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03/06/2013 15:23:45

Scrive Peppe Caruso, in risposta alle osservazioni di Mario Ragusa sul parco eolico off - shore a Petrosino

Innanzitutto è da tutti condivisa la necessità di produrre sempre più "green energy" e soprattutto attraverso l'eolico, che personalmente ritengo più eco-sostenibile rispetto al fotovoltaico. Il problema, in questa particolare circostanza, è che si prevede di salvaguardare l’ambiente per, nello stesso tempo, distruggerlo. Tu hai citato la Svezia e la Danimarca ma a queste si potrebbero aggiungere altre nazioni del nord Europa. C'è però una sostanziale differenza tra il mare che circonda queste nazioni e il Mediterraneo, soprattutto il mare di Biscione. Per diverse cause naturali (temperatura dell'acqua, correnti oceaniche, scarso irraggiamento solare) i fondali del Nord Atlantico si presentano brulli, privi di vita bentonica e sostanzialmente fangosi. Insomma, poca vita in quelle acque. Ecco che i nostri cugini europei dagli occhi azzurri e i capelli biondi hanno preferito installare parchi eolici offshore consapevoli di arrecare poco, o nessuno, danno all'ecosistema marino. Infatti in quelle zone la pesca si concentra principalmente in altura e si alterna agli allevamenti ittici sotto costa.
A Petrosino invece la situazione è molto diversa. Il mare tra Punta Biscione e Capo Feto nasconde uno dei posidoneti più estesi (o forse IL più esteso) e floridi di tutto il Mediterraneo. La posidonia è di fondamentale importanza nell'ecosistema marino. "Le praterie di posidonia seguono il moto ondoso come un campo di grano mosso dal vento e ospitano tanti organismi marini che, da soli o in branchi, pascolano, vanno a caccia o si nascondono per sfuggire al nemico, creando un ecosistema complesso e meraviglioso. La posidonia quindi è la spia della salute del mare , perché sopravvive solo se i livelli di inquinamento si mantengono entro limiti accettabili, altrimenti le sue fragili strutture si deteriorano e muore" (cit. Teresa De Angelis).
Dagli immensi benefici apportati dalla posidonia si sviluppa l'intera catena alimentare sommersa che come ultimo anello ha proprio l'uomo in quanto utente finale. Inoltre, intorno ai nostri posidoneti, si trova una rigogliosa vita bentonica (cioè quegli organismi che vivono attaccati al fondale) che ti posso garantire essere tra le più ricche e varie del Mediterraneo. Non voglio qui citare tutte le specie marine che popolano il mare di Biscione perché... faremmo notte! ti assicuro però che sono molte di più di quelle poche citate nella relazione stesa dalla ditta ravennate (un paradosso discutere intorno ad una relazione stilata dalla parte che ne trae il maggior beneficio).
Pensa che da qualche tempo frulla nella testa di alcuni la volontà di iniziare l'iter burocratico per proporre il mare di Biscione alla candidatura come A.M.P.
La relazione presentata dalla ditta che vorrebbe impiantare questo parco eolico minimizza l’area di posidoneti coinvolti. Le fotografie in essa contenute sono molte di meno dei siti interessati e svianti dalla realtà.
Quel mare è la principale risorsa per la piccola e media marineria marsalese e mazarese. Grazie alla corrente del Canale di Sicilia che attraversa il mare di Biscione (da qui forse il nome) e che trasporta tantissimo placton, questo è un mare pescosissimo dal quale traggono sostentamento diverse famiglie e giovamento tutti noi quando andiamo a comprare il pescato di giornata fresco, sano e soprattutto genuino al 100%. Sai che sia nel 2009 che nel 2011 la FIPSAS ha scelto Biscione come teatro della finale assoluta del campionato italiano di pesca in apnea? Certo che qualche migliaio di chilometri di coste l'Italia ce l'ha ma non ha un mare tanto popoloso come quello di Biscione. Basta fare qualche ricerca su internet per leggere diverse testimonianze risalenti anche a tempi non sospetti.
Dal punto di vista biologico marino l'installazione del parco eolico destinerebbe tutto ciò alla morte, senza se né ma. E' un'opera troppo invasiva per il delicato equilibrio del nostro meraviglioso ecosistema marino. Scavi, opere edili sommerse, rumori, vibrazioni, traffico di imbarcazioni e quanto altro determinerebbero la scomparsa di quanto prima citato. Ecco perché il parco eolico offshore e i mulini a vento delle saline hanno ben poco da dividere.
Dal punto di vista naturalistico e paesaggistico terrestre ci sarebbero tante altre cose di cui parlare ma non rientrano nella mia sfera di competenza (ad esempio i Margi).
Per quanto riguarda il beneficio economico al comune ed alla popolazione petrosilena, questo è sostanzialmente pari a zero. Attenzione, non sono io a dirlo bensì il nostro amico comune con tanti anni trascorsi nella city ossia Gaspare Giacalone, primo cittadino di Petrosino. L'amministrazione ha dapprima analizzato quanto ricevuto in preparazione alla conferenza dei servizi di mercoledì prossimo e poi relazionato alla cittadinanza (mi è dispiaciuto non averti visto in quella sede). Non è prevista nessuna fornitura di energia elettrica né alcuna creazione di posti di lavoro per la cittadina... che non c'è! Infatti per la ditta non esiste alcun agglomerato urbano di rilevante importanza nel tratto di costa interessato al parco eolico e quello più vicino (Mazara del Vallo) dista una decina di chilometri (un’altra assurdità nell’assurdo).
Caro Mario, ci sarebbero molti altri controversi aspetti in questa vicenda che sono stati ben descritti dall'Ass. Zichittella nel suo slide show adesso in giro su FB. Proprio in queste ore leggo che un movimento politico, al quale ti eri recentemente avvicinato, presto produrrà atti parlamentari all’ARS e a Roma in merito alla questione e mi sembra che una delle loro 5 stelle è proprio l’ambiente. Anche loro hanno valutato la pericolosità per il mare di Petrosino.
In conclusione vorrei sottolineare ancora una volta che nessuno è qui contrario all'energia eolica ma in questa circostanza non si può aderire a questo progetto. Se il mare di Biscione fosse stato in qualche modo paragonabile a quello danese o svedese o se queste torri eoliche venissero impiantate in qualche terrenno incolto allora io e te la penseremmo similarmente...

Un caro saluto,

Peppe Caruso
Pinna Nobilis Divers Club
Petrosino 



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