modalità e testo poetico L’ora zero
Proposta
Il soggetto collettivo poetico “Noi Rebeldìa”, concluso l’esperimento We are winning wing (“Noi Rebeldìa 2010”), il testo collettivo e anonimo messo in rete da www.retididedalus.it e poi edito da CFR, propone, per il 2013, il nuovo testo L’ora zero.
L’ora zero, lasciato in rete, è un testo di undici (11) “lasse”, ognuna delle quali è di cinque (5) versi, e opera di undici voci poetiche diverse: un soggetto collettivo plurale in azione (un “multi-ego in movimento”). L’ora zero, come è stato per We are winning wing, è messo online suwww.retididedalus.it, e proposto, come indicato più avanti, ad altri siti e blog di poesia (italiani e non italiani).
Gli undici poeti, individuata la comune tematica di fondo (l’anticapitalismo) e l’inderogabile libertà espressiva di ciascuno all’interno del solo limite di cinque versi, hanno scelto, e propongono, l’anonimato come possibilità reale di far parlare il “Noi” al posto dell’“Io”. In questa fase, l’io cede parte della sua “sovranità” al Noi, mentre l’attenzione verrà posta sulla potenza del linguaggio poetico comune: vi è una rivendicazione della centralità della scrittura poetica. La parola plurale di questo “Noi” – il Noi Rebeldìa 2013, il soggetto collettivo di L’ora zero –, nel suo intreccio e montaggio poetico, non è certamente segno di consenso, consolazione o assenza di conflitto. Anzi è un IMPEGNO, se è vero che la neo-ristrutturazione capital-liberistica odierna usa l’ordine simbolico e immaginario, il linguaggio, la parola/immagine come forza di produzione, di sfruttamento, di profitti e impoverimento globale; se è vero che fan man bassa della tecnologia artistica, poetica e letteraria per governamentare le sue riaccumaluzioni, la sua crescita glocal e le sue ricorrenti e cicliche crisi di sviluppo e dominio (basti pensare a tutto il lessico e le espressioni metaforiche, analogiche… che ne mediano l’avanzare in campo aperto e dietro le quinte).
In fondo il linguaggio della poesia, che nelle singolarità differenti trova il giusto passaggio per la sua attualizzazione, non può non presupporre e contare sull’esistenza di un poetic general intellect (presente come una costante collettiva nell’immaginario culturale, sociale e politico di ogni voce poetante), e tale da rendere praticabile una forma espressivo-comunicativa poetica comune. Una forma di scrittura più attenta al comune del linguaggio poetico che non alle singole firme e all’emozionalità assolutamente privata e dilagante, perché comune è il sentiero che muove e spinge il conflitto antagonista di L’ora zero.
Il soggetto collettivo “Noi Rebeldìa 2013”, ai poeti (italiani e non italiani) in rete (www), propone il testo collettivo – L’ora zero – in assoluto ANONIMATO (l’anonimato verrà conservato anche quando, dato un limite temporale, si vorrà tentare qualche riflessione consuntiva e critica sull’esperimento), e come un esempio che può trovare espansione e continuazione.
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Modalità
1. Il testo, messo on line da www.retididedalus.it, viene lasciato in rete secondo quanto appresso;
2. qualora la nuova riscrittura usi il segno verbale, utilizzare L’ora zero come incipit scegliendo una sola “lassa” di cinque versi (delle undici), e dare vita ad un altro testo collettivo e anonimo di undici (11) frammenti di cinque versi ciascuno, come l’incipit stesso;
3. ferma l’indicazione di cui al punto numero due (2), è augurabile che si producano anche versioni multimediali, lì dove la proposta, naturalmente, trovasse poeti disponibili e attrezzati in proprio;
4. i poeti non italiani, ognuno nella propria lingua, per proseguire l’esperimento, possono tradurreL’ora zero e, nel rispetto dei pochi limiti dati, continuare l’espansione; oppure, in analogia (ricordando l’esempio di “Noi Rebeldìa 2010”), costruire un proprio testo collettivo e anonimo e metterlo in rete;
5. in ciascun sito/blog, il SOGGETTO COLLETTIVO dovrà portare, però, sempre il nome “Noi Rebeldìa 2013”, una numerazione progressiva e il nome/URL o indirizzo del sito/blog coinvolti, e ciò per distinguere i partecipanti fra di loro e da quanti pubblicano su/conwww.retididedalus.it;
6. così la dicitura per indicare il primo soggetto collettivo di L’ora zero (che rimane solo come esempio ed è edito www.retididedalus.it) è:
a- "www.retididedalus.it.Noi Rebeldìa 2013.0" (il testo di partenza); "www.retididedalus.it.Noi Rebeldìa 2013.0.1" (il secondo), "www.retididedalus.it.Noi Rebeldìa 2013.0.2" (il terzo), e così via, qualora i gruppi successivi usino la rete www.retididedalus.it;
b- se l'esperimento decolla, per esempio, su www.retroguardia.it, allora la dicitura sarà "www.retroguardia.it. Noi Rebeldìa 2013.0.1" (la prima riscrittura); "www.retroguardia.it. Noi Rebeldìa 2013.0.2” (la seconda riscrittura); e così via di seguito;
c- se decolla su www.argoline.it sarà: “www.argoline.it.Noi Rebeldìa 2013.0.1” (la prima riscrittura); “www.argoline.it.Noi Rebeldìa 2013.0.2” (la seconda riscrittura), e così via di seguito, se la testata è quella posta, ecc.;
7. per ogni sito/blog, italiano o non italiano, il procedimento dovrà essere, dunque, sempre lo stesso. Ciò consentirà di individuare sia i luoghi diversi (rispetto a www.retididedalus.it), quanto le eventuali proliferazioni dell’esperimento differenziatensi;
8. rebeldiazero@gmail.com è un’email di riferimento. Ogni gruppo vi comunicherà l’adesione e il lavoro effettuato. Rimarrà aperta, inoltre, per ogni ed eventuale scambio comunicativo.
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L’ora zero
eclissansi mazurke briache ma scarso è sollievo
non incita la scelta coatta né desta né scrolla alcun cogito
gli assuefatti un feroce perno contorce lividi
scassate utopie – eppure dovremo presto immaginare qualcosa
altra logica tanto al corso usuale il clivo è inarrestabile
oui clessidra ora è il tempo zero
e sbriachi il y a un dream: brancare avidi tagli acidi
noi questo venture capital rognoso
e buyers strike sfiumare nel corso la troika mano banca
nani e fanti lesto avran di che grattar coito mignatta
sì, vivimos el tiempo of Usura,
l’Europa brucia in un rumore
blanco like the vest of the new Francisco
but I have a dream: nous sommes
il 100% de l’air, del fuego, of the water, von Ort.
légami alla tua mano-penna in rebeldìa
remedia alla disfatta cerchio acceso che calibra
gli spigoli unisce centro e bordi e sprofonda
oil & economics noi per lanterna olio lampante
ponti pronti a ibridarsi noi lumina a vigilare
Ignoriamo chi siamo, ma se lo pensiamo
Ecco che in fondo capiamo il senso
Di questa piccola-grande verità
È l’infinita varietà del senso del mondo
Che rivela il postremo nonsenso che siamo
Noi combattiamo il neoliberismo
quotidiano con i vestiti usati,
la verdura del contadino Omero
a chilometro zero e l’impegno nel volontariato,
votando sinistra a Camera e Senato.
Ma poco cambia nel nostro firmamento
dove 5 stelle di cartone bruciano insulti
e veleno nell’universo web.
Resistono le cupole. In quella più antica
crepita ancora la stufa a legna ed è fumata bianca.
Áncora Ancóra Prigníto Accésso Inníqua
Sit Númque Práxis Àrades Quaquaraqua
Nisciúmmo Fésso At Lenguaínno Fexúra
Obtórtique Tóti Nói Morsuttúra Zúzzura
Neque Prescindere Auscultum Desiderio
Non resta che sognare l’innocenza al potere
nessuna idea o fede, nessuna ideologia,
l’innocenza soltanto che pensa e respira
con lo stesso respiro esatto della natura
e confonde l’idiozie di vati e impostori.
Sempre duro è il cammino che si svolge
Tra monte e valle in attesa di riposo
Eppure non c’è tregua né scampo da cercare
Perché la risposta non è facile a trovarsi:
USQUE TANDEM ABUTERE PATIENTIA NOSTRA…O mondo!
una società senza anima / non anima la vita
vive di assenza / non dice la vita
mostra finzione / costruisce la fiction
manovra la miseria
prosciugata dal profitto non sorride / smarrita
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