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21/05/2013 04:15:13

Addio università. Il Sindaco Adamo ha deciso: Marsala fuori dal Polo Didattico di Trapani

Sono 100.000 euro l’anno (quasi quanto il Festival del giornalismo di qualche settimana fa) che il Comune non darà più al Consorzio.
Non è una notizia di poco conto. Il Consorzio Universitario del Polo Didattico di Trapani, come tanti altri enti, è in grossa difficoltà. L’abolizione delle Province, infatti, apre scenari ancora non chiari sul futuro di questa come di altre realtà. E che succederà adesso che il Comune di Marsala fa un passo indietro? Il rischio concreto è che  quella di Adamo sia la spallata definitiva che porterebbe alla chiusura del Polo.
L’università a Trapani è frequentata da più di 2000 studenti. I marsalesi sono nell’ordine delle centinaia. I tagli della Regione, negli ultimi anni, hanno sempre più compromesso i servizi erogati. Eppure si tratta di una realtà fondamentale per il nostro territorio, perchè permette a molti giovani di potere frequentare alcuni corsi di laurea, come quello in Giurisprudenza, evitando di andare a studiare fuori (per chi se lo può permettere) o di affollare la già costipata Università di Palermo. Ci sono cinque facoltà che hanno aperto a Trapani, in questi anni, ben sette corsi di laurea.
Ironia della sorte, il consigliere Michele Gandolfo, del Psi, in questi giorni ha prodotto un’interrogazione al Sindaco per chiederle di attivarsi “con un tavolo tecnico” per scongiurare la chiusura del Polo Didattico, non sapendo che proprio dal Comune di Marsala, senza alcun confronto in consiglio comunale, e senza consultare ad esempio la Consulta Giovanile, è venuta la proposta di uscire dal Consorzio universitario di Trapani.
Il tutto mentre al Polo Didattico, paradossalmente, si presentava la nuova offerta formativa, “che si distingue rispetto al passato - commenta il Professore Renato Mangano, docente di Diritto Commerciale - per il fatto di dare maggiore attenzione alla formazione di giuristi d'impresa, per la circostanza di inaugurare forme di collaborazione con il Nord-Africa e, infine, per l'iniziativa, in corso di attuazione, di ospitare nella sede trapanese una sezione dell'incubatore d'impresa dell'Ateneo”.
A Trapani è stato attivato anche un nuovo corso di laurea magistrale in Giurisprudenza. ''Il corso - spiega Ignazio Giacona, presidente del Corso di laurea in Giurisprudenza con sede a Trapani - si discosta da quello più tradizionale che si tiene a Palermo, articolandosi soprattutto sul trasferimento teorico e pratico di nozioni e su conoscenze università-impresa''.
Eppure il Comune di Marsala, che aveva aderito al Consorzio nel 1997, ha deciso di uscirne. La quota annuale era di 103.000 euro. Singolare la motivazione adottata dalla Giunta Adamo per giustificare il passo indietro: mentre prima c’era un “non indifferente entusiasmo”, adesso “il forte interesse è andato a diminuire, per colpa forse anche di disfunzioni organizzative dello stesso Consorzio”. Il Comune porta dalla sua il dato che nel 1997 gli iscritti erano 2200, per quanto riguarda la facoltà di Giurisprudenza, adesso sono solo 900. L’atto adesso passa al Consiglio Comunale per il via libera.
Su questa strada si è già incamminato il Comune di Erice, che ha votato qualche mese fa, su proposta del Sindaco Giacomo Tranchida, la riduzione della quota nel Consorzio da 100.000 euro a 5.000 euro. Ma quanto meno, nelle intenzioni della Giunta Tranchida con la riduzione del contributo si punta a «liberare notevoli risorse che potranno essere destinate all'incremento dei corsi ad alta formazione e di eccellenza che è interesse del Comune realizzare nel centro storico».