L'esposto tende a chiarire se «a causa della maggiore salinità dell'acqua si determinano continue erosioni nelle tubazioni comunali (ma anche in quelle domestiche) ormai arrugginite con inquinamento, infiltrazioni e cattivo odore del liquido». Nel ricorso viene anche chiesto di «valutare i danni causati, nonché le spese da sostenere, per la sostituzione della condotta idrica». Tranchida, che ha presentato diverse diffide alla Regione, a Sicilacque e all'Eas, ha chiesto anche il coinvolgimento delle altre amministrazioni locali che ricevono acqua dissalata.
«Atteso che il Governo della Regione continua a fare orecchio da mercante - evidenzia Tranchida - ritengo utile coinvolgere i sindaci di Buseto, Castellammare del Golfo, Custonaci, San Vito Lo Capo, Paceco e Valderice, per invitarli ad unirsi a noi in questa epica battaglia». Un incontro con i sindaci dei comuni che ricevono acqua in maniera pressoché esclusiva dal dissalatore è in programma per lunedì prossimo alle 10,30, davanti il Tribunale. Tranchida propone anche un successiva class action per ottenere i risarcimenti dalla Regione.