“Nessun blitz, ma un sequestro di documenti – normale in questi casi – a seguito di indagini provocate da una denuncia contro il progetto di messa in sicurezza del Porto di Marsala. Va detto che, avuta notizia della suddetta denuncia, sono stata io stessa a recarmi alla Procura della Repubblica per chiedere di essere ascoltata - assieme ai tecnici comunali – dal Procuratore, al fine di dare chiarimenti in merito. Sono serena ed orgogliosa di questo progetto, perché il Porto appartiene a tutti i cittadini, a tutti gli operatori, ai diportisti. Una volta messo in sicurezza, sarà aperto a tutti coloro che vorranno investire nel nostro territorio. Oggi salutiamo l’arrivo della polizia giudiziaria, perché vogliamo che la situazione si chiarisca in tempi rapidi e dimostrare che la denuncia era solo strumentale, finalizzata a rallentare l’iter procedurale per la costruzione del Porto di Marsala. Secondo la denuncia, infatti, viene ipotizzato che il progetto nasconderebbe l’esistenza della posidonia. Ma, come tutti sanno, la presenza di questo vegetale non può bloccare la costruzione di un Porto; comporta invece l’obbligo a scegliere se spiantare la posidonia (e reimpiantarla in altro sito) o effettuare una diversa palificazione dei moli. Infine, per eliminare ogni dubbio, abbiamo effettuato uno studio accurato e, su questo, rimodulato il progetto definitivo che si trova all’Assessorato Regionale alle Infrastrutture per i competenti pareri”.
15,30 - Il Sindaco Adamo in una dichiarazione dà la sua versione sul mistero del presunto viaggio a Messina con l'auto del Comune:
"Al fine di chiarire alcune affermazioni da parte di certa stampa, preciso che non risponde assolutamente a verità il fatto che ero già in viaggio per Messina, dove andrò per motivi strettamente personali. Io stessa ho appreso la notizia mentre ero nella mia abitazione a discutere di tematiche d'ufficio con il mio dirigente di staff Antonia Zerilli, con il capo dell'Ufficio Stampa Nino Guercio e con il responsabile dei collegamenti con l'Aimeri Raffaele Mezzapelle. Una volta appresa la notizia ho subito deciso di venire al Comune per chiarire i termini della vicenda. L'ho fatto a bordo di un'auto di media cilindrata, una normale Fiat Punto di colore blu, in dotazione all'ufficio di Gabinetto, peraltro guidata dallo steso Mezzapelle. Voglio precisare che alle ore 12 circa dopo avere appreso quello che è avvenuto ho chiamato il mio autista personale spostando la partenza per Messina nel pomeriggio, come - peraltro - possono testimoniare i funzionari del Comune. Ciò a chiarimento di notizie volutamente tendenziose".
13,45 - Secondo la procura l`iter del progetto della Myr, per il quale è previsto un investimento totalmente a carico dei privati per una decina di milioni di euro, sarebbe stato ostacolato da quelle che i magistrati definiscono "illecite manomissioni".13,30 - Nella sua dichiarazione alla stampa il Sindaco Adamo ha anche detto: "Io oggi mi ero presa un giorno di vacanza. Forse qualcuno lo sapeva e ha organizzato questo incontro...". Ha aggiunto che: "Siamo stati noi i promotori del blitz di oggi, perchè tutto nasce da una denuncia strumentale degli Ombra, che volevano realizzare un approdo, al posto del porto pubblico. E' una follia. Se vogliono fare l'approdo lo possono fare, ma noi vogliamo un porto che sia di tutti". Per Adamo il blitz della polizia è "una bella notizia per la Sicilia. Il nostro è un progetto bello e solare".
12,45 - Il Sindaco di Marsala era in viaggio verso Messina per impegni familiari (pare la comunione di una nipote) ma ha fatto marcia indietro ed è tornata al Comune. Lì si è fermata nell'atrio a parlare ai giornalisti:
"E' un giorno di festa per Marsala - ha detto Adamo - perchè siamo stati noi a chiedere alla Procura di Trapani e al dottore Tarondo di sequestrare le carte del porto di Marsala per fare chiarezza. Tutto nasce da una denuncia della società Myr che vuole in concessione esclusiva il porto. Noi invece vogliamo che il porto sia di tutti e per questo abbiamo presentato un progetto bellissimo. La denuncia della Myr nasce dal fatto che sostengono che ci sia questa erbetta, la posidonia, che non permetterebbe di fare il porto. Ma non è vero...". Può un sequestro essere un momento di festa per la città? "Si - risponde il Sindaco - perchè vuol dire che finalmente si farà chiarezza". In realtà la denuncia sul falso in merito alla presenza di posidonia non nasce da una denuncia della Myr ma della Regione Siciliana - Assessorato Infrastrutture. "Io non lo so, lei lei è più informato di me... " ha risposto il Sindaco quando le abbiamo posto la sua contraddizione. Piccola curiosità: il Sindaco è arrivato con l'auto del Comune di Marsala, una Grande Punto blu, eppure doveva essere in direzione Messina non per motivi istituzionali, secondo quanto comunicato dal gabinetto del Sindaco ai giornalisti, ma per impegni personali di famiglia.
12,30 - Altri uomini della polizia, con dei faldoni sul progetto del porto di Marsala, sono usciti ora dal Comune. Si aspetta l'arrivo del Sindaco che rilascerà una dichiarazione.
12,00 - Molti giornalisti sono presenti al Comune di Marsala per capire cosa sta succedendo.
Il dirigente Gianfranco D'Orazio conferma che sono presenti negli uffici del Comune dei rappresentanti delle forze dell'ordine che stanno acquisendo tutta la documentazione inerente il porto di Marsala. D'Orazio si rifiuta di fare qualunque dichiarazione, perchè l'operazione è ancora in corso. Stranamente, al palazzo dei pubblici uffici non sono presenti nè il Sindaco Giulia Adamo, nè il vicesindaco Vinci, nè l'assessore competente, Musillami. Il Sindaco era data in partenza per un viaggio, e pare che stia per tornare dall'aeroporto di Trapani: viaggio annullato. Il Sindaco sta tornando al Comune per seguire la vicenda.
11,40 - Passo avanti clamoroso della Procura di Trapani sul fronte delle indagini per le anomalie nella procedura di progettazione del porto di Marsala.
Questa mattina, infatti, gli uomini della polizia, sezione di polizia giudiziaria di Trapani, si sono presentati al settore Grandi Eventi del Comune di Marsala, direttore dall'ingegnere D'Orazio dove hanno chiesto tutta la documentazione, le carte, gli atti inerenti la procedura di progettazione del porto, da poco approvata in consiglio comunale e le carte della conferenza dei servizi sulla progetto della Myr. Tra le anomalie riscontrate nell'inchiesta, sulla quale vige il massimo riserbo da parte del sostituto Andrea Tarondo, che cura le indagini, anche il fatto che è stato riprodotto un progetto di messa in sicurezza che era stato già oggetto di indagine e sequestro da parte della magistratura.
Il progetto pubblico per la messa in sicurezza del porto di Marsala, oggetto delle indagini, dovrebbe essere realizzato con i soldi della Regione, 50 milioni di cui al momento però non c’è traccia, ma solo una promessa se l’iter arriva a conclusione. E difficilmente, con le indagini in corso, l'iter sarà veloce.
Nel frattempo, proprio qualche giorno fa, il 29 Maggio, la Società Myr, che il 5 aprile 2011, si era aggiudicata invece la gara per la realizzazione del progetto del Porto turistico hub "Marina di Marsala" - bloccato dall'Amministrazione Adamo - aveva presentato ricorso al Tar di Palermo perché le venga riconosciuto il risarcimento del danno subito, in relazione al ritardo nella conclusione del procedimento di rilascio delle concessioni demaniali. La richiesta di risarcimento è sostenuta dalla perizia giurata di uno studio internazionale ed è pari a circa 8 milioni di euro.