Dall'articolo si desumeva che:
1) è stato detto "giornale" a tenere alta l'attenzione dell'opinione pubblica marsalese sullo scandalo di tre anni di misteriosa chiusura del Teatro;
2) tutte le notizie relative a detto scandalo sono state raccolte e documentate da una puntuale e intraprendente opera di giornalismo d'inchiesta (va di moda in città, ultimamente) da ascriversi ai brillanti redattori del "giornale" in questione (roba che al Washington Post se la sognano);
3) alcuni collaboratori del "giornale" (forse il direttore in persona, chissà) sono riusciti - addirittura - a entrare dentro il Teatro e visionarne le condizioni (a rischio della vita, presumo);
4) il 27 aprile u.s., in occasione della Giornata Mondiale del Teatro, una misteriosa, sconosciuta e innominabile entità antropomorfa ha organizzato una vista delle scuole superiori all'interno del Teatro. Di tale oscuro evento, il sopraddetto "giornale" dava puntuale notizia nell'articolo in questione, ma senza aggiungere altri particolari (sicuramente coperti dal segreto di Stato e dal riserbo sulle indagini tuttora in corso da parte della C.I.A.).
Di tutt'altro avviso l'articolo del giorno precedente su marsala.it (nota testata eversiva, comunista e al soldo del KGB deviato e, sappiatelo, ancora in vita) che, sicuramente dietro lauto compenso degli interessati, menzionava alcuni sedicenti promotori di un comitato online (https://www.facebook.com/groups/403634882994534/) che, istigati da un pericoloso e - diciamolo pure - antipatico, barbuto e pelato individuo, avrebbero (il condizionale è d'obbligo) messo in atto una serie di iniziative, da un anno a questa parte, proprio per cercare di far sapere alla città i fatti sopra descritti.
Il mistero avvolge la vicenda. . .
Agli “amici” di Marsalacè, comunque, rivolgiamo calorosi saluti e auguri di buon lavoro.
Massimo Pastore (che è pelato e anche barbuto. . . )
P.S.
Obsequium amicos, veritas odium parit (Terenzio)