti i gruppi politici) che ha anche tracciato il bilancio, positivo, dell’intensa e puntuale attività istituzionale svolta dall’Aula nel quinquennio luglio 2008 – giugno 2013, dalle Commissioni Consiliari Permanenti, dalla Conferenza dei Capigruppo, dal Consiglio di Presidenza, dai dipendenti Uffici e dal Personale ad essi preposto. Per tutti (a cominciare dai rappresentanti delle altre istituzioni civili, sociali, sindacali,  militari, religiose nonché dell’informazione) ha espresso il ringraziamento più sentito per la disponibilità e la fattiva collaborazione ricevuta nel superiore interesse dell’Ente e del Territorio amministrato, nella speranza – ha detto - di essere riuscito, unitamente all’intero Consiglio, a lasciare il segno di una presenza improntata soltanto a servire la nostra terra. Con l’abolizione delle Province però – ha aggiunto Poma, citando anche un articolo del Prof. Silvio Mazzarese, (Presidente del Polo Territoriale Universitario di Trapani) – la Regione Siciliana ha compiuto un vero e proprio salto nel buio le cui conseguenze cominciano a essere drammatiche in termini di mantenimento dei servizi ma anche dei livelli occupazionali e del rispetto delle scadenze retributive. Sta via via prendendo corpo, infatti  una nuova e anomala forma di dissesto determinato dal totale o parziale taglio dei trasferimenti delle risorse che non consente nemmeno la copertura finanziaria delle spese obbligatorie e necessarie per assicurare lo svolgimento dei compiti istituzionali. Basta guardare i titoli dei giornali di queste ultime settimane per accorgersi dell’incertezza che grava sulla sopravvivenza dell’Airgest e dell’aeroporto, della MegaService (nonostante qualche positiva notizia che sembra giungere da Palermo in queste ore), del Consorzio Universitario di Trapani, della FuniErice, di prestigiosi Enti quali la Fondazione Orestiadi di Gibellina, il Luglio Musicale Trapanese, la Biblioteca Fardelliana, nonché degli istituti scolastici provinciali: Ottici e Corallai di Trapani ed il Liceo Linguistico “Del Giudice” di Marsala.

Questo Consiglio Provinciale comunque – ha detto ancora Peppe Poma - pur nella sempre crescente limitatezza delle risorse disponibili e nel ristretto ambito delle proprie funzioni e delle proprie prerogative istituzionali, ha sempre adempiuto al proprio compito, anche se chi di competenza soltanto raramente ha prestato ascolto o attenzione alle nostre segnalazioni, alle nostre richieste, ai nostri atti, alle nostre indicazioni, alle nostre denunce. Lo sforzo più grande – ha poi sottolineato il Presidente del Consiglio Provinciale -  come ci veniva richiesto dalla marginalità stessa del territorio trapanese, è stato compiuto per l’adeguamento del sistema dei trasporti e dei collegamenti che costituisce la condicio sine qua non per lo sviluppo e la competitività di qualsiasi realtà geografica. Proprio per l’importanza strategica dei trasporti, in particolare i collegamenti con le isole minori (Egadi e Pantelleria) che ancora soffrono per mancanza di certezza nei finanziamenti, senza dimenticare la necessità di realizzare al più presto la bretella autostradale di congiunzione dello scalo aereo di Trapani-Birgi con l’autostrada A 29 all’altezza di Mazara del Vallo e con Castelvetrano, il Consiglio Provinciale non ha mai fatto mancare il proprio concreto sostegno all’Airgest, la società di gestione dell’aeroporto “Vincenzo Florio” che, ottenuta nel frattempo la concessione trentennale, ha finora assicurato collegamenti stabili e quotidiani con alcuni fra i maggiori aeroporti italiani ma anche con numerosi scali internazionali di rilevante interesse turistico.

Poma ha altresì ricordato le rilevanti tematiche sociali affrontate con riunioni straordinarie e con la produzione di appositi documenti: dalla sanità al mondo della scuola, dai precari di questi settori a quelli dei Comuni e della stessa Provincia, dagli operatori dei call center a quelli agricoli e delle saline, dai viticoltori ai lavoratori del mare e dei cantieri navali, dalla formazione alle problematiche delle società partecipate e dei loro dipendenti a quella del comparto edile e dell’estrazione del marmo, dalla questione relativa al metodo di riscossione dei tributi da parte della Serit a quella del sistema bancario e creditizio nel suo complesso, dai ritardi nella emissione dei DURC fino alla costituzione della “Task Force” provinciale per il lavoro e per un nuovo patto sociale.

Inoltre, ogni possibile tentativo è stato fatto affinché il turismo e le produzioni tipiche dell’agricoltura trapanese, ma pure la pesca (con il notevole impegno profuso, anche con riunioni straordinarie, per contribuire a risolvere la grave questione dei sequestri di pescherecci mazaresi ad opera delle autorità nord-africane), il risanamento e la difesa dell’ambiente, la conservazione sostenibile dell’habitat terrestre, botanico e marino - per cui è stato detto sempre “NO” alle trivelle nel Mediterraneo - costituissero i principali obiettivi da raggiungere assieme alla programmazione ed al finanziamento delle opere pubbliche più urgenti, a cominciare dai settori di più diretta competenza: edilizia scolastica, viabilità, impiantistica sportiva, con l’ultimo importantissimo provvedimento che ha approvato lo schema di convenzione tra la Provincia Regionale di Trapani e la Società Trapani Calcio S.r.l. per la gestione e l’uso, in concessione ventennale, dello Stadio Provinciale.

Il Consiglio Provinciale e le sue Commissioni Permanenti hanno continuato a lavorare fino all’ultimo giorno anche su tante altre questioni e problematiche, tra cui gli interventi per combattere il sovraffollamento delle carceri, per il sostegno economico alle forze dell’ordine a seguito dei tagli indiscriminati operati dal Governo, per il riconoscimento della MCS come malattia sociale, per il sostegno alle categorie più disagiate quali gli audiofonolesi e i non vedenti.

Avviandosi alle conclusioni, il Presidente Poma ha infine manifestato la speranza che si metta fine ad una politica fatta di roboanti dichiarazioni e proclami ad effetto, ma che non riesce a raggiungere l’unico traguardo veramente importante che è quello della copertura finanziaria necessaria a garantire la realizzazione ed il funzionamento delle strutture e dei servizi essenziali e strategici per lo sviluppo del nostro territorio.