Quantcast
×
 
 
17/05/2013 18:30:14

Chiusura del punto nascita di Pantelleria. Il documento dell'Azione Cattolica di Trapani e Mazara

ESPRIME

Totale dissenso per l’estensione di tale provvedimento agli ospedali delle isole minori, che vede penalizzate  oltre ogni misura  le partorienti di Pantelleria e i loro familiari.

Pantelleria è  collegata alla Sicilia tramite traghetto, che impiega circa otto ore di navigazione, o per via aerea: facilmente però le condizioni meteorologiche  non consentono  la navigazione né la partenza degli aerei o dell’elisoccorso.

  Le partorienti di Pantelleria e i loro congiunti devono essere considerati cittadini come gli altri: il Governo e  la comunità  nazionale non possono sottoporre a gravi disagi la maternità, compromettendo il diritto alla salute e  costringendo le donne a  partorire con enormi  rischi, sia psicologici che  economici; ciò a causa dei costi che le famiglie sono costrette a sopportare per raggiungere l’isola maggiore con largo anticipo rispetto alla prevista  data del parto.  La nascita è fra i più importanti dei diritti umani e non può essere negata agli isolani.

 La chiusura dei punti nascita nelle isole vanifica la recente legislazione in merito alle pari opportunità e compie passi  indietro di parecchi decenni, quando le donne partorivano in casa, sottoponendosi a notevoli rischi  per la propria vita e per quella dei nascituri.

L’Azione Cattolica delle Diocesi di Trapani e di Mazara del Vallo esprime la propria solidarietà ai cittadini, e in particolare alle donne,  di Pantelleria: fa dunque

APPELLO

 A tutti gli uomini di buona volontà, e soprattutto a coloro che hanno poteri decisionali, ad adoperarsi   per il  mantenimento dei  punti nascita di Pantelleria e delle altre isole minori, affinché  le partorienti ivi residenti  abbiano gli stessi diritti delle altre donne.

AUSPICA

Che la Regione   siciliana, nelle more  della riapertura dei punti nascita  di Pantelleria e delle altre isole minori,adotti ogni misura per lenire i disagi  delle partorienti e dei loro familiari, possibilmente mettendo loro  a disposizione, per il periodo necessario, appartamenti a costo zero, come ad esempio quelli confiscati alla criminalità organizzata.