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15/05/2013 13:40:06

A Gibellina la mostra "Miniere di Sicilia"

Il passaggio dall'oscurità dei ricordi al chiarore della verità che riafora in superfcie è il racconto che Ezio Ferreri, dal 2000 al 2005, ha ricercato nel territorio siciliano. Luoghi e rottami di un’archeologia industriale per ricordare quel teatro di sfruttamento minorile, quel pozzo di morti bianche che la Sicilia ha pagato a caro prezzo, sulle spalle ri pirreri, oggi documentate dagli scatti del fotografo siciliano. "L’occhio chiaro che divide il mondo esterno da quello interno, il passaggio necessario che separa il buio dalla luce è alla base del linguaggio utilizzato da Ezio Ferreri nellaricerca sulle Miniere di Sicilia", così scrive la curatrice Giulia Scalia. Il percorso di ricerca da Trabia - Tallarita, Floristella, Cozzo Disi, Giumentaro, e ancora Ciavalotta, Pasquasia, miniere attive sino agli anni '90, viene riportato dagli scatti in analogico documentando ciò che rimane di 150 anni di fatiche, sudori e rabbia. Questo il rinnovato percorso della memoria della nostra isola che riporta alla luce letture e letterati di un tempo, emozioni e sensazioni di oggi.   La mostra, che sarà aperta sino al 31 maggio 2013, da lunedì a venerdì dalle ore 9.00 alle ore 13.00 e dalle ore 15.30 alle ore 18.00, rappresenta per Belìce/EpiCentro della  Memoria Viva un’altra occasione per far rifettere sulle conseguenze delle miniere sui luoghi e sulle popolazioni che sono state vittime di certi “fumi”e di tante “speranze”.  La mostra è accompagnata inoltre da un testo di Francesca Barbano.  Ezio Ferreri (Canicattì, 1955). Fotografa dall’inizio degli anni Settanta. Ha tenuto mostre personali in Italia e all’estero:  Francoforte, Basilea, Buenos Aires, Palermo, Catania, e ha partecipato a collettive a  Madrid, Rio de Janeiro, Arles, Milano, Londra. Nel 2005 espone “L’occhio idropico” ritratti  degli artisti de “Il Genio di Palermo”. Con Controluce ha pubblicato Tracce di giochi su  antiche pietre nel 2000 e, nel 2010, Metropolis/ São Paulo. Nel 2012, la mostra I fantasmi  di Poggioreale è esposta a Gibellina e in una suggestiva installazione all’interno dei ruderi di Poggioreale. Le sue fotografe corredano numerosi libri d’arte, l’ultimo in ordine di  pubblicazione Palazzo Branciforte, edito Sellerio 2012. Ha pubblicato su riviste italiane e  straniere. Lavora nell'ambito della fotografa per la comunicazione visiva.  È direttore artistico della Galleria X3 e insegna presso l'Accademia di Belle Arti di Palermo e di Foggia. Vive e lavora a Palermo.