La domanda che ogni marsalese dovrebbe porsi nel 2013 è: la nostra città aveva proprio bisogno di una festa di paese lunga un anno intero chiamata “Marsala città europea del vino” o, piuttosto, di strade con meno buche, qualche marciapiede in più, qualche albero in più o qualche asilo nido in più?
Certamente l’ordine delle priorità per la città può confondere qualche ragazzino, ma non migliaia di benpensanti dal consenso facile, pronti al codazzo di qualsiasi provincialissimo esercizio del potere.
Per Marsala, penso, si possa applicare la famosa frase attribuita alla regina Maria Antonietta d’Asburgo nella Francia prerivoluzionaria: “Il popolo non ha pane? Dategli le brioche!”.
Filippo Licari