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22/05/2013 04:47:52

Petrosino, oggi il primo passo per l'esproprio di Torrazza. Sindaco fiducioso, Legambiente contraria

Una spiaggia che sorge proprio in quella che è l’area umida dei Margi Spanò, etichettata Sic/Zps. Ma la zona è di proprietà privata, in sostanza. L’ha comprata piano piano la Roof Garden Srl di Michele Licata, con l’intenzione di creare un residence nell’area protetta. Buona parte della spiaggia è quindi in mano a Licata che ha anche costruito un lido, sequestrato a novembre dalla magistratura perché ritenuto abusivo in quanto non osservava il carattere di “stagionalità” previsto nella concessione. Blitz accompagnato anche dalla denuncia per abuso edilizio nei confronti di Licata.
E stasera in aula uno dei punti all’ordine del giorno è proprio la “procedura di espropriazione per pubblica utilità delle aree private ricadenti sulla spiaggia di Torrazza per la libera fruizione ai fini della balneazione”. Contro il progetto privato, e a favore della spiaggia pubblica e libera,  in questi anni si è mosso un nutrito gruppo di cittadini che tramite petizioni e studi vari chiedeva che la spiaggia di Torrazza tornasse pubblica. Contro il progetto privato di Torrazza è anche il sindaco di Petrosino Gaspare Giacalone, che del Comitato pro Torrazza era uno dei promotori. Giacalone, che ha una maggioranza di 10 consiglieri su 12 avverte il nervosismo che c'è nell'aria, ma si dice fiducioso che tutto si risolva per il meglio. L'esproriazione - per il quale il Comune dovrà fare un apposito progetto - riguarda anche la casa La Francesca e parte della casa di Vanella, ma è tutt con il condizionale, perchè, al momento, non c'è niente di tecnico.

Già predecessore di Giacalone, Biagio Valenti, incalzato dal movimento d’opinione che si era creato in città, aveva promesso l’avviamento della procedura d’esproprio dei terreni ricadenti nell’arenile. Perché di questo si tratta. Ci sono lotti di terreni privati che stanno proprio sulla spiaggia, in uno spicchio che dovrebbe essere demaniale, ma che invece è privato. Questo è potuto accadere anche per via della vecchia mappatura della spiaggia, che raffigura la battigia molto più in là rispetto a quella attuale. Appunto per questo da ormai un anno insiste una richiesta di perimetrazione dell’area, presentata all’assessorato regionale territorio e ambiente dal Comitato Pro Torrazza, per stabilire ciò che è spiaggia e ciò che non lo è, ciò che è demanio e ciò che è privato.
La sezione locale di Legambiente proprio in vista della seduta del consiglio comunale è tornata ad esprimersi sulla vicenda. Ha chiesto infatti al sindaco Giacalone che fine avesse fatto la richiesta di delimitazione del demanio presentata nel dicembre 2011, dichiarandosi di fatto contraria alla procedura di esproprio preferendo l’accelerazione dell’iter per la delimitazione. Ambienti dell'Amministrazione Comunale fanno sapere che, tecnicamente, il processo di espropriazione, rispetto alla perimetrazione, appare una procedura più sicura e tecnicamente valida. Ecco comunque la nota di Letizia Pipitone, presidente di Legambiente Marsala Petrosino.


Il Circolo ha recentemente chiesto, con lettera deposita all’ufficio protocollo il 09.05.2013, e indirizzata al Sindaco di Petrosino, notizie relative allo stato della procedura di delimitazione del demanio e dunque della spiaggia, intrapresa dagli uffici dell’Assessorato Territorio e Ambiente della Regione Siciliana.
La procedura in questione nasce proprio da una richiesta in tal senso effettuata dal Comitato Pro Spiaggia di Torrazza il 15/12/2011.
Successivamente, la richiesta di delimitazione della Spiaggia fu reiterata dal Comitato ed indirizzata al Sindaco di Petrosino dott. Gaspare Giacalone e all’Assessorato Regionale Territorio e Ambiente.
Il Sindaco Giacalone, con prot. AG n.101 del 12/06/2012, fece propria l’istanza del Comitato e chiese agli uffici dell’Assessorato di provvedere alla delimitazione della spiaggia.
Vista l’inerzia ed il silenzio degli uffici competenti il Comitato reiterò il 15/10/2012 la richiesta di delimitazione, diffidando il responsabile del procedimento a provvedere nel termine di 30 gg dal ricevimento della stessa.
L’avvertimento, contenuto nell’ultima richiesta del Comitato, sortì l’effetto sperato, infatti, il 17 ottobre 2012 l’ufficio dell’Assessorato comunicò al Sindaco di Petrosino e al Presidente del Comitato pro Spiaggia di Torrazza di avere avviato il procedimento e di necessitare a tal fine di documentazione cartacea in possesso degli uffici del Comune. Invitava pertanto il Comune di Petrosino ad inviare la documentazione necessaria per l’espletamento della procedura.
Il Circolo apprende in questi giorni, con stupore, che l’Amministrazione Comunale di Petrosino, nel tentativo sacrosanto di riappropriarsi della spiaggia, intende avvalersi di una procedura di esproprio del tutto differente rispetto a quella di delimitazione del demanio prevista e regolata dal Codice della Navigazione.
E’ opportuno precisare che il procedimento, che il Consiglio Comunale dovrebbe approvare mercoledì prossimo, implica l’utilizzo di denaro pubblico per indennizzare l’esproprio. Viceversa, il procedimento di delimitazione del demanio, previsto dal codice della navigazione, è senza oneri di spesa a carico del Comune.
Il procedimento in questione infatti, a differenza dell’esproprio, non ha carattere costitutivo del diritto di proprietà in favore del demanio dello Stato, ma di semplice accertamento in caso di incertezza dei confini del demanio stesso.
Per questi motivi il circolo chiede al Sindaco di conoscere le ragioni che hanno determinato l’arresto della procedura di delimitazione da lui stesso invocata con la nota protocolla sopra citata , e già avviata dall’Assessorato con la missiva del 17 ottobre 2012 . Chiede inoltre di sapere se i documenti richiesti dagli uffici regionali al Comune di Petrosino siano stati da questo effettivamente trasmessi.
Il Circolo, ribadisce, infine, il proprio convincimento sull’argomento all’ordine del giorno del Consiglio Comunale, e cioè che non può essere oggetto di esproprio ciò che ci appartiene di diritto, e tuttavia manifesta e ribadisce la propria disponibilità a confrontarsi con l’Amministrazione Comunale per il raggiungimento del comune scopo di restituire alla collettività la spiaggia di Torrazza.