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18/05/2013 04:23:19

"Ecco la nostra odissea al Comune di Marsala per una multa ingiusta..."


Il 26 marzo scorso ci trovavamo presso l'area attrezzata del Lungomare Boeo con i nostri cani. Verso le 16 circa si è fermata una pattuglia di vigili urbani, ma non facendo nulla di male (anche perchè i cani erano seduti ,al guinzaglio e, soprattutto, non avevano fatto o stavano facendo alcun "bisognino" e ci tengo a precisarlo) non abbiamo minimamente pensato che si fossero fermati per noi , cosi abbiamo continuato a chiacchierare per come stavamo facendo. Al loro arrivo ci hanno chiesto i relativi documenti di riconoscimento. Su richiesta ognuno ha dato i propri documenti, e fino a lì tutto è normale. Alla fatidica domanda del vigile "I sacchettini e la paletta dove sono?" c'è stato un attimo di suspense perché non li avevamo,ma abbiamo mostrato (più volte) i classici fazzolettini sia di carta che imbevuti (che sono valida alternativa ai sacchetti). Niente da fare, sono andati su tutte le furie! Con un tono alquanto sgarbato e molto maleducato ci hanno fatto la contravvenzione, sottolineando che loro indossavano una divisa e che quindi contavano qualcosa (?) e che è solo una decisione voluta dal sindaco.
Al momento dell'avvenuto verbale non ci hanno rilasciato nulla anche se noi lo abbiamo chiesto, così incuriositi di quanto sarebbe stato l'ammontare del verbale ci hanno semplicemente detto (sempre con tono arrogante e sottolineando il discorso che indossano una divisa e quindi non erano persone qualsiasi) che l'importo sarebbe stato intorno a € 50.00. Titubanti dell'avvenuto, c'è ne siamo andati.
Il 29 aprile ci è stato notificato tramite posta il verbale della bellezza di € 110. Incavolati neri ci rivolgiamo dai Vigili Urbani e non sapevano cosa dirci, chiediamo di parlare con i vigili che hanno elevato la contravvenzione ma non erano mai al comando. Proviamo invano di fissare un appuntamento con il Comandante e ci è stato risposto che per queste stupidaggini non riceve. Allora come ultima spiaggia andiamo al Comune per chiedere ulteriori informazioni. Anche lì, nessuno sa niente! Anzi ci avevano detto di andare all'autoparco o addirittura al canile...
Ci facciamo stampare dall'albo pretorio l'ordinanza sindacale citata sul verbale (ordinanza riguardante la raccolta differenziata) e tentiamo di parlare con il Sindaco (cosa alquanto impossibile). Cosi ci accoglie la segretaria del sindaco e prova a chiamare telefonicamente, davanti la nostra presenza, chi ha scritto questa ordinanza. Anche lui non ne sapeva nulla!
Facciamo presente che in questa ordinanza vi è solo un punto (e no comma per come citano loro. Sono talmente ignoranti che nelle ordinanze i commi non esistono ma solo i punti di riferimento)esattamente il 6 ( e non 8 come riportato) che cita testuali parole: "Chiunque conduca con se cani sul suolo pubblico deve essere munito di paletta igienica e di sacchetto o comunque di attrezzature IDONEE ATTE ALLA RIMOZIONE DEI RIFIUTI ORGANICI". Ci è stato detto che se volevamo tentare di evitare di pagare la multa era presentare ricorso al sindaco come specificato sul verbale.
Prima che facessimo un passo del genere, ci siamo informati meglio sulle procedure più idonee per "difenderci" da questo scempio.
Inizia il calvario tra Comune e Vigili urbani. Non è stato possibile avere copia del vigente regolamento comunale in quanto al comune è INESISTENTE (mah!). Il Comune ci manda dai vigili dicendoci che lo trovavamo là. E anche lì è INESISTENTE, loro ci mandano all'autoparco e all'autoparco non ne sanno nulla. Così ci rimandano al Comune....ecc ecc.. Succo del calvario: sto regolamento a quanto pare nessuna sa dove sia! Allora provo a chiedere un articolo citato sul verbale e anche questo per magia non esiste da nessuna parte.
Armati di buona volontà presentiamo in data 7 maggio 2013 un ricorso in autotutela. Firmato e con tutti gli allegati annessi e lo protocolliamo. Fino a qui tutto regolare! La signora dell'ufficio protocollo ci ha detto che 7 giorni dopo l'avvenuto protocollo dovevamo ritornare per sapere a che punto e soprattutto in mano a chi sarebbero arrivati questi ricorsi. Il 14 maggio ritorniamo all'ufficio protocollo e l'addetta ci dice che il ricorso è stato consegnato al sindaco, che è stato trasmesso ai vigili e che gli stessi lo hanno trasmesso all'autoparco ( che intreccio formidabile!). Chiamo per un'ora continua l'autoparco ma troppo impegnati(ovviamente è un eufemismo!) Non mi rispondono,può darsi che tra i 4 numeri di telelefono che provo a chiamare sono talmente sfigata che sono sbagliati, e allora torno al Comune per farmi dare quello giusto e anche su quel numero non mi risponde nessuno. Dopo tutte queste chiamate la signora del Comune se ne esce dicendomi che forse, e sottolineo forse, il ricorso era al canile o addirittura all'Aimeri (?). E chiamiamo anche il canile (tanto..trenta e due ventotto, si dice). E loro (giustamente) non si occupano di ricorsi (ma dai!?!).
In data odierna (17/05/13) non vi è alcuna traccia di questo ricorso...
Dai vigili non c'è, il responsabile dei ricorsi ci ha detto che potevamo provare alla Camera di Commercio, e anche li non c'è... Tirando le somme nessuno sa niente ma nel vero senso della parola, né del ricorso né di sta benedetta ordinanza e di ciò che viene riportata nel suo interno. Dopo tutto questo gran giro di confusione oggi se ne sono usciti con la classica frase "Signorina stia tranquilla...come minimo passeranno anni e anni prima che si saprà di sto ricorso".
Noi ci scusiamo per il romanzo che abbiamo scritto, ma è una vergogna che persone che si "vantano"di indossare una divisa e si pavoneggiano in quanto pubblici ufficiali non sanno fare il loro mestiere, e nessun funzionario comunale ha saputo darci spiegazioni anzi ci hanno sempre detto "Bhè..sinceramente il verbale non lo dovevano fare perché i fazzoletti sono idonei in mancanza dei sacchettini...ma ormai ‘chi ciù ficiro su pagasse e a chiurisse droco’". Stanchi di tutto, troppe ingiustizie, ma la colpa è solo nostra che non ci lamentiamo mai. E adesso basta! Noi stiamo facendo tutto questo, non per non pagare il verbale, ma perché il "reato", violazione o chiamiamola come vogliamo, non sussisteva, e al mio paese questo si chiama abuso di potere. Se la signora deve recuperare soldi che faccia le multe per le cose giuste, ma soprattutto che faccia fare un corso di aggiornamento ai suoi dipendenti che sono talmente ignoranti che non sanno nemmeno quello che scrivono.


Perdonate il nostro sfogo ma non ne possiamo più!
Saluti da Diego e Federica
 



Native | 2024-10-30 12:18:00
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