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07/06/2013 04:01:49

"Su Marsala.it c'è stata sempre una taglia, perchè guardiamo tutti negli occhi senza la sindrome del vassallo"

La nostra, di taglia, è aumentata molto  da quando abbiamo iniziato a girare video. Se entro in un bar trovo gente che mi vuole pagare il caffè per ringraziarmi di quello che facciamo e gente che si alza ed esce perchè si infastidisce della sola nostra presenza. Se cammino con Ciccio Appari o con Carlo Rallo qualcuno mi avvicina e dice "O Timo, ma siete in missione? Che state combinando, ti giuro che non lo dico a nessuno...". Noi siamo questi, quelli di Marsala.it, quelli con le pezze al culo e che ci facciamo gli affarii degli altri. In parte è vero, sicuramente per le pezze. Ma non ci facciamo i fatti degli altri per motivi di cortile. Noi abbiamo sviluppato un senso di responsabilità che dobbiamo saziare scavando dentro le notizie, almeno quelle che reputiamo importanti per la vita e la narrazione di questa città.

Per me il Sindaco Giulia Adamo può passare tutta la vita a tentare di affossare Marsala.it. A noi non cambia nulla. Questa denuncia era nell'aria da tempo. Ci siamo fermati? Ci siamo posti il problema? No, nessun timore.

Il sindaco è convinto che l'autorità del suffragio le conferisca automaticamente auorevolezza. Non è così.
Un sindaco è autorevole quando ha un progetto per la città, quando mette in relazione i problemi con le soluzioni. Non è detto che ci riesca, che diventi popolare, ma almeno getta le basi per lo sviluppo della città. Questa amministrazione, purtroppo, naviga a vista ed ha sempre il fiato corto. Ed è un peccato perchè è formata anche da persone competetenti che, mannaggia, non riescono mai a dire le quattro parole magiche: "Non si può fare". Io e te spesso ci ridiamo su. Ne conosciamo a decine di "professionisti" che quando ci incontrano si fermano a chiacchierare e spiegare il senso di alcuni passaggi amministrativi, quando però si accompagnano con il Sindaco ostentano un saluto che si avvicina maggiormente alla categoria della smorfia. Avranno i loro buoni motivi, politici e personali, per vivere nell'anticamera del coraggio. Avranno i loro buoni motivi per accollarsi la frustrazione di non essere mai protagonisti di uno scarto di libertà. Per questo il Sindaco denuncia Marsala.it, perchè non ci può controllare. Perchè riusciamo a guardarla negli occhi senza la sindrome del vassallo. Comunque, guarda la cosa anche dal lato positivo: magari l'anno prossimo il festival del giornalismo di inchiesta lo intitoleranno a te. O alla tua memoria. O magari lo faranno a casa tua  (che nel frattempo sarà diventata un bene del Comune. Le case si levano ai mafiosi e ai giornalisti...).

Ora scappo, le ho dedicato troppo tempo. Devo inseguire quel tizio che da una settimana ci pedina, che ci fa foto di nascosto e se ne va. Se fosse un giornalista, lo capirei anche. Se fosse uno che ha il piacere di "ascipparmi la testa", lo denuncerei come ho fatto con gli altri. Ma questo arriva, scatta foto e se le tiene per se... magari è un ammiratore segreto?

Francesco Timo

Ai lettori,
In questi giorni abbiamo ricevuto tanti vostri messaggi di stima e solidarietà. Grazie. Questo aumenta in noi quel senso di responsabilità con cui affrontiamo ogni storia, dalla più piccola alla più grande. Senza guardare in faccia nessuno, nutriti da una semplice (e da molti non compresa) curiosità. 

La redazione e i collaboratori di marsala.it

 

In relazione alla querela presentata da Giulia Adamo, sindaco pro-tempore del Comune di Marsala, non comprendiamo le motivazioni dell’avvocato Corrado Di Girolamo a querelare il Direttore della testata giornalistica marsala.it, tra le altre cose per: "la linea editoriale di critica dell'Amministrazione", effettivamente durante il fascismo la linea editoriale veniva concordata con il Podestà, ma erano altri tempi. Quello che maggiormente ci stupisce è che il Sindaco è stato più volte invitato a rilasciare interviste, a rettificare o a precisare, se il caso,  gli articoli pubblicati dal nostro quotidiano on line. Cosa che non è mai accaduta.
A quanto pare il fatto di escludere (arbitrariamente) le nostre testate giornalistiche dalle pianificazioni pubblicitarie del Comune, nonostante l'audience che ne accerta la leadership locale, non sembra sufficiente al Sindaco, che ha deciso di intentare una causa risarcitoria al solo scopo evidentemente di dare “lezioni esemplari” e di mettere a tacere voci, volti e “tastiere” libere dell’informazione. Come editori la nostra ambizione, il desiderio e la volontà sarà sempre quello di andare avanti per la nostra strada e di dare supporto a tutti quanti: direttori di giornale, giornalisti, blogger, che vedranno la propria libertà di informazione minacciata.

L'Editore
 



Native | 2024-07-16 09:00:00
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