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28/05/2013 04:24:37

Marsala esce dal Polo universitario di Trapani. Gli studenti non ci stanno

Decisione che di fatto potrebbe dare la mazzata finale al polo didattico. L’università a Trapani è frequentata da più di 2000 studenti. I marsalesi sono circa 900. I tagli della Regione, negli ultimi anni, hanno sempre più compromesso i servizi erogati. E adesso con l’abolizione delle province lo scenario è sempre più incerto. Il sindaco di Marsala ha motivato il taglioal contributo, che si aggira sui 100 mila euro annui, dicendo che non vede molto entusiasmo negli studenti. Insomma, che è una spesa inutile.
Gli studenti però hanno cominciato a muoversi e non ci stanno alla decisione dell’amministrazione Adamo, anche perché non è la sola. Anche il Comune di Erice, sul quale ricade la sede distaccata dell’ateneo palermitano, ha deciso di tagliare il contributo annuale riducendolo a 5 mila euro.
“Spesso sul polo di Trapani girano voci e pregiudizi feroci, quando poi la realtà dei fatti è diversa – dice Giuseppe Giacalone, studente marsalese in Giurisprudenza a Trapani. Ci sono molte cose che non funzionano al Polo didattico di Trapani, ma non dobbiamo creare polveroni. Non è un carrozzone come dicono in giro, qui studiano parecchi ragazzi che hanno tanto entusiasmo, non come dice il sindaco Adamo che in campagna elettorale si riempiva la bocca col sostegno all’istruzione. Adesso con l’abolizione delle province la situazione potrebbe peggiorare e si rischia la chiusura. In un ottica di rilancio invece il comune di Marsala si tira indietro. Non è vero che fra Trapani e Palermo non cambia molto. Ci sono ragazzi che sono pieni di entusiasmo e passione che vogliono studiare come gli altri, come i figli dei notai, dei dottori, degli avvocati. Ma che non possono permettersi di andare a Palermo, sia per viaggi sia per pagare l’affitto di una stanza. Poi a Palermo c’è il caos, con numeri stratosferici di iscritti”.
Per Gaspare Lentini, Consigliere della Facoltà di Agraria e coordinatore per Marsala della Rete Universitaria Mediterranea, invece “non è condivisibile la motivazione del calo di iscritti rispetto al 1997, da 2200 a 900, data dal sindaco Adamo”. “Credo che anziché sopprimere una realtà che interessa tutta la provincia, bisognerebbe vedere le disfunzioni e di chi sono le colpe. Ad esempio Marsala è nel consiglio d’amministrazione del Consorzio, analizzassero come mai c’è stato questo calo di iscritti….”. E gli studenti adesso si appellano al consiglio comunale di Marsala, chiedendo di bocciare la delibera dell’amministrazione. “I consiglieri dovrebbero far vedere la propria maturità non approvando questo atto. Bisogna pensare che molti sarebbero costretti ad andare in altre sedi più lontane, e non tutti hanno le disponibilità economiche. Quindi è una scelta che va contro al diritto allo studio”. E a questo proposito il presidente del consiglio comunale Enzo Sturiano si è già detto contrario alla decisione dell’amministrazione Adamo di tagliare il fondo per il consorzio universitario. Stessa linea sembrano tenere anche altri consiglieri, non solo di opposizione, sui quali gli studenti marsalesi sembrano puntare molto. “Noi saremo presenti in consiglio comunale e vedremo chi vuole il bene di questo territorio oppure no”. Inoltre gli stessi rappresentanti degli universitari hanno chiesto un incontro con il sindaco per farsi spiegare i motivi della scelta. Davanti a tutte queste proteste, però l’amministrazione comunale non si è fatta sentire.
 



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