Era stato denunciato dalla madre della ragazza, che aveva scoperto i "messaggini" sul cellulare della figlio, G.F (che all'epoca dei fatti, nel 2008, aveva 18 anni). Ma si è scoperto che l'imputato, Antonio Di Vitale, 41 anni,di Castelvetrano, era in realtà in relazione con la presunta "vittima". Insomma, anche lei mandava sms. La madre non lo sapeva e si è recata dalla polizia per sporgere denuncia costituendosi, poi, anche parte civile nel processo. A difendere l'imputato è stato l'avvocato Guglielmo Ivan Gerardi, che è riuscito a dimostrare l'innocenza del suo assistito anche grazie alla lettura incrociata dei tabulati telefonici. A chiedere l'assoluzione, al termine della sua requisitoria, era stato anche il pubblico mistero. A emettere la sentenza è stato il giudice monocratico Giacalone.
DROGA. Sei persone sono state rinviate a giudizio dal Tribunale di Trapani per spaccio di stupefacenti nel territorio di Castellammare del Golfo dal giudice per le udienze preliminari Emanuele Cersosimo, Si tratta di Salvatore Amoroso, 25 anni, Giuseppe Palmeri, 22 anni, Silvestro Pirrello, 24 anni, Salvatore e Francesco Turdo, rispettivamente di 23 e 21 anni, ed Andrei Sandu, romeno, 22 anni, tutti residenti a Castellammare del Golfo. Amoroso, Palmeri, Pirrello e Sandu sono accusati di avere ceduto droga a più persone, secondo un'indagine dei carabinieri. Hanno anche intercettato Palmeri che, mentre era alla guida di un'auto insieme con Amoroso e Pirrello, avrebbe tentato di disfarsi di un piccolo quantitativo di marijuana di cui era in possesso lanciandola dal finestrino. Secondo gli inquirenti Palmeri ed Amoroso si sarebbero riforniti di droga da Salvatore Turdo accusato di avere ceduto sostanza stupefacente anche ad altri soggetti. Francesco Turdo è invece chiamato a rispondere di un'unica cessione di droga. Gli imputati saranno assistiti dagli avvocati Giuseppe Mione, Bruno e Gaetano Vivona, e Vito Coppola.
CEMENTO LIBERO. Pena ridotta da 3 anni ed 8 mesi a 2 anni e 6 mesi di reclusione per Vito Amato - assistito dall'avvocato Stefano Pellegrino - nel processo d'appello che prende il via dall'operazione "Cemento Libero". I giudici di appello hanno escluso l'aggravante dell'articolo 7 ( aver favorito Cosa Nostra) dall'accusa di tentata estorsione alla ditta Celi di Santa Ninfa. La sentenza ha riformato le condanne di altri tre imputati, riducendo le pene di qualche mese: Liborio Pirrone (associazione mafiosa ed estorsione), da 9 anni e 8 mesi a 9 anni e 4 mesi. Giorgio e Stefano Regina (estorsione), rispettivamente da 8 anni e 8 mesi a 8 anni e e 6 mesi e da 9 anni e 4 mesi a 9 anni ed un mese.L'avvocatessa Francesca Adamo, 49 anni di Alcamo, è stata assolta, perchè il fatto non sussiste, dall'accusa di intestazione fittizia di beni.